Economia
Cos’è Ravecoin (RVN)?
Ravencoin è una rete digitale peer-to-peer (P2P) che mira a implementare una blockchain specifica per casi d’uso, progettata per gestire in modo efficiente una funzione specifica: il trasferimento di risorse da una parte all’altra. Costruito su un fork del codice Bitcoin, Ravencoin è stato annunciato il 31 ottobre 2017 e ha rilasciato binari per il mining il 3 gennaio 2018 con quello che viene chiamato un lancio equo: nessun premine, ICO o masternodes. È stato chiamato in riferimento a uno show televisivo Game of Thrones.
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Chi sono i fondatori di Ravencoin?
Il whitepaper Ravencoin è stato pubblicato da Bruce Fenton, Tron Black e Joel Weight.
Si distinguono dalla maggior parte della folla di criptovalute in quanto erano tutti uomini d’affari e sviluppatori esperti prima di iniziare questo progetto.
Fenton è ben noto nelle criptovalute per essere stato membro del consiglio di amministrazione e direttore esecutivo della Bitcoin Foundation dal 2015 al 2018. Prima delle criptovalute, ha avuto una solida carriera nell’investment banking come vicepresidente di Morgan Stanley negli anni ’90 e amministratore delegato di Atlantis Consulting da 13 anni. Attualmente lavora come amministratore delegato di Chainstone Labs, una startup fintech invisibile.
Tron Black è uno dei principali sviluppatori di software con oltre 30 anni di esperienza, inclusa la guida di diverse società di software come CEO. Ha lavorato in cripto dal 2013 su diverse iniziative tra cui Verified Wallet, CoinCPA e t0. Attualmente è impiegato presso Medici Ventures, una sussidiaria di Overstock.com focalizzata sulle applicazioni della tecnologia blockchain.
Weight è un chief technology officer di Overstock.com, un noto rivenditore online. In precedenza, è stato anche coinvolto in Medici Ventures in ruoli di COO e CTO. È uno sviluppatore di software veterano che ha iniziato la sua carriera dopo essersi laureato all’Università dello Utah nel 1998 proprio nel bel mezzo della bolla delle dotcom.
Cosa rende unico il Ravecoin?
Come fork del codice Bitcoin, Ravencoin presenta quattro modifiche chiave: programma di emissione modificato (con ricompensa per blocco di 5.000 RVN), tempo di blocco ridotto a un minuto, fornitura di monete limitata a 21 miliardi (mille volte di più rispetto a BTC) e un mining algoritmo (KAWPOW, rispettivamente in precedenza X16R e X16RV2) destinato a mitigare la centralizzazione del mining causata dall’hardware ASIC.
Ravencoin mira a risolvere il problema del trasferimento e del trading di asset su blockchain. In precedenza, se qualcuno creava una risorsa sulla blockchain di Bitcoin, poteva essere accidentalmente distrutta quando qualcuno scambiava le monete con cui era stata creata.
Le monete RVN sono progettate come valuta interna all’interno della rete e devono essere bruciate per emettere token su Ravenchain. Le risorse possono rappresentare qualsiasi cosa: oggetti di custodia del mondo reale come oro o euro fisici, beni e oggetti virtuali, una quota di un progetto come azioni e titoli, miglia aeree o un’ora di stipendio di qualcuno, ecc.
Le future versioni pianificate del protocollo Ravencoin supporteranno i sistemi di messaggistica e voto integrati.
Come è protetta la rete di Ravecoin?
Ravencoin è un fork di Bitcoin, quindi è protetto dal potere della decentralizzazione e della matematica. Utilizza un algoritmo di mining proof-of-work chiamato KAWPOW, che ha sostituito X16R e X16RV2 il 6 maggio 2020. Ciò non solo garantisce la sicurezza, ma è progettato per essere resistente agli ASIC.
Il gruppo di algoritmi X16r impiegato inizialmente utilizza 16 diversi algoritmi di hashing per ogni blocco di mining, ma l’ordine in cui vengono utilizzati è diverso per ogni blocco ed è derivato dagli ultimi 8 byte dell’hash del blocco precedente. Si pensava che la necessità di adattare ogni ciclo non desse agli ASIC alcun vantaggio rispetto a CPU e GPU. Alla fine, tuttavia, furono creati gli ASIC per esso eRavencoin dovette passare a un algoritmo completamente diverso, KAWPOW, che era una versione leggermente modificata di ProgPow, che a sua volta era l’evoluzione di Ethash ed è ottimizzato per il mining su GPU.
