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Google e Samsung Galaxy immaginano un nuovo motore di ricerca

Tempo di lettura: < 1 minuto. Google è sotto accusa per aver impedito a Samsung di integrare un nuovo motore di ricerca sui suoi dispositivi Galaxy, in mezzo a un processo antitrust in corso.

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Nuove informazioni emergono dal processo antitrust tra il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) e Google. Notabilmente, Google è accusata di aver impedito sia ad Apple che a Samsung di aggiungere un nuovo motore di ricerca ai loro smartphone. Secondo le ultime informazioni, Google avrebbe pagato miliardi di dollari per garantire di essere il motore di ricerca predefinito sugli smartphone iPhone e Galaxy.

Testimonianza di un ex dirigente Samsung

Queste dichiarazioni provengono da Patrick Chang, un ex dirigente che ha lavorato nell’unità di Venture Capital di Samsung, Samsung Next. Chang lavorava per Samsung Next con l’obiettivo di trovare aziende innovative in cui Samsung potesse investire. In questo contesto, aveva discusso con i vertici dell’azienda l’aggiunta di un’app chiamata Branch ai dispositivi Samsung Galaxy. Branch è un’app che effettua ricerche all’interno delle app per rispondere alle query, invece di cercare su internet.

Le richieste di Google

Alexander Austin, fondatore ed ex CEO di Branch Metrics, ha affermato che l’azienda ha dovuto eliminare alcune delle funzioni del software per soddisfare le richieste di Google in merito agli accordi con i gestori e i produttori di smartphone. Secondo Austin, l’azienda ha dovuto limitare le sue ricerche affinché rimanessero all’interno delle app e non si basassero sul web. Chang di Samsung Next ha anche testimoniato che, oltre a Google, anche AT&T e altri operatori hanno bloccato l’uso di Branch da parte di Samsung, poiché ricevevano anch’essi una quota dei pagamenti annuali di Samsung.

Accuse al Dipartimento di Giustizia

Il Dipartimento di Giustizia ha accusato Google di pagare 10 miliardi di dollari all’anno come quota di entrate per essere il motore di ricerca predefinito su Samsung e Apple. Tuttavia, altre fonti sostengono che Samsung avesse le sue ragioni per non utilizzare l’app di ricerca Branch. Il processo è attualmente alla sua quarta settimana.

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