Economia
Coinbase multata in Russia per violazione norme sui dati
Tempo di lettura: 2 minuti. Coinbase riceve multa in Russia per non aver localizzato dati utenti. Un segnale forte sulla privacy e protezione dati.

In un recente sviluppo normativo, la corte della Russia ha imposto una multa di 1 milione di rubli (circa 11.000 dollari) a Coinbase, la nota piattaforma di scambio di criptovalute, per non aver aderito alle leggi locali sulla localizzazione dei dati. La sentenza è stata emessa dal Tribunale Distrettuale di Tagansky a Mosca, che ha riconosciuto Coinbase colpevole di violare la normativa che impone alle aziende che raccolgono dati di cittadini russi di registrarli e conservarli all’interno del paese.
Coinbase non è la prima azienda multata in russia
Questo caso si inserisce in un contesto più ampio in cui la Russia ha inflitto multe a diverse compagnie tecnologiche internazionali negli ultimi anni per varie infrazioni, interpretate da molti critici come un tentativo di Mosca di esercitare un controllo maggiore su internet. Tra le altre aziende straniere precedentemente sanzionate per non aver localizzato i dati degli utenti russi nel territorio nazionale figurano Google, Apple, Spotify, WhatsApp e Airbnb. Nel solo mese di ottobre, Zoom è stata multata dallo stesso tribunale per aver rifiutato ripetutamente di localizzare i dati dei suoi utenti russi in Russia, mentre l’app di messaggistica Telegram ha subito una sanzione in agosto per accuse simili.
Perchè Coinbase è stata multatA?
Roskomnadzor, l’ente regolatore russo di internet e comunicazioni, aveva ordinato alle compagnie internet straniere di localizzare i dati degli utenti russi entro il 1° luglio. L’agenzia ha dichiarato che circa 600 filiali russe di aziende straniere avevano adempiuto all’obbligo di localizzazione dei dati personali entro tale scadenza.
La decisione del tribunale di Mosca sottolinea l’importanza della conformità alle leggi sulla privacy e sulla protezione dei dati in un’era in cui la sicurezza delle informazioni personali è diventata un tema caldo a livello globale. La multa a Coinbase rappresenta un chiaro messaggio alle aziende internazionali che operano in Russia: la localizzazione dei dati non è solo una preferenza, ma un obbligo legale che, se trascurato, può portare a significative ripercussioni finanziarie e legali.
Economia
TikTok investe 12 Miliardi di Euro in Europa

TikTok ha annunciato un investimento di 12 miliardi di euro in Europa nel corso dei prossimi 10 anni, con l’avvio dei lavori per il suo nuovo centro dati in Norvegia. Questa mossa fa parte degli sforzi dell’azienda per allinearsi ai regolatori europei e distanziarsi dalle preoccupazioni legate alla sua azienda madre cinese, ByteDance.
Progetto Clover e impegno in Europa
TikTok sta lavorando per convincere il mondo della sua autonomia rispetto a ByteDance, in particolare dopo le rivelazioni che i dipendenti in Cina potevano accedere ai dati degli utenti europei e statunitensi. Per affrontare queste preoccupazioni, TikTok ha lanciato l’iniziativa “Project Clover”, che include l’apertura di centri dati locali in Europa e l’introduzione di nuovi processi di accesso e controllo dei dati.
Investimento e migrazione dei dati
L’investimento promesso di 12 miliardi di euro coprirà la costruzione di tre centri dati e la collaborazione con la NCC Group, una società di sicurezza terza, per auditare i controlli e le pratiche sui dati di TikTok. Dopo vari ritardi, TikTok ha iniziato a trasferire i dati degli utenti europei al suo primo centro dati in Irlanda a settembre, con l’obiettivo di completare il processo entro la fine del 2024. Sono previsti anche un secondo centro dati in Irlanda e un terzo nella regione di Hamar in Norvegia, che funzionerà al 100% con energia rinnovabile.
Avvio dei lavori di TikTok in Norvegia
TikTok ha preso possesso del primo dei tre edifici nel sito norvegese e inizierà l’installazione dei server per migrare i dati degli utenti europei a partire dall’estate prossima. Gli altri due edifici seguiranno a breve.
Economia
Jack Dorsey investe in Ocean e nel mining di Bitcoin

