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Garante francese multa Google per 250 milioni di euro

Tempo di lettura: < 1 minuto. Google multata per 250 milioni di euro per aver addestrato Bard senza rispettare gli impegni sui diritti connessi degli editori

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Google è stata multata di 250 milioni di euro dall’Autorità Garante della Concorrenza francese (ADLC) per non aver rispettato gli impegni presi nel giugno 2022 riguardo i diritti connessi. La sanzione deriva dall’utilizzo, da parte di Google, di contenuti di editori e agenzie di stampa per addestrare la sua applicazione di intelligenza artificiale Bard (ora Gemini), senza averne informato né gli editori né l’ADLC.

L’ADLC ha accusato Google di non aver negoziato “in buona fede” con gli editori per determinare una giusta compensazione per l’uso dei loro contenuti, violando quattro dei sette impegni presi. I diritti connessi sono protezioni legali concesse a certi creatori di contenuti, inclusi gli enti di stampa, per l’uso del loro lavoro su internet da parte di piattaforme come Google e Facebook.

Google ha risposto di aver accettato la sanzione per “voltare pagina” e concentrarsi su approcci sostenibili per collegare gli utenti di Internet a contenuti di qualità, lavorando in modo costruttivo con gli editori francesi. Tuttavia, l’azienda ha considerato l’importo della multa sproporzionato rispetto alle infrazioni rilevate, sostenendo che i suoi “sforzi” non siano stati “sufficientemente” riconosciuti.

Questa non è la prima volta che Google si trova in difficoltà riguardo ai diritti connessi in Europa. Nel luglio 2021, l’azienda era stata multata di 500 milioni di euro per non aver negoziato “in buona fede” con editori e agenzie di stampa, segnando la prima volta che un’autorità europea della concorrenza imponeva una multa in questo ambito.

Nonostante l’opposizione iniziale al concetto di diritti connessi, Google ha successivamente raggiunto accordi con varie organizzazioni dei media francesi negli ultimi anni, cercando di porre fine alle dispute legali attraverso impegni concreti.

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