QEMU 9.1: novità della nuova versione

di Michele Sesti matricedigitale.it
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Qemu

QEMU ha rilasciato la versione 9.1, introducendo importanti aggiornamenti e miglioramenti che interessano sia l’emulazione di sistema che quella user-mode. Questo aggiornamento include nuove funzionalità, deprecazioni e rimozioni, che mirano a migliorare le performance e la compatibilità con diverse architetture. Di seguito una panoramica delle novità più rilevanti.

Cambiamenti principali e rimozioni

In questa versione, QEMU ha rimosso alcune funzionalità che non trovavano più largo utilizzo o che risultavano obsolete. Tra le rimozioni principali, spiccano:

  • La rimozione del target Nios II.
  • L’eliminazione della proprietà “scsi” per i dispositivi virtio-blk, che ora richiedono l’uso di virtio-scsi.
  • La rimozione del dispositivo pvrdma e dell’helper rdmacm-mux.
  • Le opzioni di “migrazione a blocchi” sono state sostituite con alternative più efficienti come l’utilizzo di dispositivi NBD.

Queste modifiche sono state apportate per favorire una maggiore efficienza e migliorare la compatibilità con le moderne architetture hardware.

Nuove funzionalità e opzioni deprecate

QEMU 9.1 introduce anche nuove funzionalità per diverse architetture, tra cui ARM, RISC-V e x86. Per ARM, sono state aggiunte nuove estensioni come FEAT_NMI, FEAT_CSV2_3 e FEAT_ETS2, mentre l’architettura RISC-V ora supporta le specifiche privilegio 1.13 e nuove estensioni ISA come Zve32x e Zve64x.

Per quanto riguarda le opzioni deprecate, l’utilizzo dell’URI di migrazione “fd” insieme ai file è stato deprecato. Gli utenti dovranno fare uso esclusivamente di socket per questa funzione.

Aggiornamenti su macchine virtuali e dispositivi

QEMU 9.1 porta notevoli miglioramenti anche nell’ambito dell’emulazione delle macchine virtuali. Tra questi, il supporto per indirizzi a 64 bit per l’initrd su architettura RISC-V e aggiornamenti significativi per il device tree delle macchine virt, migliorando l’integrazione con KVM e ACPI.

Anche il supporto per l’emulazione di dispositivi UFS ha visto un notevole miglioramento, con l’introduzione del comportamento MCQ basato su UFSHCI v4.0, rendendo possibile una gestione più efficiente dello storage.

Miglioramenti alla migrazione e compressione

Uno degli aspetti più interessanti della nuova release è l’introduzione di nuove modalità di compressione multifd offload. Grazie all’uso delle librerie Intel Query Processing Library (QPL) e User Space Accelerator Development Kit (UADK), la compressione durante la migrazione ora risulta essere più rapida ed efficiente.

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