Hong Kong ha proposto nuove regole per permettere agli investitori al dettaglio di scambiare alcune “large-cap tokens” su exchange autorizzati. Le regole proposte non specificano quali token saranno ammessi, ma è probabile che includano Bitcoin ed Ether. Questa mossa fa di Hong Kong un potenziale nuovo hub per l’industria delle criptovalute, in contrasto con la Cina continentale dove le transazioni cripto sono completamente proibite. Molti startup web3 cinesi si sono spostate all’estero, in paesi come Singapore e Dubai, a causa della regolamentazione rigida in Cina. Tuttavia, con la nuova regolamentazione più rilassata di Hong Kong, alcune di queste aziende potrebbero tornare a casa. Le nuove regole prevedono che tutti gli exchange di valuta virtuale centralizzati che operano nella città o che offrono servizi ai suoi investitori devono ottenere le licenze necessarie dalle autorità competenti, le cui richieste coprono varie aree, come la custodia sicura degli asset, la conoscenza del cliente, la gestione dei conflitti di interesse, la sicurezza informatica, la contabilità e la revisione contabile, la gestione del rischio, la prevenzione del riciclaggio di denaro/finanziamento del terrorismo e la prevenzione delle pratiche sleali di mercato. Le nuove norme sono in fase di consultazione fino al 31 marzo e diventeranno operative il 1 giugno.
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