Tempo di lettura: 2 minuti. X affronta sfide nella moderazione dei contenuti e sicurezza, con azioni contro contenuti violenti e antisemiti, impattando i ricavi pubblicitari.
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Tempo di lettura: 2 minuti. Il valore di X, precedentemente noto come Twitter, ha subito una drastica riduzione del 56% in un anno. Scopri le ragioni dietro questa diminuzione e le mosse di Elon Musk per la piattaforma.
Tempo di lettura: 3 minuti. Elon Musk annuncia che i post su X corretti da Community Notes non avranno diritto a condivisione dei ricavi, mirando a promuovere l’accuratezza piuttosto che il sensazionalismo.
Tempo di lettura: 2 minuti. X, precedentemente Twitter, ridefinisce la sua politica di interesse pubblico, apportando cambiamenti significativi sulla rilevanza dei post.
Tempo di lettura: 2 minuti. La funzione “Community Notes” di X sfida le affermazioni nelle pubblicità di grandi marchi come Apple, portando a nuove sfide per la piattaforma.
Tempo di lettura: 5 minuti. Per il bene dei bambini, la Commissione Europea va a carrarmato sulla legge del Chat Control che preoccupa il mondo delle associazioni per i diritti umani.
Tempo di lettura: 2 minuti. Il sistema di verifica delle informazioni crowdsourced di X introduce una funzionalità che incoraggia i contributori a considerare punti di vista diversi, una mossa che potrebbe influenzare significativamente la qualità e l’accuratezza delle annotazioni di Community Notes.
Tempo di lettura: 2 minuti. Il social network X lancia le “Community Notes” per i video, una funzione che permette ai contributori di aggiungere note e contesto a video modificate e generati da IA, ampliando il suo programma di moderazione crowdsourced.
Tempo di lettura: 2 minuti. X, l’azienda di proprietà di Elon Musk precedentemente conosciuta come Twitter, sta semplificando la sua funzione di verifica delle informazioni tramite Community Notes, eliminando il contesto aggiuntivo per gli utenti esperti.
Tempo di lettura: < 1 minuto. Twitter estende il suo programma di fact-checking crowdsourcing alle immagini, a seguito della diffusione di un’immagine falsa che ritraeva un’esplosione vicino al Pentagono