Comcast ha deciso di abbandonare l’uso del termine “10G” per il suo network fisso, in seguito a una decisione presa da un organo di vigilanza sulla pubblicità. Il National Advertising Division (NAD) aveva inizialmente giudicato il termine ingannevole, indicando che potesse suggerire erroneamente che la rete di Comcast fosse più veloce del 5G. Nonostante l’appello di Comcast al National Advertising Review Board (NARB), quest’ultimo ha confermato che l’uso del termine “10G” era effettivamente fuorviante.
La Confusione sui Termini e le Consequenze
La decisione di Comcast di utilizzare “10G” non era riferita alla decima generazione di reti wireless mobili, ma piuttosto alle potenziali velocità di 10 Gbps della sua rete fissa. Tuttavia, il NARB ha rilevato che tale terminologia poteva implicare che i clienti della rete Xfinity di Comcast avrebbero beneficiato di velocità notevolmente superiori rispetto al 5G, una promessa non supportata da dati concreti. Inoltre, le velocità di 10 Gbps non sono comunemente disponibili nei piani internet standard di Comcast, ma richiedono il costoso pacchetto Xfinity Gigabit Pro.
Un Precedente nel Settore delle Telecomunicazioni
Questo non è il primo caso in cui una rete statunitense ha utilizzato termini di connettività fuorvianti. In precedenza, AT&T aveva adottato la denominazione “5G E” per la sua rete 4G, addirittura mostrando un’icona di rete “5G E” sui dispositivi mobili. Fortunatamente, l’intervento dei regolatori ha portato alla decisione di Comcast di rinunciare al branding “10G”, sebbene l’azienda mantenga il diritto di utilizzare il termine in una capacità che non descriva fuorviantemente la rete Xfinity.
Considerazioni Finali
La decisione di Comcast di abbandonare il termine “10G” segna un passo importante verso una maggiore trasparenza e onestà nel marketing delle telecomunicazioni. Rimane essenziale che i consumatori possano fare affidamento su informazioni chiare e precise per prendere decisioni informate riguardo ai servizi a cui si abbonano.