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Cina indaga su Foxconn, produttore dell’iPhone

Tempo di lettura: 2 minuti. La Cina avvia un’indagine su Foxconn, produttore dell’iPhone, riguardo a questioni fiscali e uso del suolo, in mezzo a crescenti tensioni geopolitiche.

Tempo di lettura: 2 minuti.

La Cina ha avviato un’indagine su Foxconn, il produttore dell’iPhone di Apple, riguardo a questioni fiscali e uso del suolo, come riportato dai media statali cinesi.

Dettagli dell’indagine

Il Global Times, citando fonti anonime, ha riferito che le autorità fiscali hanno ispezionato i siti di Foxconn nelle province di Guangdong e Jiangsu. Inoltre, gli ufficiali delle risorse naturali hanno effettuato ispezioni nei siti situati a Henan e Hubei. In risposta, Foxconn ha dichiarato di cooperare con l’indagine, sottolineando che il rispetto delle leggi e delle normative è un principio fondamentale per il gruppo a livello globale.

Implicazioni politiche e tensioni

Il Global Times ha citato un esperto che ha affermato che le imprese finanziate da Taiwan, tra cui Foxconn, dovrebbero assumersi le corrispondenti responsabilità sociali e giocare un ruolo positivo nella promozione dello sviluppo pacifico delle relazioni tra le due sponde dello stretto.

Il fondatore di Foxconn, Terry Gou, si candida come indipendente alle elezioni presidenziali di Taiwan a gennaio, un evento che influenzerà notevolmente le relazioni tra Taiwan e la Cina e le tensioni nello Stretto di Taiwan. Gou, che ha ceduto la gestione di Foxconn a un successore quattro anni fa, ha rassegnato le dimissioni dal consiglio di amministrazione a settembre, ma detiene ancora una partecipazione del 12,5% nella società.

In passato, Pechino ha preso di mira le filiali locali delle aziende taiwanesi con indagini normative e pressioni politiche in momenti delicati. La Cina rivendica Taiwan come parte del suo territorio e si riserva l’opzione di prendere l’isola con la forza se Taipei resiste all’unificazione.

Apple e le relazioni con la Cina

Apple sta cercando di navigare in una relazione sempre più complessa con la Cina in un momento di tensioni storiche tra Pechino e Washington. La scorsa settimana, il CEO di Apple, Tim Cook, ha viaggiato in Cina e ha incontrato membri della squadra di leadership di Xi Jinping. Di recente, dipartimenti governativi cinesi e imprese di proprietà statale hanno vietato o scoraggiato l’uso di dispositivi Apple. L’indagine su Foxconn, fornitore di Apple, evidenzia l’incertezza crescente tra le imprese straniere in Cina, in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche e sfide normative.

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