Economia
Che cos’è Waves?
Waves è una piattaforma blockchain multiuso che supporta vari casi d’uso tra cui applicazioni decentralizzate (DApp) e contratti intelligenti. Lanciato a giugno 2016 in seguito a una delle prime offerte di monete iniziali (ICO) del settore delle criptovalute, Waves inizialmente si proponeva di migliorare le prime piattaforme blockchain aumentando velocità, utilità e facilità d’uso. La piattaforma ha subito varie modifiche e ha aggiunto nuove funzionalità spin-off per basarsi sul suo design originale. Il token nativo di Waves è WAVES, un token di fornitura illimitato utilizzato per pagamenti standard come i premi di blocco.
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Chi sono i fondatori di Waves?
Waves è sinonimo del suo fondatore, lo scienziato di origine ucraina Alexander Ivanov (noto anche come Sasha Ivanov). Prima di creare Waves, Ivanov era già attivo nello spazio delle criptovalute, dopo aver rilasciato l’exchange istantaneo Coinomat e il sito di indicizzazione Cooleindex. Ha anche creato una prima versione di una stablecoin, CoinoUSD, legata al dollaro USA. Ivanov è pubblicamente attivo nella sua promozione di Waves, rilasciando frequenti interviste sulla piattaforma e tendenze nel più ampio settore blockchain. Secondo la letteratura di marketing di Waves, l’azienda ora impiega oltre 180 persone in località tra cui Mosca e Svizzera.
Cosa rende unica Waves?
Come una delle prime offerte nel suo campo, Waves ha deciso di migliorare le prime piattaforme e prodotti blockchain. Fin dall’inizio, mirava ad attirare potenziali clienti aziendali che desideravano utilizzare la blockchain per migliorare i processi o creare nuovi servizi. Waves ha supportato lo sviluppo di contratti intelligenti e DApp, garantendo che la velocità e la facilità d’uso superassero la concorrenza in quel momento. Da allora, sono apparsi altri prodotti, tra cui Gravity, una rete cross-chain e oracle e la piattaforma focalizzata sulla finanza decentralizzata (DeFi) Neutrino. Waves DEX è uno scambio di criptovaluta decentralizzato. Nel 2020, Waves ha annunciato che la sua piattaforma sarebbe stata interoperabile con la rete Ethereum rilasciando il token WAVES come risorsa standard ERC-20.
Quante monete Waves (WAVES) ci sono in circolazione?
WAVES è nato come token a capitalizzazione fissa per la piattaforma Waves con 100 milioni di token disponibili. Nella sua ICO, che ha raccolto 30.000 BTC, l’85% della fornitura è andato ai partecipanti alla vendita, il 4% a partner e sostenitori, il 9% agli sviluppatori e l’1% ciascuno ai primi sostenitori e agli schemi di ricompensa che si sono verificati dopo l’ICO. La sua utilità è aumentata nel tempo e nel 2019 si è deciso di rimuovere il limite di fornitura, con il trasferimento delle decisioni ai partecipanti alla rete. Attualmente, la ricompensa del blocco è di 6 WAVES e qualsiasi modifica si presenta sotto forma di voti: gli utenti devono scegliere se ridurre o meno la ricompensa del blocco di 0,5 WAVES ogni 110.000 blocchi.
Come è protetta la rete Waves?
Waves utilizza un algoritmo di prova modificato chiamato WavesNG. La tecnologia si basa su Bitcoin-NG, una proposta di ridimensionamento del noto sostenitore di Bitcoin, lo sviluppatore della Cornell University Emin Gün Sirer. Waves sottolinea che il suo codice è open source, consentendo maggiore fiducia e facilità di manutenzione rispetto alle soluzioni blockchain aziendali closed source.
