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Anche PBS interrompe i tweet dopo aver ricevuto l’etichetta di “media finanziato dal governo”

Tempo di lettura: < 1 minuto. La decisione segue quella di NPR, un altro broadcaster pubblico

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Il Public Broadcasting Service (PBS) ha smesso di utilizzare il suo account Twitter principale dopo essere stato etichettato come “media finanziato dal governo”. Attualmente, l’organizzazione non ha intenzione di riprendere l’attività su Twitter.

Interruzione dei tweet e monitoraggio della situazione

PBS ha interrotto l’uso del suo account Twitter quando è venuto a conoscenza dell’etichetta e, come confermato dal portavoce Jason Phelps, non ha piani per riprendere a utilizzarlo. L’organizzazione sta monitorando attentamente l’evolversi della situazione. Nel frattempo, PBS continua a pubblicare contenuti attraverso account affiliati, come @NewsHour, che non sono stati etichettati come “finanziati dal governo”.

La decisione segue quella di NPR

La scelta di PBS segue un provvedimento simile adottato da National Public Radio (NPR), che ha annunciato ufficialmente l’intenzione di abbandonare Twitter dopo aver ricevuto l’etichetta di “media finanziato dal governo”. Inizialmente, Twitter aveva etichettato NPR come “media affiliato allo stato americano”, un termine solitamente riservato a organi di informazione controllati dallo Stato e privi di indipendenza editoriale, come RT o Xinhua News. Successivamente, l’etichetta è stata modificata in “media finanziato dal governo”.

Elon Musk e la questione delle etichette sui broadcaster pubblici americani

Elon Musk, nuovo proprietario di Twitter e da tempo critico nei confronti dei media, ha rafforzato la decisione di applicare tali etichette ai broadcaster pubblici statunitensi. In una serie di tweet, Musk ha chiesto la revoca dei finanziamenti a NPR e ha definito l’organizzazione ipocrita per aver affermato che i finanziamenti federali sono essenziali, pur sottolineando la propria indipendenza editoriale.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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