Binance: “Signature Bank non supporterà le transazioni per i clienti dell’Exchange con meno di 100 mila dollari”

da Livio Varriale
0 commenti 2 minuti leggi

La Signature Bank non gestirà transazioni inferiori a 100.000 dollari per i clienti degli exchange di criptovalute, secondo una dichiarazione del gigante degli exchange Binance. Nella dichiarazione inviata via e-mail a CoinDesk, Binance ha affermato che Signature ha comunicato alla società che non supporterà più “nessuno dei suoi clienti di scambio di criptovalute con importi di acquisto e vendita inferiori a 100.000 USD a partire dal 1° febbraio 2023”, e che ciò sarà vero per “tutti i clienti di scambio di criptovalute di Signature”.
“Di conseguenza, alcuni utenti individuali” potrebbero non essere in grado di utilizzare i bonifici bancari SWIFT per acquistare o vendere attività digitali “con/per USD” per importi inferiori.

Binance ha dichiarato che lo 0,01% dei nostri utenti medi mensili è servito da Signature Bank e che sta lavorando attivamente per trovare una soluzione alternativa”. La società ha aggiunto che gli utenti possono continuare a utilizzare i loro conti, compreso “l’acquisto e la vendita di criptovalute con carte di credito o di debito, utilizzando una delle altre valute fiat supportate da Binance”.

Bloomberg ha riportato per primo la notizia. SWIFT è una rete di messaggistica globale che consente alle aziende di servizi finanziari di inviare e ricevere istruzioni di trasferimento di denaro e altre informazioni in modo rapido e sicuro. Nelle ultime settimane, Signature e altre società di servizi finanziari hanno ridotto il loro coinvolgimento nei mercati delle criptovalute, nell’ambito delle ripercussioni dell’implosione della borsa cripto FTX e di altre debacle del settore. A dicembre, Signature, che è stata tra le banche più amichevoli di Wall Street nei confronti delle criptovalute, ha dichiarato che avrebbe ridotto i suoi depositi legati alle criptovalute di 8-10 miliardi di dollari.


Quasi un quarto dei 103 miliardi di dollari di depositi totali della banca newyorkese, ovvero circa il 23,5%, proveniva dal settore delle criptovalute al settembre 2022. Ma visti i recenti “problemi” del settore, Signature ridurrà questa quota a meno del 20% e potenzialmente a meno del 15%, ha dichiarato l’amministratore delegato di Signature Joseph J. DePaolo durante una conferenza a New York ospitata dalla banca d’investimento Goldman Sachs. FTX era uno dei clienti della banca, anche se i depositi della borsa di criptovalute presso Signature ammontavano a meno dello 0,1% dei depositi complessivi della banca. Tuttavia, la relazione tra i due ha fatto crollare le azioni di Signature di quasi il 20% a novembre.

Annunci

Si può anche come

MatriceDigitale.it – Copyright © 2024, Livio Varriale – Registrazione Tribunale di Napoli n° 60 del 18/11/2021. – P.IVA IT10498911212 Privacy Policy e Cookies

Developed with love by Giuseppe Ferrara