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Che cos’è IOST (IOST)?

Tempo di lettura: 2 minuti. La cripto con 100.000 transazioni a secondo

Tempo di lettura: 2 minuti.

IOST si descrive come una rete ed ecosistema blockchainultraveloce“, completamente decentralizzata, con nodi e portafogli propri e basata sul protocollo di consenso di nuova generazione denominato “proof-of-believability“.

Chi sono i fondatori di IOST?

Il progetto è stato lanciato nel gennaio 2018 da Jimmy Zhong, Terrence Wang, Justin Li, Ray Xiao, Sa Wang e Kevin Tan.

Zhong ha fondato altre startup tecnologiche negli Stati Uniti e in Cina. Ai tempi dell’università ha venduto per 40 milioni di dollari la sua prima azienda, un marketplace dove gli studenti potevano scambiarsi gli appunti delle lezioni. In seguito è tornato a Pechino e ha co-fondato IOST, oltre ad altri progetti.

L’esperienza precedente di Wang include il ruolo di ingegnere software di Uber. Ha conseguito una laurea in informatica presso l’Università del Minnesota e un master in informatica presso l’Università di Princeton.

Li ha lavorato in precedenza come associato di investment banking presso Goldman Sachs e come data scientist presso Mobike. Si è laureato in matematica applicata e informatica. Tan, invece, è stato cofondatore di Ethercap e si è laureato in informatica alla Tsinghua University.

Xiao ha co-fondato Dora, insieme a Jimmy e Sa, un’azienda di intelligenza artificiale che si occupa di chioschi intelligenti. Ha studiato informatica ed economia quantitativa all’università.

Cosa rende IOST unica?

L’infrastruttura blockchain di IOST è open-source e progettata per essere sicura e scalabile, nella speranza che in futuro possa fungere da spina dorsale per i servizi online.

Il team ha sviluppato un algoritmo di consenso “proof-of-believability” per garantire che le transazioni sulla rete siano sicure ed efficienti.

Una delle maggiori sfide che IOST si propone di risolvere riguarda il fatto che le grandi aziende potrebbero non essere in grado di adottare le blockchain in un ambiente rivolto ai clienti, a meno che non siano scalabili. L’Internet of Services Token viene proposto come un modo per affrontare questo problema.

Per capire IOST, il modo migliore è confrontarlo con i suoi concorrenti più vicini: Ethereum è la piattaforma di smart contract più popolare tra gli sviluppatori. Si può anche paragonare a EOS e TRON, che sono piattaforme di contratti intelligenti altamente scalabili e molto utilizzate.

La differenza maggiore tra IOST e i suoi concorrenti è che dichiara di poter elaborare fino a 100.000 transazioni al secondo, rispetto alle 20 di Ethereum, alle 2.000 di Tron e alle 4.000 di EOS.

Per raggiungere queste velocità di transazione, il team di IOST ha creato un’architettura blockchain innovativa, che introduce e combina diverse innovazioni tra cui un protocollo di casualità distribuita, uno sharding distribuito efficiente, TransEpoch, Atomix, Proof-of-Believability e blocchi di microstato.

Quante monete IOST (IOST) sono in circolazione?

IOST ha un’offerta totale di token pari a 21 miliardi. Nel gennaio 2018 si è tenuta una ICO in cui è stato venduto il 40%, raccogliendo circa 31,3 milioni di dollari di ETH all’epoca.

Per quanto riguarda il resto, il 35% è stato trattenuto dalla Fondazione IOST, il 12,5% è stato destinato alla costruzione della comunità, il 10% è andato al team IOST e il 2,5% è stato dedicato a investitori e consulenti.

Come è protetta la rete IOST?

Per competere con centinaia di blockchain di nicchia, IOST punta molto sul suo protocollo di proof-of-believability (PoB) e su un efficiente sharding distribuito (EDS) per migliorare la scalabilità e la sicurezza della sua blockchain.

IOST è costruito per l’uso aziendale, quindi sostiene di essere in grado di gestire carichi pesanti prodotti da grandi aziende tecnologiche come Amazon, Google e Facebook. Le partnership sembrano essere fondamentali per il successo del progetto.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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