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Bug Zero-Day su telefoni Android, come risolverli

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Bug Zero-Day
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Google ha rivelato la presenza di Bug Zero-Day critici che interessano un’ampia gamma di telefoni Android, inclusi alcuni dei suoi modelli Pixel.

Nuovi Bug Zero-Day in vista per Android. Questi bug sono leggermente diversi dalle solite vulnerabilità di Android. Queste di solito interessano il sistema operativo (basato su Linux) o le applicazioni che lo accompagnano, come Google Play, Messaggi o il browser Chrome.

I quattro bug di cui stiamo parlando qui sono noti come baseband vulnerabilities, il che significa che esistono nel firmware dedicato alla gestione rete cellulare (non sono interessati i sistemi legati al Bluetooth e WiFi). Tale firmware gira sul chip dedicato proprio a questa attività.

Di quali sistemi parliamo?

E’ utile fare una piccola panoramica dell’architettura coinvolta. Questo ci aiuterà a capire dove possono annidarsi questi bug e le conseguenti vulnerabilità. I sistemi baseband in genere funzionano indipendentemente dai componenti non strettamente legati alla gestione telefonica. Eseguono di fatto un proprio sistema operativo, su un proprio processore, e lavorano insieme al sistema operativo principale del dispositivo per fornire connettività di rete mobile per effettuare e rispondere a chiamate, inviare e ricevere dati, roaming sulla rete ecc…Si tratta quindi di hardware e software baseband dedicati che costituiscono un modem integrato all’interno di quello che viene chiamato SoC del telefono (system on chip). Si tratta una ulteriore integrazione dei vari componenti che prima erano connessi attraverso la scheda madre.

I danni potenziali

Da questa piccola panoramica si può intuire come il nostro smartphone non è solo a rischio di cybercriminali a causa di bug nel sistema operativo principale o in una delle App. Lo è anche a a causa del sottosistema baseband che abbiamo descritto.

Questo tipo di bug consente a un utente malintenzionato di entrare nel modem e, potenzialmente, nel sistema operativo principale utilizzando con opportune tecniche. Anche non entrando nel sistema operativo principale però è possibile fare danni come “fiutare” i dati di rete che passano, accedere a messaggi di testo, monitorare le chiamate telefoniche e altro.

L’argomento poi si complica considerando che HW e SW Baseband dipendono dal dispositivo specifico che abbiamo e non dagli aggiornamenti derivanti dalla varie versioni di Android. Anche i dispositivi che sono sotto tutti gli aspetti uguali potrebbero avere chip baseband diversi a seconda di quale fabbrica li ha assemblati o in quale mercato sono stati venduti.

I Bug scoperti

I bug scoperti di recente da Google sono così descritti:

  • CVE-2023-24033 (e altre tre vulnerabilità a cui devono ancora essere assegnate identità CVE) consentivano l’esecuzione di codice remoto da Internet verso la baseband. I test condotti da Google stessa, nell’ambito del suo Project Zero, confermano che queste quattro vulnerabilità consentono a un utente malintenzionato di compromettere da remoto il telefono a livello baseband. E’ sufficiente che l’attaccante conosca il numero di telefono della vittima.

Su questa base è verosimile che con attività di ricerca e sviluppo aggiuntive abili aggressori sarebbero in grado di creare rapidamente un exploit operativo per compromettere i dispositivi interessati in modo silenzioso e da remoto. I criminali potrebbero iniettare malware o spyware proprio in quella parte del telefono che invia e riceve dati di rete. Il tutto senza mettere le mani sul dispositivo.

C’erano 18 bug in questo ultimo batch, segnalati da Google tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Google afferma che sta rivelando la loro esistenza ora perché è trascorso il tempo concordato (90 giorni) da quando sono stati individuati. In particolare per i quattro bug di cui sopra, la società non sta rivelando alcun dettaglio ulteriore per evitare che possano essere sfruttati velocemente. La conferma stessa da parte di Google significherebbe per tecnici malintenzionati un punto di partenza per lavorare sul bug.

Dispositivo coinvolti

Apparentemente, la ricerca di Google si è concentrata su dispositivi che utilizzavano un componente modem baseband con marchio Samsung Exynos, ma ciò non significa necessariamente che il SoC si identificherebbe o si marchierebbe come Exynos.

Ad esempio, i recenti dispositivi Pixel di Google utilizzano il SoC Tensor di Google, ma sia Pixel 6 che Pixel 7 sono vulnerabili a questi baseband bug. Bisogna tener conto delle possibili differenti catene di assemblaggio quindi le informazioni vanno comunque prese con le “molle”.

