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Grammarly annuncia licenziamenti per ristrutturazione aziendale

Tempo di lettura: 2 minuti. Grammarly licenzia 230 dipendenti come parte di una ristrutturazione aziendale, nonostante una posizione finanziaria forte

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Grammarly ha annunciato il licenziamento di 230 dipendenti in tutto il mondo come parte di una “ristrutturazione aziendale”. Questa decisione è volta a promuovere la visione dell’azienda verso “il luogo di lavoro abilitato dall’IA del futuro“.

Decisioni strategiche

Il CEO di Grammarly, Rahul Roy-Chowdhury, ha spiegato in una comunicazione ai dipendenti che la decisione è stata presa dopo un’attenta valutazione del design organizzativo e delle competenze attuali dei team alla luce della strategia aziendale. “Man mano che rafforziamo la nostra attenzione verso la guida del luogo di lavoro abilitato dall’IA e approfondiamo i nostri investimenti tecnici in IA, avremo bisogno di un mix diverso di capacità e competenze”, ha affermato.

Non solo misure di riduzione dei costi

Roy-Chowdhury ha sottolineato che i licenziamenti non sono una misura di riduzione dei costi, evidenziando che la posizione finanziaria di Grammarly è “forte”. I licenziamenti hanno interessato la maggior parte delle funzioni e delle geografie di Grammarly.

Supporto ai dipendenti colpiti

Ai dipendenti colpiti sarà garantita una base salariale minima di tre mesi, insieme ai benefici sanitari applicabili alle loro località.

Crescita e sfide

Grammarly ha ampliato il suo team da 200 a 1.000 dipendenti negli ultimi cinque anni, un periodo durante il quale l’azienda ha affrontato cambiamenti nell’industria e nell’ambiente globale, inclusa la guerra in Ucraina e una “nuova era dell’IA“. Queste sfide hanno spinto l’azienda a essere più “strategica”.

Visione futura

Roy-Chowdhury rimane ottimista sul futuro di Grammarly, vedendo “enormi opportunità” man mano che individui e aziende iniziano a sfruttare il potere dell’IA. “L’IA cambierà fondamentalmente il luogo di lavoro in meglio, e Grammarly svolgerà un ruolo di primo piano nel guidare questo cambiamento”, ha aggiunto.

Contesto del settore

Questa mossa segue una tendenza di licenziamenti in molte aziende tecnologiche, tra cui Google, Microsoft, Snapchat, eBay, PayPal, DocuSign, Okta, Block, Discord, Twitch e Duolingo, che hanno tutte condotto significativi tagli di personale nelle ultime due settimane (leggi tutti i licenziamenti).

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