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Il “DeFi Hub di Polkadot” subisce un grave hackeraggio

Tempo di lettura: < 1 minuto. Colpito Acala, sospee le operazioni

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Acala, l’hub decentralizzato della rete Polkadot, ha subito un’importante violazione della sicurezza, che ha spinto l’azienda ad approvare una votazione urgente per sospendere le operazioni. Il team del progetto sta attualmente lavorando per indagare e mitigare il problema. Correlato Questo indicatore di Bitcoin indica 22.400 dollari come il livello più importante da tenere, ecco perché L’hack è stato presumibilmente causato da un bug nel pool iBTC/AUSD. La vulnerabilità di sicurezza ha permesso all’aggressore di emettere altri 1,2 miliardi di token Acala Dollar (AUSD). Al momento della stampa, il portafoglio dell’aggressore contiene 785.938 token AUSD. Un’altra situazione Terra? A causa dell’hack, la stablecoin AUSD ha perso il suo peg, precipitando al minimo storico di 0,5713 dollari. Anche se la stablecoin è riuscita a recuperare circa il 44% del suo valore, ci sono speculazioni sul fatto che si deteriori o meno in un disastro simile a quello di Terra. Immagine da coinmarketcap.com Acala ha lanciato la sua prima stablecoin nativa all’inizio di febbraio. Serve come stablecoin predefinita per l’ecosistema Polkadot e Kusama. La criptovaluta AUSD è sostenuta da una serie di attività di riserva collaterali e si presenta come la versione multi-catena della stablecoin Dai (DAI) basata su Ethereum. Esiste insieme al token governativo ACA (Acala Token), il cui valore è crollato di oltre il 12% a seguito dell’hack. Prima del crollo di TerraUSD (UST), il team di Acala aveva annunciato a marzo il lancio di un fondo di ecosistema da 250 milioni di dollari per la stablecoin AUSD. L’annuncio ha fatto schizzare il prezzo del token di governance di ACA di oltre il 30%. Il fatto che la stablecoin AUSD sia sovracollateralizzata la distingue dalla stablecoin UST, fallita a causa di un algoritmo.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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