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AFP, Musk definisce “bizzarro” il caso legale

Tempo di lettura: 2 minuti. L’agenzia di stampa francese Agence France-Presse (AFP) ha intentato una causa legale contro X, l’azienda precedentemente nota come Twitter, per valutare il risarcimento dovuto per la condivisione dei contenuti di AFP sulla piattaforma. Elon Musk ha risposto definendo il caso “bizzarro”.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Elon Musk si trova al centro di un’altra battaglia legale riguardante X, l’azienda precedentemente nota come Twitter. L’Agence France-Presse (AFP) ha annunciato di aver intrapreso un’azione legale presso il Tribunale Giudiziario di Parigi per costringere X a fornire i dati necessari per valutare il risarcimento dovuto per la condivisione dei contenuti di AFP sulla piattaforma.

La risposta di Musk

La risposta di Musk è stata concisa e diretta. “Questo è bizzarro”, ha scritto. “Vogliono che paghiamo loro per il traffico al loro sito dove guadagnano con la pubblicità e noi no!?” Musk sembra non essere a conoscenza di una direttiva dell’Unione Europea del 2019 che concede alle agenzie di stampa i cosiddetti “diritti connessi”, progettati per ridurre il “divario di valore” tra gli editori e le piattaforme online che traggono profitto dalla promozione dei contenuti degli editori.

Il caso di copyright dell’AFP

L’AFP ha presentato il caso di copyright dopo essere diventata preoccupata per “il chiaro rifiuto” da parte di X di “avviare discussioni riguardo all’attuazione dei diritti connessi per la stampa”. Durante le discussioni, si aspettava che X condividesse i dati che avrebbero aiutato l’agenzia di stampa a calcolare quanto denaro X doveva per aver tratto profitto dai contenuti di AFP. Ora l’AFP sta cercando un’ “ingiunzione urgente” che ordini a X di “fornire tutti gli elementi necessari richiesti per valutare la remunerazione dovuta all’AFP secondo la legislazione sui diritti connessi”.

Piattaforme riluttanti a pagare per le notizie

X non è l’unica piattaforma che l’AFP ha dichiarato di voler perseguire per il risarcimento. L’agenzia ha dichiarato che continuerà a utilizzare i mezzi legali appropriati con ogni piattaforma pertinente per garantire una distribuzione equa del valore generato dalla condivisione dei contenuti di notizie. Altre piattaforme online hanno resistito ai negoziati con le organizzazioni di notizie dell’UE da quando è stata approvata la legislazione sui diritti connessi. Google, l’anno scorso, ha finalmente ceduto e firmato un accordo con l’Alliance for the General Information Press (APIG), che rappresenta centinaia di gruppi di notizie francesi.

Il caso di copyright contro X sottolinea le sfide in corso tra le piattaforme di social media e le agenzie di stampa riguardo alla condivisione e alla monetizzazione dei contenuti di notizie. Mentre le leggi e le direttive cercano di colmare il divario tra le parti, la resistenza delle piattaforme e le complesse dinamiche legali continuano a rendere la situazione intricata e controversa.

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