Questo, combinato con l’impegno di una distribuzione equa senza pre-mine, ha lo scopo di garantire che nessun singolo individuo o organizzazione avrà o sarà in grado di avere abbastanza potere hash per tentare un attacco del 51% o creare qualsiasi tipo di prezzo di mercato artificiale shock.
Sfortunatamente, c’è stato un attacco noto di successo della blockchain di Ravencoin, di cui il pubblico è stato informato il 3 giugno 2020. Durante l’attacco, gli hacker sono riusciti a coniare istantaneamente i315 milioni di monete RVN, che costituiscono circa l’1,5% del limite di fornitura di Ravencoin di 21 miliardi. Al momento dell’annuncio il prezzo del RVN rubato era stimato in 5,7 milioni di dollari. Nessuno dei possessori di monete esistenti è stato direttamente colpito dall’attacco.
Economia
Apple rimuove WhatsApp e Threads dall’App Store in Cina
Tempo di lettura: 2 minuti. Apple ha rimosso WhatsApp e Threads dall’App Store in Cina su richiesta del governo, sollevando questioni di sicurezza nazionale
Apple ha recentemente rimosso WhatsApp e Threads, due app di Meta, dall’App Store in Cina. Questa decisione è stata presa in risposta a una richiesta diretta dell’amministrazione cibernetica cinese, che ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza nazionale.
Dettagli della rimozione
La rimozione di WhatsApp e Threads dall’App Store cinese impedisce ai nuovi utenti di installare queste app. Tuttavia, le app restano disponibili per il download in altre regioni. Secondo un rapporto del Wall Street Journal, la Cyberspace Administration of China ha ordinato la rimozione di queste app citando preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale.
Dichiarazioni di Apple
Apple ha commentato la situazione affermando: “Siamo obbligati a seguire le leggi nei paesi in cui operiamo, anche quando non siamo d’accordo.” La compagnia ha anche evidenziato che la mancata conformità con le richieste legali potrebbe portare alla chiusura dell’App Store in Cina, un rischio significativo per la presenza dell’azienda nel paese.
Accesso tramite VPN
Nonostante la rimozione dalle piattaforme di download, i servizi di Meta, come WhatsApp e Threads, rimangono tecnicamente accessibili in Cina tramite l’uso di strumenti VPN che possono mascherare la posizione geografica degli utenti. Questo significa che gli utenti che hanno già installato queste app potrebbero continuare a utilizzarle se dispongono degli strumenti giusti.
Contesto e considerazioni
La rimozione di queste app avviene in un periodo delicato, con il CEO di Apple, Tim Cook, che ha recentemente visitato la regione. Inoltre, avviene in un momento in cui il dibattito sul divieto di TikTok negli Stati Uniti ha visto un rallentamento, suggerendo una possibile risposta strategica da parte della Cina.
La decisione di rimuovere WhatsApp e Threads dall’App Store in Cina evidenzia le sfide che le compagnie tecnologiche internazionali affrontano nel bilanciare le normative locali con la loro politica aziendale. Questa situazione sottolinea anche le tensioni in corso tra Cina e Stati Uniti nel contesto della tecnologia e della sicurezza informatica.
Economia
In cosa consiste l’ultimatum dell’Europa a TikTok Lite per il DSA?
Tempo di lettura: 2 minuti. TikTok Lite affronta interrogativi sul rispetto del DSA dopo il suo lancio in Francia e Spagna, con l’UE che esige una valutazione del rischio
TikTok Lite, una versione semplificata dell’app di condivisione video di ByteDance, è stata recentemente lanciata in prova in Francia e Spagna. Tuttavia, ha rapidamente attirato l’attenzione della Commissione Europea per potenziali questioni relative al rispetto del Digital Services Act (DSA), un regolamento europeo focalizzato sulla moderazione dei contenuti e la governance online.
Preoccupazioni della UE
Le principali preoccupazioni dell’UE derivano dalla funzionalità di TikTok Lite che permette agli utenti di guadagnare punti per attività specifiche all’interno dell’app, come mettere “mi piace” ai contenuti o seguire nuovi creatori. Questi punti possono essere scambiati con gift card o “monete” che possono essere donate ai creatori. La Commissione teme che tale sistema di ricompense possa stimolare comportamenti potenzialmente dipendenti, influenzando negativamente la salute mentale dei giovani.
