Economia
Il futuro della DeFi è su TikTok
Tempo di lettura: 3 minuti. Le nuove generazioni non dispongono di un reddito disponibile, ma hanno un buon fiuto per le finanze grazie ai video di breve durata sui social media
Nel luglio 2021 TikTok ha raggiunto i tre miliardi di download. Il social network vanta più di un miliardo di utenti attivi mensili. Negli Stati Uniti, TikTok è più popolare della Generazione Z rispetto a Instagram. Negli ultimi sei mesi, il Bitcoin (BTC) ha registrato un calo di oltre il 70% rispetto al suo massimo storico a nord di 69.000 dollari nel 2021. La volatilità del mercato è prevedibile. Ma se la finanza decentralizzata (DeFi) vuole avere un futuro, deve essere abbracciata da più persone. La volatilità di cui sopra (così come il cinismo nei confronti delle criptovalute in generale) scoraggia molti investitori. Fortunatamente, i membri della Generazione Z sono ben lontani dai tipici investitori.
Esperti di digitale e alfabetizzati in materia finanziaria
La finanza su TikTok è diventata così popolare da avere un proprio portmanteau. Con il nome di FinTok, i contenuti legati alla finanza hanno avuto un’ascesa vertiginosa insieme al social network stesso. L’anno scorso è esploso l’hashtag #Crypto, con 1,9 miliardi di video. I caricamenti con il tag #NFT sono aumentati di un incredibile 93.000% (ulteriormente alimentati dal boom generale dell’interesse per la NFT). E i video con l’hashtag #StockTok hanno ottenuto 1,4 miliardi di visualizzazioni. L’abbondanza di video sulla gestione del denaro non si limita al mercato delle criptovalute. L’anno scorso, l’hashtag #PersonalFinance ha totalizzato più di 4,4 miliardi di visualizzazioni, con contenuti che spaziavano da tasse e budgeting a risparmio e debito. Considerato nel contesto dei principali utenti di TikTok – la Generazione Z – questo dimostra che i giovani di oggi hanno un sano appetito per le informazioni finanziarie. Vogliono solo consumarle con la colonna sonora di una canzone pop orecchiabile e di un balletto virale.
I giovani adulti sono anche in testa all’adozione di asset digitali. Secondo il sondaggio “Invest in You” della CNBC, i giovani tra i 18 e i 34 anni hanno investito il 15% in criptovalute, rispetto all’11% dei 35-64enni e a un misero 4% degli ultra 65enni. Il problema è che un segmento considerevole della fascia demografica 18-34 anni vede le criptovalute come un investimento a breve termine: il 21% dei 18-34enni le considera una strategia di soli 12 mesi. Il 15% dei 18-34enni dichiara di possedere criptovalute. Non sorprende che la generazione Z non solo stia abbracciando le criptovalute, ma si stia anche formando in materia di finanza. Secondo l’annuario sui rendimenti degli investimenti globali di Credit Suisse, la generazione Z guadagnerà un terzo in meno con gli investimenti azionari e obbligazionari tradizionali rispetto alle generazioni passate. Il rapporto di ricerca “OK Zoomer” di Bank of America di dicembre ha rivelato che la pandemia COVID-19 colpirà il futuro professionale e finanziario della Generazione Z in modo simile a quello che la Grande Recessione ha avuto sui Millennials. Pertanto, anche se la maggior parte della Generazione Z non ha molti soldi da investire in criptovalute in questo momento, potrebbe farlo in futuro, soprattutto se è esperta di finanza e orientata agli investimenti come suggeriscono i dati. Ed è qui che si trova l’opportunità per la DeFi.
