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1Password spiega gli inquietanti avvisi di cambio password e chiave segreta

Tempo di lettura: < 1 minuto. Nessuna violazione di sicurezza, ma un disservizio temporaneo

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1Password, il noto gestore di password, ha chiarito che i recenti avvisi ricevuti da alcuni utenti riguardo al cambio delle loro password e chiavi segrete sono stati causati da un’interruzione del servizio e non da un attacco informatico. L’azienda aveva già riferito in un comunicato che tali notifiche erano errate e legate a una manutenzione di routine del database programmata per giovedì 27 aprile.

Nessun danno ai dati degli utenti

Il CTO di 1Password, Pedro Canahuati, ha fornito ulteriori dettagli sull’accaduto, sottolineando che le informazioni degli utenti non sono state compromesse. Durante l’interruzione del servizio, avvenuta tra le 9:03 PM e le 9:26 PM ET del 27 aprile, le applicazioni client di 1Password hanno mostrato un messaggio errato che informava gli utenti del cambio della chiave segreta o della password.

La causa dell’errore

L’errore è stato causato da un picco di richieste di sincronizzazione ai server statunitensi di 1Password, che seguiva la migrazione dei database di backend. Le applicazioni client hanno interpretato in modo errato il codice di errore inviato dai server, mostrando così gli avvisi di cambio password. Molti utenti hanno espresso preoccupazione per la sicurezza dei loro account, temendo un attacco informatico o una violazione dei dati.

Risoluzione del problema e miglioramenti futuri

Il traffico nei server statunitensi di 1Password è tornato alla normalità entro le 9:26 PM ET del 27 aprile, senza ulteriori tentativi di accesso falliti. A partire dal 28 aprile, non sono state rilevate ulteriori notifiche errate e le correzioni apportate hanno funzionato come previsto. Canahuati ha aggiunto che 1Password utilizzerà i dati raccolti durante l’incidente per comprendere le cause alla base del problema e migliorare i processi di migrazione del database e la gestione degli errori, continuando a lavorare per mantenere la fiducia degli utenti.

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