Richiesta di informazioni dalla Commissione Europea
La Commissione Europea ha richiesto a TikTok di fornire, entro 24 ore, una valutazione del rischio dettagliata per TikTok Lite, che avrebbe dovuto essere effettuata prima del lancio dell’app nell’UE. Questa valutazione è essenziale per assicurarsi che TikTok Lite rispetti i requisiti del DSA in termini di gestione del rischio sistemico, in particolare per quanto riguarda la protezione dei minori e la salute mentale degli utenti.
Implicazioni e conformità Regolamentare
TikTok è già sotto indagine nell’UE per questioni legate alla protezione dei minori e alla gestione del rischio di design dannoso e contenuti nocivi. Il continuo scrutinio sotto il DSA sottolinea l’importanza per TikTok di adottare misure proattive per mitigare i rischi sistemici e garantire la conformità con il regolamento europeo. Le sanzioni per il mancato rispetto possono includere multe fino al 6% del fatturato globale annuo, sottolineando la gravità delle implicazioni per TikTok.
Il controllo rapido e deciso della Commissione Europea su TikTok Lite dimostra il serio impegno dell’UE nel regolare le grandi piattaforme digitali e proteggere i consumatori, soprattutto i giovani utenti. TikTok deve navigare con cautela, bilanciando le innovazioni del prodotto con le esigenze di conformità regolamentare per evitare potenziali sanzioni e garantire una gestione responsabile del suo impatto sui suoi utenti.
Economia
Divieto di vendita OnePlus in India: brutta botta al mercato
Tempo di lettura: 2 minuti. OnePlus affronta un divieto di vendita in importanti stati indiani a causa di problemi irrisolti con i margini di profitto e le garanzie
OnePlus, noto per il suo forte impatto nel mercato indiano degli smartphone, sta affrontando un ostacolo significativo: un divieto di vendita imposto dai rivenditori nelle regioni meridionali e occidentali dell’India. Questo divieto, che entrerà in vigore il 1° maggio 2024, riguarda più di 4.500 punti vendita al dettaglio e deriva da questioni irrisolte legate ai margini di profitto e ai ritardi nel trattamento delle garanzie.
Dettagli del divieto
Il divieto colpisce importanti stati come Andhra Pradesh, Telangana, Tamil Nadu, Karnataka, Maharashtra e Gujarat. Rivenditori come Poorvika, Sangeetha, Big C e Pooja, che rappresentano una parte significativa del mercato al dettaglio di OnePlus in India, non venderanno più prodotti OnePlus a partire da maggio. Questa decisione è stata presa a seguito di difficoltà continue, incluse problematiche con i servizi di garanzia, bassi margini di profitto e politiche di vendita che obbligano i rivenditori a offrire prodotti o servizi aggiuntivi in bundle con i dispositivi OnePlus.
Implicazioni del divieto
Sebbene il divieto possa sembrare un duro colpo per OnePlus, l’impatto potrebbe essere mitigato dalla forte presenza dell’azienda nei canali di vendita online. OnePlus continua a realizzare una quota significativa delle sue vendite attraverso piattaforme online come il proprio sito web e Amazon India, che non sono influenzate dal divieto.
Reazioni e misure di OnePlus
OnePlus ha riconosciuto i problemi sollevati dai rivenditori e ha dichiarato di essere attivamente impegnata nel risolvere le questioni evidenziate per mantenere e rafforzare le relazioni con i partner al dettaglio. L’azienda valorizza il sostegno ricevuto dai suoi partner al dettaglio negli ultimi sette anni e si impegna a lavorare con loro per affrontare e risolvere le problematiche in sospeso.
Il divieto di vendita rappresenta una sfida significativa per OnePlus in uno dei suoi mercati più grandi e più redditizi. Tuttavia, la strategia multicanale dell’azienda e la sua capacità di adattarsi e rispondere rapidamente alle esigenze dei partner e dei consumatori potrebbero aiutare a mitigare le conseguenze di questo sviluppo. Sarà fondamentale per OnePlus affrontare e risolvere efficacemente questi problemi per mantenere la sua posizione nel competitivo mercato degli smartphone in India.
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