La realtà virtuale rivoluziona la ricerca scientifica: uno studio di Flinders University usa VR per osservare il comportamento di insetti e granchi in ambienti immersivi.
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Boston Dynamics presenta Atlas, il robot umanoide che svolge compiti di smistamento autonomo in ambienti industriali grazie a machine learning e sensori avanzati.
Google introduce Gemini Q&A su Gmail per iOS, avvio rapido delle chiamate in Meet e nuove funzionalità vocali e video in Lens, migliorando l’esperienza utente. Google Search si evolve con l’intelligenza artificiale, organizzando meglio i risultati di ricerca e fornendo risposte pertinenti, personalizzate e approfondite.
Un’analisi recente ha rivelato che un’entità conosciuta come Greasy Opal, attiva da quasi due decenni, ha fornito strumenti avanzati per risolvere CAPTCHA, facilitando il cybercrime su larga scala. Nonostante operi sotto l’apparenza di un’azienda legittima, Greasy Opal è una figura chiave nel settore del cybercrime-as-a-service (CaaS), offrendo strumenti che bypassano le soluzioni di sicurezza degli […]
Una nuova tecnica di elaborazione video sviluppata presso l’Università della Florida utilizza l’intelligenza artificiale per monitorare la progressione del morbo di Parkinson, migliorando diagnosi e cura.
Un team di scienziati presso il laboratorio nazionale Argonne ha sviluppato un nuovo metodo basato sull‘intelligenza artificiale (AI) per creare “impronte” dei materiali, un progresso che potrebbe rivoluzionare il modo in cui vengono identificati e analizzati i materiali. Questa innovazione promette di migliorare significativamente la comprensione e la manipolazione dei materiali, con applicazioni che spaziano […]
Università del Surrey ha sviluppato un’IA capace di riconoscere i disegni a mano, aprendo nuovi scenari per l’educazione e il design.
La tecnica Sleepy Pickle sfrutta i file Pickle per compromettere i modelli di machine learning, mettendo a rischio sicurezza e privacy.
Il MIT utilizza grandi modelli linguistici per migliorare la navigazione dei robot, superando le limitazioni dei metodi visivi tradizionali.
La recente notifica di aggiornamento dei termini di servizio di Adobe ha scatenato indignazione tra i creativi, mettendo in luce problemi di fiducia verso le grandi aziende tecnologiche e i loro strumenti AI.