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Che cos’è BitTorrent (BTT)?

Tempo di lettura: 3 minuti.
BitTorrent è una popolare piattaforma di condivisione file e torrent peer-to-peer (P2P) che è diventata sempre più decentralizzata negli ultimi anni. Rilasciato originariamente nel luglio 2001, BitTorrent è stato acquisito dalla piattaforma blockchain TRON nel luglio 2018. Dalla sua acquisizione, BitTorrent ha aggiunto vari nuovi strumenti, con un token di criptovaluta nativo dedicato, BTT, rilasciato a febbraio 2019. BTT è stato lanciato sulla blockchain di TRON, utilizzando il suo standard TRC-10. Secondo la sua letteratura ufficiale, BitTorrent è attualmente il “più grande protocollo di comunicazione P2P decentralizzato” al mondo.
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Chi sono i fondatori di BitTorrent?
L'originale BitTorrent è nato da un'idea di Bram Cohen, uno sviluppatore e imprenditore che da allora è diventato famoso nell'arena delle criptovalute. Cohen ha spiegato di aver progettato BitTorrent per usurpare l'industria dell'intrattenimento datata, il che, ha reso l'ottenimento del materiale lento e costoso. La piattaforma ha visto più battaglie legali, con Cohen che sostiene che non infrange le leggi sul copyright nel concedere agli utenti di condividere file come musica e film tra di loro. Nel 2018, TRON ha completato l'acquisizione di BitTorrent, portando BitTorrent sotto il controllo di Justin Sun. Sun è noto per aver collegato sia TRON come criptovaluta che la sua tecnologia blockchain, offrendo $ 4,5 milioni in un'asta di beneficenza per pranzare con Warren Buffett (noto personaggio anti-cripto) e discutere con lui di criptovaluta. TRON è anche dietro l'aggiunta della criptovaluta a BitTorrent, poiché il token BTT è stato rilasciato sulla blockchain di TRON. La mossa faceva parte degli sforzi di TRON per aggiungere ulteriori funzionalità decentralizzate alla piattaforma.
Cosa rende BitTorrent unico?
L'obiettivo originale di BitTorrent era quello di l'industria dell'intrattenimento legacy e il modo in cui i consumatori i contenuti. Le reti di distribuzione costose e inefficienti erano l'obiettivo principale, con lo sviluppatore originale Bram Cohen che vedeva i vantaggi nel concedere agli utenti di Internet di distribuire direttamente i contenuti tra di loro. All'inizio degli anni 2000, BitTorrent è diventata la piattaforma di condivisione di file P2P di riferimento, con l'arrivo di TRON nel 2018. Sotto TRON, BitTorrent ha ampliato il suo appeal per gli utenti interessati a soluzioni decentralizzate e criptovalute, nonché alla propria base di utenti. Tra le funzionalità aggiunte ci sono BitTorrent Speed, che utilizza il token BTT come parte delle sue operazioni. BitTorrent è anche disponibile ai servizi a pagamento, offrendo diverse versioni “premium” della sua piattaforma che offre funzionalità VPN e navigazione senza pubblicità.
Quante monete BitTorrent (BTT) ci sono in circolazione?
BTT è la criptovaluta nativa di BitTorrent, emessa sulla blockchain di TRON come token standard TRC-10. L'offerta totale, come indicato nel suo whitepaper, è di 990.000.000.000 BTT. Il 6% di quel totale era disponibile in una vendita di token pubblica, il 2% in una vendita di token privata e il 9% in una vendita di semi.
Un altro 20,1% è riservato agli airdrop, che dovrebbero avvenire in vari punti fino al 2025. Il team BitTorrent e l'organizzazione ombrello, la BitTorrent Foundation, hanno ricevuto il 19% della fornitura. La fondazione TRON detiene il 20%, con il 19,9% che va all'ecosistema BitTorrent stesso. Un ultimo 4% dei token è riservato alle attività di partnership.
BTT svolge vari ruoli nei prodotti BitTorrent, incluso consentire agli utenti di pagare altri per download più veloci con BitTorrent Speed.
Come è protetta la rete BitTorrent?
BitTorrent afferma che utilizza “il più alto livello di misure di sicurezza” per proteggere i fondi degli utenti, ma avverte che la criptovaluta comporta un rischio intrinseco. L'azienda consiglia agli utenti di proteggersi dai furti, sotto forma di malware o programmi simili, utilizzando opzioni come la verifica biometrica.
DeFi
Samsung si conferma il secondo brand di Smartphone negli USA
Tempo di lettura: < 1 minuto. Samsung mantiene la sua posizione come secondo più grande brand di smartphone negli USA nel Q2 2023, nonostante la forte concorrenza, dimostrando la sua capacità di competere efficacemente e offrendo una vasta gamma di dispositivi innovativi.

