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Arresti per esportazione illegale in Cina di tecnologia dei chip negli USA

Tempo di lettura: 2 minuti. Due cittadini cinesi accusati di esportazione illegale di tecnologia dei semiconduttori negli USA, un arrestato a Chicago.

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Due cittadini cinesi, di cui uno agli arresti, sono stati recentemente accusati negli USA per aver tentato di esportare illegalmente macchinari avanzati per la lavorazione dei chip in Cina. Han Li, di 44 anni, è stato arrestato a Chicago, mentre Lin Chen, 64 anni, si ritiene si trovi in Cina. Questo caso sottolinea le tensioni continue nel contesto della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, focalizzata in particolare sulla tecnologia dei processori avanzati.

Dettagli delle accuse

Tra il maggio 2015 e l’agosto 2018, Li e Chen avrebbero pianificato di acquisire e esportare una macchina DTX 150 Scribe and Break, un attrezzo di alta precisione utilizzato per il taglio dei wafer di silicio, prodotto da Dynatex.

L’obiettivo era esportare questo strumento alla Changdu GaStone Technology Company in Cina, azienda inclusa nella lista delle entità vietate dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, che pertanto non può ricevere determinate tecnologie e servizi dagli USA. I due sono accusati di violare l’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA), una legge che permette al presidente di regolare il commercio internazionale in caso di emergenza nazionale, utilizzata per limitare il commercio con la Cina sin dall’era Trump.

Ulteriori reati e possibili pene

Oltre alla violazione dell’IEEPA, i due sono accusati di infrangere le normative amministrative per l’esportazione e di contrabbando illegale. Questi reati possono comportare una pena massima combinata di 55 anni di carcere e multe per un totale di 2,5 milioni di dollari, anche se tali pene estreme sono considerate improbabili.

Contesto più ampio della “Guerra dei Chip”

L’azione giudiziaria contro Li e Chen, quest’ultimo agli arresti, è emblematica della cosiddetta “Guerra dei Chip” tra Cina e Stati Uniti. Ismail Ramsey, procuratore degli Stati Uniti per il Distretto Settentrionale della California, ha sottolineato che le restrizioni all’esportazione in questione sono state imposte per prevenire l’acquisizione illecita di beni e tecnologie per usi militari non autorizzati in Cina. Le tensioni tra le due superpotenze continuano a crescere, con i legislatori statunitensi che propongono ulteriori restrizioni, come il divieto per le aziende cinesi di utilizzare server cloud americani o lo standard open source RISC-V.

Questo caso illustra la crescente vigilanza e le misure restrittive degli Stati Uniti nei confronti della Cina in materia di tecnologie avanzate, compresi i chip, un’area di contesa che continua a definire le dinamiche del potere tecnologico globale.

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