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I progetti di tipo DeFi hanno ricevuto il maggior numero di attacchi nel 2022

Tempo di lettura: 2 minuti. Un nuovo rapporto sulla sicurezza Web3 di Beosin ha rivelato che dei 167 principali exploit di sicurezza, i progetti DeFi sono quelli che hanno subito il maggior numero di attacchi, con 113 attacchi.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Non è un segreto che nel 2022 il mondo del Web3 e della finanza decentralizzata (DeFi) abbia subito una serie di importanti exploit e attacchi. Dall’attacco al ponte Ronin all’hack di Nomad, i 10 principali exploit hanno visto la perdita di oltre 2 miliardi di dollari.
Il Beosin Global Web3 Security Report 2022 ha rivelato che, su 167 incidenti di sicurezza di rilievo avvenuti nell’ultimo anno, quelli radicati nella DeFi sono stati i più vulnerabili. I progetti DeFi sono stati attaccati 113 volte, pari a circa il 67,6% degli attacchi registrati. Seguono, nell’ordine, gli attacchi agli exchange, ai progetti di token non fungibili (NFT), ai bridge cross-chain e ai portafogli. Secondo il rapporto, i progetti DeFi sono al secondo posto in termini di perdite monetarie, con un totale di 950 milioni di dollari di perdite. Questo segue gli 1,89 miliardi di dollari persi in exploit di cross-chain bridge nell’ultimo anno.

In totale, nel 2022 sono stati persi 3,6 miliardi di dollari a causa di tutti gli attacchi su tutti i tipi di progetti. Si tratta di un aumento del 47,4% rispetto al totale di 2,4 miliardi di dollari persi l’anno precedente in incidenti legati a exploit di sicurezza. Per il progetto DeFi è già scattato l’allarme di diffidare di un numero ancora maggiore di exploit anche per l’anno in corso.

Secondo gli esperti, la combinazione tra la quantità di progetti DeFi che nascono, la mancanza di test di sicurezza prima dell’avvio e il valore che questi progetti attraggono sono le ragioni per cui gli hacker sono inclini a questo spazio. Inoltre, le aziende che si occupano di sicurezza della blockchain invitano gli utenti a conservare le proprie chiavi private, poiché i fondi persi a causa della compromissione delle chiavi private nel 2023 saranno dovuti a una cattiva gestione delle stesse. Nel 2023 si sono già verificati episodi di exploit. Il 3 gennaio, gli hacker hanno rubato 3,5 milioni di dollari di beni digitali dalla balena GMX. Tuttavia, il 2022 si è concluso con il mese di dicembre che ha visto il valore più basso di fondi sfruttati dalla DeFi, con 62 milioni di dollari di exploit.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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