Jack Dorsey, cofondatore di Twitter (ora X) e sostenitore di Bitcoin, ha recentemente guidato un round di finanziamento per Mummolin, la società madre di un nuovo pool di mining di Bitcoin chiamato Ocean. Con un investimento di 6,2 milioni di dollari, l’obiettivo è quello di ridare il controllo ai minatori sui premi di blocco e sulle commissioni di transazione, spostando il focus verso una maggiore decentralizzazione nel mining di Bitcoin.
Ocean: nuovo approccio al Mining di Bitcoin
Ocean si propone di decentralizzare e rimodellare il processo di mining di Bitcoin. Il pool mira a fornire maggiore trasparenza nel processo di mining e permettere ai minatori di ricevere direttamente i premi di blocco da Bitcoin, anziché attraverso i pool di mining tradizionali. Questo approccio si distingue per la sua trasparenza e per il sistema di pagamento non custodiale, dove i minatori ricevono i premi direttamente dalla rete Bitcoin.
Visione di Dorsey e il Futuro del Mining di Bitcoin
Jack Dorsey sostiene che il ruolo dei pool di mining debba cambiare per permettere a Bitcoin di esistere come valuta veramente decentralizzata. Con il lancio di Ocean, si punta a una maggiore trasparenza e a un sistema in cui i minatori possano essere “veramente minatori”. La piattaforma Ocean, supportata da Dorsey, mira a risolvere il problema della crescente centralizzazione dei pool di mining, che potrebbe rappresentare un rischio per la natura decentralizzata di Bitcoin.
Impatto del Lancio di Ocean e il Futuro Halving di Bitcoin
Il lancio di Ocean è stato annunciato in occasione della Future of Bitcoin Mining Conference, tenutasi vicino a una diga idroelettrica di 150 anni in South Carolina, ora utilizzata per il mining di Bitcoin su larga scala. L’evento è significativo anche in vista del quarto halving di Bitcoin, previsto per il 17 aprile 2024, che ridurrà il premio per il mining da 6,25 BTC a 3,125 BTC per blocco, influenzando notevolmente gli incentivi per i minatori.
Economia
Honor domina il mercato dei pieghevoli in Cina

Honor ha conquistato la leadership nel mercato dei telefoni pieghevoli in Cina nel periodo luglio-settembre, secondo l’ultimo rapporto di Omdia. Con una quota di mercato impressionante del 28% nel terzo trimestre, Honor ha superato Huawei, che si è posizionata al secondo posto con il 26% del mercato cinese dei foldable.
Crescita e Successo di Honor
Il successo di Honor nel mercato dei foldable è stato guidato principalmente dal modello Honor Magic V2, che da solo ha guadagnato una quota di mercato del 25%. In totale, Honor ha spedito 1,7 milioni di unità di dispositivi pieghevoli in questo periodo. Omdia stima che Honor abbia venduto oltre 800.000 unità del Magic V2 in Cina dal suo lancio a fine luglio.
Concorrenza nel Mercato dei Foldable

Samsung, con una quota di mercato del 19%, e Oppo, con l’11%, completano i primi quattro marchi nel segmento dei foldable. Vivo (10%), Xiaomi (5%) e Motorola (1%) occupano le restanti posizioni nella lista dei primi sette. Questi dati mostrano una competizione vivace nel mercato dei telefoni pieghevoli, con diversi marchi che cercano di affermarsi in questo settore in rapida crescita.
Prospettive Future per Honor
Honor è anche oggetto di voci che prevedono il lancio di un telefono pieghevole in stile flip nel primo trimestre del 2024. Se combinato con un prezzo di partenza attraente, questo nuovo dispositivo potrebbe ulteriormente rafforzare la posizione dominante di Honor nel segmento dei telefoni pieghevoli nel mercato della Cina.
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