I prodotti interessati probabilmente includono:

  • Dispositivi Samsung, inclusi quelli delle serie S22, M33, M13, M12, A71, A53, A33, A21s, A13, A12 e A04;
  • Dispositivi mobili di Vivo, inclusi quelli delle serie S16, S15, S6, X70, X60 e X30;
  • Dispositivi Pixel 6 e Pixel 7 di Google; 
  • Tutti i veicoli che utilizzano il chipset Exynos Auto T5123.

Google afferma che il baseband firmware di Pixel 6 e Pixel 7 è stato aggiornato come parte degli aggiornamenti di sicurezza Android di marzo 2023. Gli utenti Pixel quindi dovrebbero assicurarsi di disporre delle patch più recenti per i propri dispositivi. Peraltro aggiornare sempre il sistema operativo all’ultima versione disponibile è il consiglio che diamo sempre in questi casi.

Per gli altri dispositivi i diversi fornitori potrebbero impiegare tempi diversi per pubblicare i propri aggiornamenti.

Nel frattempo Google suggerisce di:

  • Disattiva le chiamate Wi-Fi;
  • Disattiva Voice-over-LTE (VoLTE).

Google afferma: “la disattivazione di queste impostazioni rimuoverà il rischio di sfruttamento di queste vulnerabilità”.


FONTE

Tech

Passkey di Google sostituiscono le Password

Tempo di lettura: 2 minuti. Google passkey promette un futuro senza password, offrendo un metodo di autenticazione più semplice e sicuro per gli utenti.

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Google Passkey
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Google ha compiuto un grande passo avanti nell’evoluzione dell’accesso sicuro con l’introduzione dei passkey, una nuova standardizzazione che promette di rendere l’autenticazione più semplice e sicura. Con oltre un miliardo di autenticazioni attraverso i passkey e più di 400 milioni di account Google che ne hanno fatto uso, questa innovazione si pone come un’alternativa concreta alle tradizionali password.

Che cos’è una Passkey?

La passkey è una forma di autenticazione che elimina la necessità di memorizzare e inserire password complesse. Google, in collaborazione con altri giganti tecnologici come Apple e Microsoft, ha sviluppato i passkey per facilitare un accesso sicuro e resistente al phishing, integrabile sia su dispositivi mobili che su desktop. Questa tecnologia consente agli utenti di autenticarsi tramite un PIN dello schermo del dispositivo o metodi biometrici come l’impronta digitale o il riconoscimento facciale.

Vantaggi dei Passkey rispetto alle Chiavi di Sicurezza

I passkey sono evoluti dalle chiavi di sicurezza, offrendo i medesimi benefici di sicurezza ma con un’esperienza utente semplificata. Possono fungere sia da primo che da secondo fattore di autenticazione, consentendo agli utenti di saltare l’inserimento della password. Questo significa che i passkey possono essere archiviati direttamente su una chiave di sicurezza, migliorando ulteriormente la postura di sicurezza.

Impatto sui Google Workspace e APP

Per gli amministratori di Google Workspace, è possibile configurare i passkey per gli account utente, mantenendo l’opzione di autenticazione della password come impostazione predefinita, ma con la possibilità di permettere l’accesso solo con passkey. Inoltre, i partecipanti al Programma di Protezione Avanzata (APP) possono ora utilizzare i passkey per l’iscrizione, pur mantenendo l’obbligatorietà di presentare due chiavi di sicurezza.

L’introduzione dei passkey da parte di Google segna un passo importante verso la fine dell’era delle password, spianando la strada a un futuro di autenticazione più sicuro e senza frizioni. Questa tecnologia non solo migliora la sicurezza degli utenti riducendo il rischio di phishing, ma semplifica anche l’accesso quotidiano a servizi e applicazioni.

L’evoluzione dei passkey di Google rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui gli utenti accederanno ai servizi online in futuro, rendendo l’esperienza non solo più sicura ma anche più intuitiva.

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Smartphone

Vivo Y100 4G: economico, veloce nella Ricarica e dal design accattivante

Tempo di lettura: 2 minuti. Il Vivo Y100 4G combina design, prestazioni e ricarica rapida a un prezzo accessibile, ideale per chi cerca stile senza spendere una fortuna.

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Vivo Y100 4G
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Il mercato degli smartphone è saturo di opzioni, ma trovare un dispositivo economico che non comprometta le prestazioni e il design può essere una sfida. Vivo ha introdotto il nuovo Y100 4G, un telefono che promette di colmare questa lacuna offrendo una combinazione accattivante di design elegante, esperienza utente fluida e tecnologia di ricarica rapida, il tutto a un prezzo competitivo.

Design e Display

Il Vivo Y100 4G si distingue per il suo design moderno e una display AMOLED da 6.67 pollici che offre una risoluzione Full HD+ (1080 x 2400 pixel) e un tasso di aggiornamento di 120Hz, garantendo una navigazione estremamente fluida. La luminosità massima di 1800 nit assicura che il contenuto sia chiaramente visibile anche sotto la luce diretta del sole. Il dispositivo è disponibile in due colorazioni: Crystal Black e Breeze Green.