Creare fiducia negli asset digitali attraverso un marketing trasparente
Per il futuro e la salute del mercato degli asset digitali, le aziende della DeFi devono coinvolgere il pubblico giusto con modalità specifiche e mirate a quei dati demografici. Così come la DeFi promette di democratizzare la finanza, le piattaforme di social media come TikTok hanno il potenziale per democratizzare il processo di investimento. Quella che una volta era una comunità chiusa, accessibile solo a banchieri di Wall Street e gestori di hedge fund qualificati, ora è aperta a tutti. Ma se la DeFi vuole capitalizzare le opportunità offerte dalla piattaforma di social media più trendy, deve migliorare il marketing. Ciò significa video chiari e concisi, di breve durata, adatti al pubblico di riferimento, che rendano la criptovaluta non solo accessibile, ma anche divertente, e che siano trasparenti sui rischi insiti nell’investimento. I video brevi hanno un buon riscontro su TikTok. Ma si tratta di attività prevalentemente top-of-the-funnel. Questo non è necessariamente un male. I brand possono scaldare il pubblico della Generazione Z ora, in modo che tra qualche anno, quando avranno i soldi da investire, siano lead consapevoli e pronti per essere convertiti. È questo contenuto di conversione che è necessario. Le società di criptovalute devono creare fiducia nel pubblico nei prossimi anni. Non è un’impresa da poco, considerando le turbolenze e la cattiva stampa che il mercato orso ha sperimentato negli ultimi tempi. Le società di DeFi devono rimanere trasparenti, distinguersi dai marchi di TradFi e capire quali forme di contenuti video costruiranno relazioni di fiducia a lungo termine con la generazione più giovane. Se le società di criptovalute imparano a parlare la loro lingua oggi, il domani potrebbe essere brillante per il bitcoin e gli altri asset digitali.
Economia
Quarto “Halving” di Bitcoin: cos’è e perchè è importante?
Tempo di lettura: 2 minuti. L’aggiornamento software “halving” di Bitcoin ha ridotto di metà la ricompensa per i minatori
Un importante aggiornamento del software di Bitcoin, noto come “halving”, è stato completato, influenzando significativamente le aziende che guadagnano dalla validazione delle transazioni di questa criptovaluta. Questo evento, che avviene ogni quattro anni, ha ridotto di metà la ricompensa di mining, ovvero la quantità di Bitcoin rilasciati dalla rete come compensazione per le aziende minerarie che validano le transazioni.
Dettagli dell’halving
L’aggiornamento è entrato in vigore alle 20:10 di venerdì sera, ora di New York, secondo i dati dai siti di analisi mempool.space e Blockchain.com. Questo cambiamento nella ricompensa era stato progettato e predeterminato dal codice che gestisce la blockchain di Bitcoin. Il creatore anonimo di Bitcoin, Satoshi Nakamoto, introdusse il meccanismo dell’halving per mantenere un limite massimo finale di 21 milioni di Bitcoin, al fine di preservare la criptovaluta dall’inflazione. A seguito di questo quarto halving dal 2012, la ricompensa giornaliera per i minatori è scesa da 900 a 450 Bitcoin.
Impatto e previsioni di Mercato
Nonostante i precedenti halving abbiano portato a rally significativi nel prezzo di Bitcoin, molti analisti, inclusi quelli di JPMorgan Chase & Co. e Deutsche Bank AG, avevano previsto che l’evento fosse già stato incorporato nel prezzo del mercato. “Come previsto, l’halving era già incluso nel prezzo quindi i movimenti di prezzo sono stati limitati,” ha dichiarato Kok Kee Chong, CEO di AsiaNext, una borsa di asset digitali con sede a Singapore.
Effetti sul Mining di Bitcoin
Il mining di Bitcoin è un processo energivoro in cui i minatori utilizzano computer specializzati per validare le transazioni sulla blockchain. Con il nuovo aggiornamento, si prevede che il settore del mining subirà una consolidazione, con le aziende quotate in borsa che guadagneranno quota di mercato. “I minatori di Bitcoin quotati in borsa sono ben posizionati per trarre vantaggio dal nuovo ambiente, principalmente grazie a un accesso più ampio al finanziamento e in particolare al finanziamento azionario,” hanno scritto gli analisti di JPMorgan in una nota questa settimana.
L’halving rappresenta un test significativo per l’ecosistema di Bitcoin, in quanto riduce la ricompensa per il mining, potenzialmente influenzando l’economia della criptovaluta. Nonostante ciò, i precedenti halving sono stati completati senza interruzioni evidenti al funzionamento della blockchain di Bitcoin. Questi eventi dimostrano la robustezza e la resilienza del design decentralizzato di Bitcoin, anche di fronte a cambiamenti significativi nella sua economia interna.
Economia
Apple rimuove WhatsApp e Threads dall’App Store in Cina
Tempo di lettura: 2 minuti. Apple ha rimosso WhatsApp e Threads dall’App Store in Cina su richiesta del governo, sollevando questioni di sicurezza nazionale
Apple ha recentemente rimosso WhatsApp e Threads, due app di Meta, dall’App Store in Cina. Questa decisione è stata presa in risposta a una richiesta diretta dell’amministrazione cibernetica cinese, che ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza nazionale.
Dettagli della rimozione
La rimozione di WhatsApp e Threads dall’App Store cinese impedisce ai nuovi utenti di installare queste app. