Economia
Che cos’è Dash (DASH)?
Dash è una blockchain e una criptovaluta open source focalizzata sull’offerta di una rete di pagamenti globale veloce ed economica di natura decentralizzata. Secondo il white paper del progetto, Dash cerca di migliorare Bitcoin (BTC) fornendo una maggiore privacy e transazioni più veloci. Dash, il cui nome deriva da “digital cash“, è stato lanciato nel gennaio 2014 come fork di Litecoin (LTC). Da quando è stato pubblicato, Dash è cresciuto fino a includere funzionalità come una rete a due livelli con nodi incentivati, inclusi “masternodes” e governance del progetto decentralizzata; InstantSend, che consente pagamenti istantanei; ChainLocks, che rende immediatamente immutabile la blockchain di Dash; e PrivateSend, che offre ulteriore privacy opzionale per le transazioni.
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Chi sono i fondatori di Dash?
Dash è stata fondata dagli sviluppatori di software Evan Duffield e Kyle Hagan. Il progetto era originariamente chiamato XCoin, cambiando nome in Darkcoin due settimane dopo prima di essere nuovamente rinominato in Dash nel marzo 2015 nel tentativo di cambiare positivamente la sua immagine. Prima di lanciare Dash, Duffield era uno sviluppatore di software con esperienza in finanza, dal suo periodo di lavoro presso Hawk Financial Group, nonché nelle pubbliche relazioni, avendo sviluppato algoritmi di apprendimento automatico e motori di ricerca. Ha concepito per la prima volta Dash nel 2012 come un modo per aggiungere più anonimato a Bitcoin, quindi originariamente lo chiamava Darkcoin. Duffield ha affermato di averlo iniziato come hobby, codificandolo in un solo fine settimana. Duffield è stato CEO di Dash Core Group, la società che supporta lo sviluppo continuo, le integrazioni e altre attività di Dash, fino a dicembre 2017, quando si è dimesso per concentrarsi su altre iniziative strategiche. Hagan è stato coautore del whitepaper originale di Darkcoin insieme a Duffield. Tuttavia, ha lasciato il progetto all’inizio di dicembre 2014.
Cosa rende Dash unico?
Secondo il suo sito Web, l’obiettivo di Dash è “essere la criptovaluta incentrata sui pagamenti più facile da usare e scalabile al mondo“. Per realizzare ciò, il progetto si basa su una rete di masternodes, che sono server supportati da garanzie detenute in Dash, progettati per fornire servizi avanzati in modo sicuro e governance sul sistema di proposte di Dash. In cambio di parte dei premi del blocco, i masternode forniscono un secondo livello di servizi alla rete. Facilitano funzioni come InstantSend, PrivateSend e ChainLocks. Dash è commercializzato sia per i singoli utenti che per le istituzioni, inclusi commercianti, servizi finanziari, commercianti e coloro che hanno bisogno di inviare rimesse internazionali. Nell’ottobre 2020, Dash Core Group ha riferito che i suoi obiettivi strategici per il futuro includono la costruzione del suo ecosistema e del suo marchio, garantendo che gli utenti siano soddisfatti e facendo avanzare ulteriormente la tecnologia alla base della rete. Il sistema di governance di Dash, o tesoreria, distribuisce il 10% dei block reward per lo sviluppo del progetto in modo competitivo e decentralizzato. Ciò ha permesso la creazione di molte organizzazioni finanziate, tra cui Dash Core Group. Inoltre, la Dash Foundation, che sostiene l’adozione della criptovaluta, riceve donazioni e offre iscrizioni individuali e istituzionali a pagamento.
Quante monete Dash (DASH) ci sono in circolazione?
Il numero massimo di token Dash che possono essere emessi è 18.921.005. Tuttavia, questa cifra dipende in ultima analisi da come la governance decide di destinare il 10% dei premi di blocco riservati alle proposte di budget. Se nessuno fosse mai allocato, solo 17.742.696 DASH verrebbero mai emessi. I nuovi token Dash vengono creati tramite un algoritmo di mining proof-of-work in cui il tasso di emissione del token viene ridotto di un quattordicesimo, o circa il 7%, ogni 210.240 blocchi o circa ogni 383 giorni.
Circa il 45% del nuovo DASH viene assegnato ai minatori, il 45% ai masternodes e il 10% per finanziare proposte future. Nell’agosto 2020 è stata approvata una proposta che, una volta entrata in vigore, cambierà il rapporto delle monete assegnate ai minatori e ai masternode rispettivamente da 50/50 a 40/60. Nelle prime 48 ore dal lancio di Dash, sono state estratte circa 2 milioni di monete, che hanno superato significativamente il programma di emissione pianificato. Dash è stato originariamente biforcato da Litecoin, che ha subito un problema simile al suo lancio a causa di un bug nel suo algoritmo di regolazione della difficoltà. Sebbene sia ben documentato che Dash abbia ereditato il bug da Litecoin, ci sono state, tuttavia, ampie speculazioni sul fatto che la miniera risultante fosse intenzionale a beneficio dei primi minatori.
Come è protetta la rete Dash?
Dash utilizza una rete a due livelli per proteggere le sue transazioni. Il primo livello è costituito da nodi che svolgono operazioni di mining in base a un protocollo di consenso proof-of-work, il che significa che competono per risolvere problemi crittografici complessi e almeno il 51% dei nodi deve approvare una transazione per essere aggiunto alla blockchain. L’algoritmo PoW utilizzato da Dash si chiama “X11“, un algoritmo di hashing personalizzato sviluppato dal fondatore di Dash Duffield che utilizza una sequenza di 11 algoritmi di hashing. Secondo la documentazione di Dash, X11 è “uno degli hash crittografici più sicuri e sofisticati utilizzati dalle moderne criptovalute“. Il secondo livello è costituito da masternodes che operano in base a un algoritmo di consenso proof-of-service in cui i masternodes sono classificati in base alla loro storia di fornitura di buoni servizi alla rete. I masternodes supervisionano la rete e hanno il potere di rifiutare nuovi blocchi aggiunti dai nodi se sono stati approvati in modo improprio. Abilitano anche la funzione ChainLocks di Dash, che aumenta la sicurezza perché ogni 12 ore, un gruppo rotante di masternodes osserva e conferma tutti i nuovi blocchi aggiunti alla blockchain. Gli sviluppatori di Dash hanno affermato che questo protegge la rete dagli attacchi del 51%.
Economia
Huawei supera Apple in Cina e aggiorna HarmonyOS 4.2
Tempo di lettura: 2 minuti. Huawei supera Apple nel mercato cinese degli smartphone e lancia l’aggiornamento HarmonyOS 4.2, migliorando la sicurezza e l’esperienza utente sui suoi dispositivi.
Huawei ha fatto notizia in due ambiti significativi: ha superato Apple diventando il secondo marchio di smartphone più popolare in Cina e ha rilasciato un importante aggiornamento del suo sistema operativo, HarmonyOS 4.2, per diversi dei suoi dispositivi.
Risalita di Huawei nel Mercato cinese
Secondo l’International Data Corporation (IDC), Huawei ha conquistato una quota di mercato del 17.0% in Cina, superando Apple che si posiziona al quarto posto con il 15.6%. La resurrezione di Huawei è notevole considerando le sfide passate, come il divieto commerciale imposto dagli Stati Uniti. Questo recupero dimostra la resilienza e l’innovazione continue di Huawei nonostante le avversità.
Aggiornamento di HarmonyOS 4.2
Parallelamente al successo commerciale, Huawei ha rilasciato HarmonyOS 4.2, che porta miglioramenti significativi nella sicurezza, prestazioni del sistema e esperienza utente. L’aggiornamento è ora disponibile per l’Huawei Pocket 2, la serie Mate 60, Mate X5, e altri modelli, promettendo un’esperienza più fluida e integrata su dispositivi diversi. Tra le funzionalità migliorate ci sono nuove misure di sicurezza e una interfaccia utente più intuitiva.
Modello di Business e innovazione
Questi sviluppi riflettono la strategia di Huawei di investire pesantemente in R&D e di puntare sull’autonomia tecnologica, in particolare nel contesto delle tensioni commerciali globali. Il successo nel superare Apple in Cina e l’aggiornamento di HarmonyOS sono testimonianze dell’impegno di Huawei nel mantenere la propria competitività e innovazione.
L’ascesa di Huawei nel mercato degli smartphone cinesi e l’introduzione di HarmonyOS 4.2 segnano due traguardi significativi per l’azienda, consolidando ulteriormente la sua posizione come leader tecnologico globale. Mentre Huawei continua a navigare in un panorama tecnologico complesso e in rapida evoluzione, questi successi offrono una solida base per future innovazioni.
Economia
CMA indaga su Microsoft e Amazon per investimenti in Startup AI
Tempo di lettura: 2 minuti. La CMA del Regno Unito ha avviato indagini sugli investimenti di Microsoft e Amazon in startup AI, valutando l’impatto su concorrenza e regole di fusione.
