I regolatori finanziari in Sud Africa e Corea del Sud stanno adottando misure significative per regolamentare il mercato delle criptovalute. Mentre il Sud Africa si prepara a concedere licenze a 36 aziende di servizi di asset crittografici (CASPs), la Corea del Sud sollecita segnalazioni su scambi di criptovalute non autorizzati.
Sud Africa: Licenze per 36 Aziende di Criptovalute
L’autorità finanziaria principale del Sud Africa, la Financial Sector Conduct Authority (FSCA), ha esaminato 128 domande da parte di CASPs, ma intende discutere solo 36 di esse nella sua prossima riunione del 12 dicembre. Le restanti 36 domande saranno presentate il 13 febbraio, mentre le ultime 14 dovranno attendere fino al 12 marzo. La FSCA ha spiegato che la sua valutazione si basa su una serie di criteri, tra cui la gestione del rischio di cyber, la gestione dei conflitti di interesse, la gestione dei reclami e il rischio di controparte del credito.
Corea del Sud: richiesta di segnalazioni su scambi non autorizzati
In Corea del Sud, l’unità di intelligence finanziaria (FIU) e l’associazione Digital Asset Exchange Association (DAXA) hanno collaborato per chiedere agli utenti di segnalare eventuali scambi di criptovalute non autorizzati che offrono servizi nella regione. L’obiettivo è individuare operatori di asset virtuali, sia domestici che stranieri, che mirano ai cittadini coreani e non operano in conformità con l’Articolo 7 della Specific Financial Information Act. Le segnalazioni saranno prima esaminate da DAXA e poi inoltrate alla FIU.
Implicazioni e sviluppi futuri
Queste iniziative riflettono un crescente impegno da parte dei regolatori finanziari nel monitorare e regolamentare il mercato delle criptovalute. In Sud Africa, la concessione di licenze a CASPs rappresenta un passo importante verso una maggiore regolamentazione e trasparenza del settore. In Corea del Sud, la richiesta di segnalazioni su scambi non autorizzati è parte di un più ampio sforzo per aumentare la sicurezza e la fiducia nel mercato delle criptovalute.