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Friktion lancia il prestito istituzionale sottocollateralizzato

Tempo di lettura: 2 minuti. Friktion, la piattaforma di gestione del portafoglio di Solana lanciata nel dicembre 2021, ha attratto con successo istituzioni cripto-native e tradizionali “che gestiscono fino a 60 miliardi di dollari in AUM e che cercano di accedere a rendimenti leader corretti per il rischio e trasparenti su DeFi”.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Friktion Institutional è “un nuovo braccio del protocollo che mira ad accelerare lo slancio delle istituzioni che adottano l’infrastruttura e la gestione del portafoglio della DeFi”. Friktion Institutional Credit, il primo prodotto della nuova divisione, “sblocca l’accesso a una fonte diversificata di rendimenti in DeFi con reddito fisso”. Con la maturazione dei mercati del credito crittografico e l’aggiunta di partecipanti più sofisticati, Friktion mira a “capitalizzare questa fiorente opportunità di mercato sfruttando un quadro di gestione del rischio solido e decentralizzato con un’infrastruttura di livello istituzionale”.

Ken Chia, responsabile di Friktion Institutional, ha dichiarato:
“È evidente che c’è una crescente domanda di criptocredito istituzionale. Affinché il mercato maturi, tuttavia, è necessaria una soluzione più sofisticata che offra un’infrastruttura solida ma trasparente per le istituzioni – con un’enfasi sull’anzianità del prestatore, su chiari standard di sottoscrizione del credito e sulla gestione del rischio”. Il mercato complessivo dei prestiti in criptovaluta è “ancora in fase embrionale, e comprende <0,01% del mercato globale del debito valutato in 123 trilioni di dollari (a giugno 2022)”. Le soluzioni attuali “offerte dalle piattaforme centralizzate (CeFi) e decentralizzate (DeFi) presentano compromessi intrinseci”.
Le piattaforme di prestito CeFi “hanno garantito l’efficienza del capitale fornendo prestiti sottocollateralizzati ai mutuatari”. Tuttavia, gli standard di gestione del rischio e la trasparenza “variano da una piattaforma all’altra, il che in alcuni casi ha portato a grandi svalutazioni e fallimenti di queste piattaforme”. D’altra parte, i protocolli di prestito DeFi “hanno democratizzato l’accesso al credito a chiunque abbia una connessione a Internet e un indirizzo di portafoglio”. La stragrande maggioranza dei mercati del debito DeFi oggi “è sovracollateralizzata, richiedendo ai mutuatari di fornire più garanzie di quelle che chiedono in prestito”. Per i partecipanti istituzionali in cerca di efficienza del capitale, “questo rappresenta un ostacolo significativo alla partecipazione all’ecosistema DeFi”. In un contesto in cui i rendimenti dei prestiti DeFi sovracollateralizzati rimangono compressi, si registra “una crescente domanda di rendimenti corretti per il rischio più intelligenti nello spazio del credito sottocollateralizzato con strutture, reporting e gestione del rischio di livello istituzionale”.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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