Prestazioni e Ricarica Rapida

Nonostante il suo posizionamento nel segmento budget, il Vivo Y100 4G non scende a compromessi sulle prestazioni. Equipaggiato con il chipset Qualcomm Snapdragon 685 e 8GB di RAM, garantisce una gestione multitasking senza intoppi. La memoria interna da 256GB offre ampio spazio per applicazioni, foto e video. Una delle caratteristiche più impressionanti di questo modello è la sua tecnologia di ricarica rapida da 80W, che permette di ricaricare l’ampia batteria da 5000mAh fino all’80% in soli 30 minuti.

Sistema fotografico e software

La configurazione della fotocamera posteriore del Vivo Y100 4G include un sensore principale da 50MP e un sensore di profondità da 2MP, ideale per la fotografia di ritratti migliorata. Nonostante la mancanza di un sensore ultra-grandangolare, la fotocamera principale offre una qualità d’immagine decente per scatti casuali. Il dispositivo esegue Funtouch OS 14, basato su Android 14, che fornisce l’accesso alle ultime funzionalità e aggiornamenti di sicurezza, oltre alle personalizzazioni dell’interfaccia utente di Vivo.

Il Vivo Y100 4G si posiziona come una scelta convincente nel segmento degli smartphone economici, combinando design, prestazioni e funzionalità innovative come la ricarica rapida, il tutto a un prezzo di circa 250 dollari. Sebbene il sistema di fotocamere non competi con quello dei flagship di fascia alta, il Y100 4G rappresenta un pacchetto ben bilanciato per gli utenti attenti al budget che non vogliono rinunciare a stile e prestazioni.

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Smartphone

Samsung One UI 6.1 arriva su milioni di Galaxy A53, A54 e S21 FE

Tempo di lettura: 2 minuti. Samsung One UI 6.1 raggiunge 8,8 milioni di dispositivi con nuove funzioni AI e miglioramenti della sicurezza.

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One UI 6.0: cosa aspettarsi e quali dispositivi lo riceveranno per primi
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L’aggiornamento One UI 6.1 di Samsung continua a espandersi rapidamente, raggiungendo 8,8 milioni di dispositivi dal suo lancio a marzo. Questa importante milestone non include i dispositivi della famiglia Galaxy S24, su Amazon, già equipaggiati con One UI 6.1, ma si concentra su modelli come la serie Galaxy S23, Z Fold5, Flip5 e la serie Tab S9. L’aggiornamento si estenderà presto anche a modelli come Galaxy A53, A54 e S21 FE, marcando un significativo passo avanti nell’adozione di questa interfaccia utente.

Espansione e novità dell’One UI 6.1

A maggio, l’aggiornamento One UI 6.1 sarà disponibile anche per Galaxy A53, A54 e S21 FE in Canada, con altre regioni che seguiranno. Questo aggiornamento porta con sé non solo miglioramenti dell’interfaccia ma anche nuove funzionalità di Galaxy AI, cercando di offrire un’esperienza utente più ricca e personalizzata. Le funzioni AI più popolari includono Live Translate, Live Transcribe, Chat Assist e Circle to Search.

Funzionalità Migliorate e personalizzazione

One UI 6.1 introduce diverse novità come adesivi personalizzabili, ricerca migliorata nell’app Galleria, e nuove opzioni per la personalizzazione di allarmi e voci del calendario. Gli utenti possono ora gestire più facilmente le modalità e le condizioni delle routine direttamente dalla schermata principale, migliorando l’efficienza nell’uso quotidiano del dispositivo.

Protezione e integrazione migliorate

La sicurezza dei dati è stata potenziata nel Samsung Cloud, mentre Samsung Wallet ora supporta i Passkey, offrendo una soluzione più sicura per la gestione delle credenziali di autenticazione. Samsung Health introduce nuove opzioni per obiettivi quotidiani e un’esperienza di esercizio migliorata, dimostrando l’impegno di Samsung nel mantenere i suoi utenti attivi e in salute.

L’aggiornamento One UI 6.1 di Samsung sta dimostrando di essere uno degli aggiornamenti software più popolari della compagnia, con una vasta accettazione tra gli utenti europei e una rapida adozione in altri mercati globali. Questo aggiornamento non solo migliora l’esperienza utente con nuove funzionalità e miglioramenti dell’interfaccia, ma pone anche le basi per future innovazioni nel campo della mobilità intelligente e integrata. L’aggiornamento di Samsung segna un passo importante nella strategia di aggiornamento del gigante tecnologico, puntando a un’adozione ancora più ampia nei prossimi mesi.

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