Economia
Russia ripristina le forniture di Server e Storage ai livelli Pre-Sanzioni
Tempo di lettura: 2 minuti. La Russia ha ripristinato le forniture di server e storage ai livelli pre-sanzioni grazie all’aiuto di distributori cinesi
Nonostante le sanzioni imposte dagli Stati Uniti, la Russia ha ripristinato le forniture di server e storage ai livelli precedenti alle sanzioni del 2022, secondo quanto riportato dai media russi. Questo sviluppo segna un notevole recupero nelle capacità logistiche e tecnologiche della nazione.
Dettagli del Rapporto
Il sito di notizie russo CNews ha evidenziato che nel 2023, la Russia ha importato 148.000 unità di dischi a stato solido, quintuplicando i numeri dal 2022, e 126.000 unità di server di produzione straniera, leggermente sopra i livelli del 2021. Questo aumento è stato principalmente facilitato da distributori cinesi, che oggi forniscono il 89% dei processori utilizzati in Russia.
Complicità internazionale
Nonostante le affermazioni di un taglio dei rapporti, la Russia sembra continuare ad acquistare anche da paesi che ufficialmente hanno interrotto ogni legame commerciale. Un rapporto di CNews afferma che Mosca ha acquistato otto data center da Hewlett Packard Enterprise per 665 milioni di rubli (circa 7,2 milioni di dollari), un costo gonfiato probabilmente a causa delle tasse di importazione dalla Cina, India o UAE.
Contesto e implicazioni
Questi sviluppi dimostrano come la Russia stia cercando di ridurre la propria dipendenza tecnologica dall’estero. Nonostante la predominanza di server stranieri, che costituiscono il 69% del mercato privato russo, la domanda interna supera la capacità di copertura delle tasse d’importazione esorbitanti. Marchi domestici come Yadro o Aquarius tentano di colmare il divario, ma anche questi utilizzano componenti prevalentemente americani.
Sviluppi Futuri
La Russia è in una corsa contro il tempo per sviluppare la capacità di produrre hardware informatico domesticamente su larga scala, o per ridurre il suo antagonismo globale per eliminare le sanzioni. L’utilizzo continuato di metodi di importazione costosi potrebbe danneggiare a lungo termine l’economia russa, ma attualmente il paese sembra disposto a pagare qualsiasi prezzo per accedere alla potenza computazionale necessaria per supportare le sue forze militari.
Questo rapporto sottolinea la complessità delle dinamiche di mercato e politiche internazionali, mostrando come la tecnologia e la geopolitica siano profondamente intrecciate. Mentre la Russia fa progressi nel superare le restrizioni imposte, il mondo osserva per vedere come queste tensioni si evolveranno.
Economia
xAI di Elon Musk ha incassato 6 Miliardi di Dollari
Tempo di lettura: 2 minuti. xAI, l’impresa IA di Elon Musk, sta chiudendo un finanziamento di 6 miliardi di dollari con una valutazione di 18 miliardi.
xAI, l’azienda di intelligenza artificiale fondata da Elon Musk come rivale di OpenAI, sta per chiudere un round di finanziamento da 6 miliardi di dollari. L’investimento valuta l’azienda pre-soldi a 18 miliardi di dollari e vede la partecipazione di noti investitori come Sequoia Capital e Future Ventures, oltre alla rete sociale X, già azionista dell’azienda.
Dettagli del finanziamento
Originariamente, xAI puntava a raccogliere 3 miliardi di dollari con una valutazione di 15 miliardi, ma l’intenso interesse degli investitori ha portato a raddoppiare l’obiettivo di finanziamento. La notizia del finanziamento cresciuto è stata comunicata agli investitori interessati attraverso un’aggiornata comunicazione via email, che sottolinea la forte domanda e il sostegno al progetto di Musk.
Partecipazione di investitori di Spicco
Oltre a Sequoia e Future Ventures, si prevede la partecipazione di Valor Equity Partners e Gigafund. Quest’ultimi sono noti per i loro stretti legami con Musk, avendo investito in precedenza in altre sue iniziative come SpaceX e Tesla. La presenza di questi investitori di peso evidenzia la fiducia nel potenziale di xAI e nel suo futuro impatto nel settore dell’IA.
