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Garanti Privacy chiedono anonimato nell’euro digitale

Tempo di lettura: 2 minuti. I regolatori europei sulla protezione dei dati suggeriscono l’anonimato e transazioni di piccolo importo per l’euro digitale proposto dalla Commissione Europea.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Il 18 ottobre, l’European Data Protection Board e l’European Data Protection Supervisor hanno rilasciato una dichiarazione congiunta sulla regolamentazione di un euro digitale, come proposto dalla Commissione Europea nel luglio 2023. I regolatori hanno avanzato diverse raccomandazioni per migliorare gli standard di protezione dei dati personali per la valuta digitale della banca centrale dell’Unione Europea (CBDC).

Procedure di verifica proposte

Le autorità suggeriscono di chiarire la procedura di verifica proposta per l’importo massimo di euro digitali detenuto da un singolo account. La bozza attuale permette alla Banca Centrale Europea (BCE) e alle banche centrali nazionali di stabilire un singolo punto di accesso ai dati di ciascun utente. Entrambe le autorità raccomandano di condurre una valutazione per determinare la necessità e la proporzionalità di un singolo punto di accesso. Sottolineano che l’adozione di misure tecniche per la memorizzazione decentralizzata di questi identificatori è fattibile.

Mancanza di prevedibilità

I regolatori evidenziano anche la mancanza di prevedibilità nel meccanismo proposto di rilevamento e prevenzione delle frodi della CBDC. Consigliano di considerare “misure meno intrusive” da una prospettiva di protezione dei dati.

Soglia di privacy

Le autorità “raccomandano vivamente” di stabilire una “soglia di privacy” per le transazioni online, al di sotto della quale le transazioni di basso valore offline e online non sono soggette a tracciamento per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Tuttavia, non hanno proposto un importo specifico, facendo riferimento solo al limite di transazione, che copre “transazioni quotidiane di basso valore”.

Fase di preparazione dell’euro digitale

Questa settimana, il consiglio direttivo della BCE ha annunciato la “fase di preparazione” per il progetto di euro digitale a seguito di una due anni di indagine. La fase di preparazione durerà due anni e si concentrerà sulla definizione delle regole per la valuta digitale e sulla selezione dei possibili emittenti.

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