Economia
Banca di Russia legalizzate le criptovalute per i pagamenti transfrontalieri
Tempo di lettura: 2 minuti. Storicamente contraria all’idea di utilizzare le criptovalute come metodo di pagamento, la Banca di Russia avrebbe accettato di consentire i pagamenti transfrontalieri in criptovalute a causa dei cambiamenti geopolitici.
La Banca di Russia, la banca centrale del Paese, avrebbe ammesso che i pagamenti transfrontalieri in cripto sono inevitabili nelle attuali condizioni geopolitiche.
La banca centrale russa ha ripensato l’approccio alla regolamentazione delle criptovalute e ha concordato con il ministero delle Finanze di legalizzare le criptovalute per i pagamenti transfrontalieri, ha riferito lunedì l’agenzia di stampa locale TASS.
Il viceministro delle finanze Alexei Moiseev avrebbe dichiarato che la Banca di Russia e il ministero delle finanze prevedono di legittimare presto i pagamenti transfrontalieri in cripto.
Moiseev ha sottolineato l’importanza di abilitare i servizi locali di criptovaluta in Russia, osservando che molti russi si affidano a piattaforme straniere per aprire un portafoglio di criptovaluta. “È necessario farlo in Russia, coinvolgendo entità supervisionate dalla banca centrale, che sono obbligate a rispettare i requisiti antiriciclaggio e di conoscenza del cliente”, ha dichiarato il funzionario.
La Banca di Russia ha poi chiarito di essere ancora contraria alla legalizzazione dei pagamenti in criptovaluta all’interno del Paese, nonostante abbia dato il via libera ai pagamenti transfrontalieri. “È importante sottolineare che non stiamo parlando della legalizzazione delle criptovalute come mezzo di pagamento sul territorio del nostro Paese”, ha dichiarato la banca centrale all’agenzia di stampa locale RIA Novosti.
I legislatori russi sono storicamente contrari all’idea di utilizzare le criptovalute come metodo di pagamento. Nel 2020, la Russia ha adottato un’importante legge sulle criptovalute, “On Digital Financial Assets”, che ha ufficialmente vietato l’uso di criptovalute come il Bitcoin (BTC) per i pagamenti. La Banca di Russia si è dimostrata scettica nei confronti dell’idea dei pagamenti in criptovaluta perché voleva proteggere il rublo russo come unica valuta legale del Paese.
L’idea dei pagamenti in criptovaluta per gli scambi nazionali in Russia è emersa alla fine del 2021. Allora il Presidente russo Vladimir Putin disse che era “ancora prematuro” utilizzare le criptovalute per gli scambi di risorse energetiche come petrolio e gas.
La situazione è apparentemente cambiata in seguito alle sanzioni economiche occidentali che hanno fatto seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. A maggio, il Ministro dell’Industria e del Commercio ha dichiarato che la Russia avrebbe legalizzato i pagamenti in cripto “prima o poi”. Il governatore della Banca di Russia, Elvira Nabiullina, ha poi suggerito che le criptovalute possono essere utilizzate per i pagamenti transfrontalieri, ma solo se non entrano nel sistema finanziario russo.
Secondo Moiseev, la banca centrale ha riconsiderato il suo approccio alla regolamentazione del settore, “dato che la situazione è cambiata”. Ha aggiunto che l’infrastruttura prevista è “troppo rigida” per l’uso delle criptovalute nei regolamenti transfrontalieri. “Che certamente dobbiamo legalizzare in qualche modo”, ha concluso.
Economia
Quarto “Halving” di Bitcoin: cos’è e perchè è importante?
Tempo di lettura: 2 minuti. L’aggiornamento software “halving” di Bitcoin ha ridotto di metà la ricompensa per i minatori
Un importante aggiornamento del software di Bitcoin, noto come “halving”, è stato completato, influenzando significativamente le aziende che guadagnano dalla validazione delle transazioni di questa criptovaluta. Questo evento, che avviene ogni quattro anni, ha ridotto di metà la ricompensa di mining, ovvero la quantità di Bitcoin rilasciati dalla rete come compensazione per le aziende minerarie che validano le transazioni.
Dettagli dell’halving
L’aggiornamento è entrato in vigore alle 20:10 di venerdì sera, ora di New York, secondo i dati dai siti di analisi mempool.space e Blockchain.com. Questo cambiamento nella ricompensa era stato progettato e predeterminato dal codice che gestisce la blockchain di Bitcoin. Il creatore anonimo di Bitcoin, Satoshi Nakamoto, introdusse il meccanismo dell’halving per mantenere un limite massimo finale di 21 milioni di Bitcoin, al fine di preservare la criptovaluta dall’inflazione. A seguito di questo quarto halving dal 2012, la ricompensa giornaliera per i minatori è scesa da 900 a 450 Bitcoin.
Impatto e previsioni di Mercato
Nonostante i precedenti halving abbiano portato a rally significativi nel prezzo di Bitcoin, molti analisti, inclusi quelli di JPMorgan Chase & Co. e Deutsche Bank AG, avevano previsto che l’evento fosse già stato incorporato nel prezzo del mercato. “Come previsto, l’halving era già incluso nel prezzo quindi i movimenti di prezzo sono stati limitati,” ha dichiarato Kok Kee Chong, CEO di AsiaNext, una borsa di asset digitali con sede a Singapore.
Effetti sul Mining di Bitcoin
Il mining di Bitcoin è un processo energivoro in cui i minatori utilizzano computer specializzati per validare le transazioni sulla blockchain. Con il nuovo aggiornamento, si prevede che il settore del mining subirà una consolidazione, con le aziende quotate in borsa che guadagneranno quota di mercato. “I minatori di Bitcoin quotati in borsa sono ben posizionati per trarre vantaggio dal nuovo ambiente, principalmente grazie a un accesso più ampio al finanziamento e in particolare al finanziamento azionario,” hanno scritto gli analisti di JPMorgan in una nota questa settimana.
