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Airbnb, sequestro da 779,5 milioni per evasione fiscale in Italia

Tempo di lettura: 2 minuti. Airbnb affronta un sequestro di 779,5 milioni di euro in Italia per evasione fiscale, con indagini in corso su ex manager e leggi contestate.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Un giudice italiano ha ordinato il sequestro di 779,5 milioni di euro dalla piattaforma di affitti brevi Airbnb, accusata di evasione fiscale per non aver riscosso le tasse dai proprietari su circa 3,7 miliardi di euro di redditi da locazione.

Airbnb nel mirino della giustizia italiana per tasse non riscosse

Secondo i pubblici ministeri, l’azienda non ha adempiuto all’obbligo di riscuotere l’imposta sui redditi da locazione, una pratica che Airbnb ha dichiarato di voler contestare, esprimendo sorpresa e delusione per il sequestro intrapreso dalla procura italiana. Un portavoce di Airbnb, Christopher Nutly, ha affermato che la sede europea dell’azienda sta lavorando dal giugno scorso per risolvere la questione con l’agenzia delle entrate italiana, sostenendo che l’azienda ha agito in piena conformità con la legge e intende far valere i propri diritti in merito.

Sequestro, indagini e contestazioni legali: il caso Airbnb

Tre persone che hanno ricoperto ruoli manageriali in Airbnb dal 2017 al 2021 sono sotto indagine, come dichiarato dai procuratori del Tribunale di Milano. Nel 2022, Airbnb ha contestato la legge italiana che richiede alla compagnia e ad altri fornitori di affitti brevi di trattenere il 21% dei redditi da locazione dai proprietari e di versarlo alle autorità fiscali, sostenendo che tale requisito contravviene al principio di libertà di prestazione dei servizi nell’Unione Europea.

Aumento della vigilanza fiscale in Italia

Negli ultimi anni, le autorità italiane hanno intensificato il controllo sulle pratiche fiscali di grandi aziende come Airbnb, attiva nel paese dal 2008. Sono state avviate indagini fiscali anche contro Netflix e Meta, secondo quanto riportato dai media. Di recente, i politici italiani hanno annunciato piani per contrastare i proprietari di immobili che non pagano le tasse sugli affitti brevi tramite piattaforme come Airbnb, con il partito di governo Forza Italia che ha proposto l’introduzione di un codice identificativo nazionale per gli affitti brevi.

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