Ambizioni e Piani Futuri di xAI
xAI non si limita a sviluppare tecnologie di intelligenza artificiale avanzate; l’azienda ha l’ambizione di integrare i dati provenienti da tutte le aziende di Musk, inclusi Tesla, SpaceX, The Boring Company e Neuralink. Questo approccio integrato potrebbe rivoluzionare non solo il modo in cui interagiamo con le macchine, ma anche come queste interagiscono con il mondo fisico.
Implicazioni per il Mercato e OpenAI
L’avanzamento di xAI rappresenta una sfida diretta a OpenAI, l’altro gigante dell’IA co-fondato da Musk. Con il lancio di Grok, il chatbot di xAI, e la sua integrazione nella piattaforma sociale X, Musk non solo rafforza la sua presenza nel campo dell’IA, ma sfida anche il modello di business e l’approccio di OpenAI alla condivisione della tecnologia.
Con il sostanzioso finanziamento in arrivo e il supporto di investitori di primo piano, xAI di Elon Musk si posiziona come un attore chiave nell’arena globale dell’intelligenza artificiale. Questo sviluppo non solo potrebbe accelerare l’innovazione in vari settori industriali ma potrebbe anche ridisegnare le dinamiche competitive nel settore dell’IA.
La piattaforma social X di Musk è tra gli azionisti, segnando un significativo sviluppo nel campo dell’intelligenza artificiale.
Economia
Huawei supera Apple in Cina e aggiorna HarmonyOS 4.2
Tempo di lettura: 2 minuti. Huawei supera Apple nel mercato cinese degli smartphone e lancia l’aggiornamento HarmonyOS 4.2, migliorando la sicurezza e l’esperienza utente sui suoi dispositivi.
Huawei ha fatto notizia in due ambiti significativi: ha superato Apple diventando il secondo marchio di smartphone più popolare in Cina e ha rilasciato un importante aggiornamento del suo sistema operativo, HarmonyOS 4.2, per diversi dei suoi dispositivi.
Risalita di Huawei nel Mercato cinese
Secondo l’International Data Corporation (IDC), Huawei ha conquistato una quota di mercato del 17.0% in Cina, superando Apple che si posiziona al quarto posto con il 15.6%. La resurrezione di Huawei è notevole considerando le sfide passate, come il divieto commerciale imposto dagli Stati Uniti. Questo recupero dimostra la resilienza e l’innovazione continue di Huawei nonostante le avversità.
Aggiornamento di HarmonyOS 4.2
Parallelamente al successo commerciale, Huawei ha rilasciato HarmonyOS 4.2, che porta miglioramenti significativi nella sicurezza, prestazioni del sistema e esperienza utente. L’aggiornamento è ora disponibile per l’Huawei Pocket 2, la serie Mate 60, Mate X5, e altri modelli, promettendo un’esperienza più fluida e integrata su dispositivi diversi. Tra le funzionalità migliorate ci sono nuove misure di sicurezza e una interfaccia utente più intuitiva.
Modello di Business e innovazione
Questi sviluppi riflettono la strategia di Huawei di investire pesantemente in R&D e di puntare sull’autonomia tecnologica, in particolare nel contesto delle tensioni commerciali globali. Il successo nel superare Apple in Cina e l’aggiornamento di HarmonyOS sono testimonianze dell’impegno di Huawei nel mantenere la propria competitività e innovazione.
L’ascesa di Huawei nel mercato degli smartphone cinesi e l’introduzione di HarmonyOS 4.2 segnano due traguardi significativi per l’azienda, consolidando ulteriormente la sua posizione come leader tecnologico globale. Mentre Huawei continua a navigare in un panorama tecnologico complesso e in rapida evoluzione, questi successi offrono una solida base per future innovazioni.
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