L’Autorità di Concorrenza e Mercati (CMA) del Regno Unito ha avviato indagini su Microsoft e Amazon per i loro investimenti in startup di intelligenza artificiale. Le indagini esaminano le partnership di Microsoft con Mistral AI e Inflection AI, oltre agli investimenti di Amazon in Anthropic, per valutare se tali accordi rispettino le regole di fusione del Regno Unito e quale impatto possano avere sulla concorrenza nel mercato britannico.
Dettagli delle indagini
Le indagini della CMA si concentrano su come le grandi tecnologie investano in startup emergenti nel campo dell’intelligenza artificiale e su come queste mosse possano influenzare la concorrenza. Microsoft ha investito 12,9 milioni di sterline in Mistral AI e ha interazioni significative con Inflection AI, incluse assunzioni di ex dipendenti. Amazon, da parte sua, ha investito 3,2 miliardi di sterline in Anthropic. La CMA sta ora valutando se questi accordi siano conformi alle normative su fusioni e acquisizioni nel Regno Unito e quale impatto potrebbero avere sul mercato.
Precedenti indagini e contesto
Sia Amazon che Microsoft sono già stati sotto la lente di ingrandimento della CMA nel 2022 per il loro dominio nel mercato del cloud. La preoccupazione principale era legata alle pratiche anticoncorrenziali, inclusi termini di licenza ingiusti e restrizioni sull’accesso alle tecnologie di calcolo e ai dati, che potrebbero limitare la capacità di altre aziende di sviluppare modelli di intelligenza artificiale.
Implicazioni delle indagini
Le indagini della CMA sono cruciali perché modelli di intelligenza artificiale fondamentali, noti come foundation models, hanno il potenziale di impattare settori critici dell’industria britannica come l’energia, i trasporti, la finanza e la sanità. Una concorrenza aperta, equa ed efficace è essenziale per garantire che i benefici di queste trasformazioni tecnologiche vengano realizzati in modo completo e giusto.
L’esito di queste indagini potrebbe avere significative ripercussioni non solo per Microsoft e Amazon, ma per l’intero ecosistema tecnologico del Regno Unito. Mantenere una concorrenza equa nel mercato dell’intelligenza artificiale è fondamentale per stimolare l’innovazione e garantire che le nuove tecnologie siano utilizzate a beneficio di tutti.
Economia
USA: ban TikTok se ByteDance non vende entro nove mesi, c’è la firma di Biden
Tempo di lettura: 2 minuti. Il Presidente Biden ha firmato una legge che richiede a ByteDance di vendere TikTok entro nove mesi o affrontare un divieto negli USA
Il Presidente Joe Biden ha firmato una legge che impone a ByteDance, la compagnia madre di TikTok, di vendere l’applicazione entro nove mesi o affrontare un divieto totale negli Stati Uniti. Questa decisione rappresenta un significativo intervento governativo nel settore tecnologico, sollevando preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza nazionale.
Contenuto del Disegno di Legge
Il disegno di legge, che era parte di un pacchetto di aiuti esteri, non bandisce immediatamente TikTok, ma dà a ByteDance un termine di nove mesi per vendere l’app, con la possibilità di un’estensione di tre mesi se si verificano progressi significativi verso una vendita. In assenza di una vendita, TikTok sarà bandito e rimosso dagli store di app come Apple e Google negli USA.
Risposte e Reazioni
TikTok ha descritto la legge come incostituzionale e si è impegnata a sfidarla in tribunale. La piattaforma ha investito miliardi di dollari per proteggere i dati degli utenti americani e per mantenere la piattaforma libera da influenze esterne. ByteDance ha ripetutamente smentito qualsiasi richiesta di dati da parte del governo cinese e afferma che non concederebbe tali dati se richiesto.
Implicazioni e possibili sviluppi
Se la vendita non avviene e il divieto entra in vigore, TikTok verrà eliminato dagli store ufficiali e non sarà accessibile via web negli USA. Tuttavia, gli utenti potrebbero ancora accedere a TikTok tramite VPN o sideloading, sebbene ciò possa ridurre significativamente la base di utenti. La legge potrebbe affrontare ostacoli legali simili a quelli incontrati da un divieto statale in Montana, che è stato giudicato incostituzionale.
L’approvazione e la firma di questa legge sottolineano le tensioni tra gli USA e la Cina riguardo alla sicurezza e alla sovranità dei dati. Mentre il futuro di TikTok negli Stati Uniti rimane incerto, la situazione evidenzia la crescente preoccupazione per la sicurezza dei dati e l’impatto delle piattaforme sociali sulla privacy e sulla sicurezza nazionale.
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