L’halving rappresenta un test significativo per l’ecosistema di Bitcoin, in quanto riduce la ricompensa per il mining, potenzialmente influenzando l’economia della criptovaluta. Nonostante ciò, i precedenti halving sono stati completati senza interruzioni evidenti al funzionamento della blockchain di Bitcoin. Questi eventi dimostrano la robustezza e la resilienza del design decentralizzato di Bitcoin, anche di fronte a cambiamenti significativi nella sua economia interna.
Economia
Apple rimuove WhatsApp e Threads dall’App Store in Cina
Tempo di lettura: 2 minuti. Apple ha rimosso WhatsApp e Threads dall’App Store in Cina su richiesta del governo, sollevando questioni di sicurezza nazionale
Apple ha recentemente rimosso WhatsApp e Threads, due app di Meta, dall’App Store in Cina. Questa decisione è stata presa in risposta a una richiesta diretta dell’amministrazione cibernetica cinese, che ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza nazionale.
Dettagli della rimozione
La rimozione di WhatsApp e Threads dall’App Store cinese impedisce ai nuovi utenti di installare queste app. Tuttavia, le app restano disponibili per il download in altre regioni. Secondo un rapporto del Wall Street Journal, la Cyberspace Administration of China ha ordinato la rimozione di queste app citando preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale.
Dichiarazioni di Apple
Apple ha commentato la situazione affermando: “Siamo obbligati a seguire le leggi nei paesi in cui operiamo, anche quando non siamo d’accordo.” La compagnia ha anche evidenziato che la mancata conformità con le richieste legali potrebbe portare alla chiusura dell’App Store in Cina, un rischio significativo per la presenza dell’azienda nel paese.
Accesso tramite VPN
Nonostante la rimozione dalle piattaforme di download, i servizi di Meta, come WhatsApp e Threads, rimangono tecnicamente accessibili in Cina tramite l’uso di strumenti VPN che possono mascherare la posizione geografica degli utenti. Questo significa che gli utenti che hanno già installato queste app potrebbero continuare a utilizzarle se dispongono degli strumenti giusti.
Contesto e considerazioni
La rimozione di queste app avviene in un periodo delicato, con il CEO di Apple, Tim Cook, che ha recentemente visitato la regione. Inoltre, avviene in un momento in cui il dibattito sul divieto di TikTok negli Stati Uniti ha visto un rallentamento, suggerendo una possibile risposta strategica da parte della Cina.
La decisione di rimuovere WhatsApp e Threads dall’App Store in Cina evidenzia le sfide che le compagnie tecnologiche internazionali affrontano nel bilanciare le normative locali con la loro politica aziendale. Questa situazione sottolinea anche le tensioni in corso tra Cina e Stati Uniti nel contesto della tecnologia e della sicurezza informatica.
Economia
In cosa consiste l’ultimatum dell’Europa a TikTok Lite per il DSA?
Tempo di lettura: 2 minuti. TikTok Lite affronta interrogativi sul rispetto del DSA dopo il suo lancio in Francia e Spagna, con l’UE che esige una valutazione del rischio
TikTok Lite, una versione semplificata dell’app di condivisione video di ByteDance, è stata recentemente lanciata in prova in Francia e Spagna. Tuttavia, ha rapidamente attirato l’attenzione della Commissione Europea per potenziali questioni relative al rispetto del Digital Services Act (DSA), un regolamento europeo focalizzato sulla moderazione dei contenuti e la governance online.
Preoccupazioni della UE
Le principali preoccupazioni dell’UE derivano dalla funzionalità di TikTok Lite che permette agli utenti di guadagnare punti per attività specifiche all’interno dell’app, come mettere “mi piace” ai contenuti o seguire nuovi creatori. Questi punti possono essere scambiati con gift card o “monete” che possono essere donate ai creatori. La Commissione teme che tale sistema di ricompense possa stimolare comportamenti potenzialmente dipendenti, influenzando negativamente la salute mentale dei giovani.
Richiesta di informazioni dalla Commissione Europea
La Commissione Europea ha richiesto a TikTok di fornire, entro 24 ore, una valutazione del rischio dettagliata per TikTok Lite, che avrebbe dovuto essere effettuata prima del lancio dell’app nell’UE. Questa valutazione è essenziale per assicurarsi che TikTok Lite rispetti i requisiti del DSA in termini di gestione del rischio sistemico, in particolare per quanto riguarda la protezione dei minori e la salute mentale degli utenti.
Implicazioni e conformità Regolamentare
TikTok è già sotto indagine nell’UE per questioni legate alla protezione dei minori e alla gestione del rischio di design dannoso e contenuti nocivi. Il continuo scrutinio sotto il DSA sottolinea l’importanza per TikTok di adottare misure proattive per mitigare i rischi sistemici e garantire la conformità con il regolamento europeo. Le sanzioni per il mancato rispetto possono includere multe fino al 6% del fatturato globale annuo, sottolineando la gravità delle implicazioni per TikTok.
Il controllo rapido e deciso della Commissione Europea su TikTok Lite dimostra il serio impegno dell’UE nel regolare le grandi piattaforme digitali e proteggere i consumatori, soprattutto i giovani utenti. TikTok deve navigare con cautela, bilanciando le innovazioni del prodotto con le esigenze di conformità regolamentare per evitare potenziali sanzioni e garantire una gestione responsabile del suo impatto sui suoi utenti.
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