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Samsung ha mantenuto la sua posizione come secondo più grande brand di smartphone negli Stati Uniti nel secondo trimestre del 2023. Nonostante la forte concorrenza, l'azienda è riuscita a mantenere una solida presenza nel mercato statunitense, offrendo una vasta gamma di dispositivi che vanno dai modelli di fascia alta ai più accessibili.
Dettagli sulle vendite
Samsung ha registrato vendite impressionanti nel secondo trimestre del 2023, dimostrando la sua capacità di competere efficacemente nel mercato statunitense degli smartphone. L'azienda ha continuato a lanciare nuovi modelli, attirando l'attenzione dei consumatori e soddisfacendo una vasta gamma di esigenze e preferenze.
Concorrenza con Apple
Nonostante il successo, Samsung rimane dietro ad Apple, che detiene la posizione di leader del mercato degli smartphone negli Stati Uniti. Apple ha una solida base di clienti fedeli e continua a lanciare prodotti innovativi che attirano un gran numero di consumatori. Tuttavia, Samsung sta lavorando duramente per aumentare la sua quota di mercato, offrendo dispositivi con eccellenti specifiche tecniche, design accattivante e prezzi competitivi.
Prospettive future
Guardando al futuro, Samsung è determinata a rafforzare ulteriormente la sua posizione nel mercato statunitense degli smartphone. L'azienda prevede di lanciare ulteriori modelli innovativi e di continuare a migliorare la qualità e le funzionalità dei suoi dispositivi. Con un impegno costante verso l'innovazione e la soddisfazione del cliente, Samsung è ben posizionata per continuare a crescere e affermarsi come un brand di smartphone di primo piano negli Stati Uniti.
DeFi
Binance abbandona la Russia e vende a Commex
Tempo di lettura: < 1 minuto. Binance annuncia il suo completo ritiro dal mercato russo, vendendo la sua attività a Commex

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Binance, una delle più grandi piattaforme di trading di criptovalute al mondo, ha annunciato il suo ritiro completo dal mercato russo. La società ha venduto la sua attività a Commex, un'azienda locale, segnando la fine della sua presenza nel paese.
Motivi del ritiro
Il ritiro di Binance dalla Russia è una risposta alle crescenti tensioni e alle sfide normative nel paese. La Russia ha adottato un approccio sempre più rigido nei confronti delle criptovalute, introducendo leggi e regolamenti che hanno reso difficile per le piattaforme di trading operare nel paese. Binance ha deciso di vendere la sua attività a Commex per evitare ulteriori complicazioni e per concentrarsi su altri mercati.
Dettagli della vendita
Non sono stati rivelati i dettagli finanziari dell'accordo di vendita tra Binance e Commex. Tuttavia, si sa che Commex assumerà il controllo completo delle operazioni di Binance in Russia, permettendo a Binance di uscire completamente dal mercato russo. Questa mossa permetterà a Binance di evitare le sfide normative e legali associate all'operare in Russia, mentre Commex potrà espandere la sua presenza nel mercato delle criptovalute.
Implicazioni per il mercato delle criptovalute
Il ritiro di Binance dalla Russia potrebbe avere implicazioni significative per il mercato delle criptovalute nel paese. Potrebbe limitare le opzioni disponibili per gli investitori e i trader di criptovalute in Russia, rendendo più difficile per loro accedere a una delle più grandi e più popolari piattaforme di trading di criptovalute al mondo. Tuttavia, la vendita a Commex potrebbe anche offrire nuove opportunità, poiché l'azienda locale potrebbe essere in grado di navigare meglio nel complesso ambiente normativo russo.
DeFi
Cloudflare lancia una nuova battaglia contro Google per i font
Tempo di lettura: < 1 minuto. Cloudflare sfida Google con il lancio di WebFonts, un servizio che promette di migliorare le prestazioni e la privacy dei siti web offrendo un’alternativa a Google Fonts, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dal gigante della tecnologia.

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Cloudflare ha lanciato una nuova battaglia contro Google, mirando a ridurre la dipendenza dal gigante della tecnologia per quanto riguarda i font web. La società ha introdotto un nuovo servizio chiamato WebFonts, che promette di migliorare le prestazioni e la privacy dei siti web.
Miglioramento delle prestazioni e della Privacy
Il nuovo servizio WebFonts di Cloudflare mira a fornire ai siti web font di alta qualità senza compromettere la privacy o le prestazioni. Cloudflare sostiene che il servizio ridurrà i tempi di caricamento delle pagine e migliorerà la privacy degli utenti eliminando la necessità di fare affidamento su Google Fonts. Questo servizio è progettato per essere facile da usare e da implementare, rendendolo accessibile anche ai proprietari di siti web meno esperti.
Dettagli del servizio WebFonts
WebFonts offre una vasta gamma di font web, permettendo ai siti web di scegliere tra una varietà di stili e opzioni di formattazione. Il servizio è gratuito per i clienti di Cloudflare e offre un'alternativa più privata e performante rispetto a Google Fonts. Cloudflare afferma che il servizio è stato progettato per essere completamente compatibile con i principali browser e piattaforme, garantendo un'ampia accessibilità e funzionalità.
Implicazioni per Google
Questa mossa di Cloudflare potrebbe avere implicazioni significative per Google, che ha dominato il mercato dei font web per anni. Se WebFonts dovesse guadagnare popolarità, potrebbe ridurre la dipendenza dei siti web da Google Fonts, potenzialmente influenzando il flusso di dati degli utenti verso il gigante della tecnologia e offrendo maggiore privacy e controllo agli utenti e ai proprietari di siti web.
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