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Apple cerca di evitare le nuove regolamentazioni cinesi sull’App Store

Tempo di lettura: 2 minuti. Apple cerca di aggirare le nuove leggi cinesi che impedirebbero la lista di app straniere sull’App Store senza l’approvazione del governo, suscitando preoccupazioni e discussioni.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Apple sta cercando modi per aggirare la nuova legislazione in Cina che impedirebbe all’azienda di elencare app straniere sull’App Store per iPhone nella regione, a meno che non vengano approvate dal governo. Secondo un rapporto del Wall Street Journal, Apple ha incontrato funzionari cinesi negli ultimi mesi per esprimere preoccupazioni su come saranno implementate le nuove regole e su come i cambiamenti potrebbero influire sui suoi clienti cinesi.

Dettagli della Nuova Legislazione

A agosto di quest’anno, il Ministero dell’Industria e delle Tecnologie dell’Informazione della Cina (MIIT) ha annunciato che tutti i fornitori di app mobili nel paese dovranno fornire dettagli aziendali al governo. Il cambiamento chiuderebbe effettivamente una nota lacuna nel Grande Firewall della Cina che ha permesso agli sviluppatori di pubblicare le loro app tramite l’App Store di Apple senza divulgare i loro dettagli aziendali al governo cinese.

Impatto sulle App Straniere

Gli utenti iPhone in Cina possono attualmente utilizzare l’App Store per scaricare popolari app occidentali che sono bloccate nel paese, come Instagram, Facebook, YouTube, WhatsApp e X (precedentemente Twitter), e accedervi tramite una rete privata virtuale (VPN). L’uso non autorizzato di VPN è anch’esso vietato in Cina.

Reazioni e Conseguenze

Secondo il Wall Street Journal, i funzionari cinesi hanno detto ad Apple che deve attuare rigorosamente le regole che vietano le app straniere non registrate sull’App Store. I fornitori di app che rifiutano di presentare la documentazione potrebbero affrontare conseguenze legali dopo il termine del periodo di tolleranza per l’adozione delle regole, previsto per marzo 2024. Anche Apple potrebbe affrontare punizioni simili per ospitare app non registrate sul suo App Store cinese.

Conclusioni

Non sorprende che Apple stia cercando di combattere la decisione, dato che il mercato cinese rappresenta attualmente circa un quinto delle vendite dell’azienda. Apple ha affrontato restrizioni operative simili nella regione negli ultimi anni, incluso limitazioni di tempo su AirDrop a seguito del suo utilizzo nelle proteste e la rimozione di migliaia di giochi dall’App Store cinese per conformarsi ai requisiti di licenza per gli acquisti in-app.

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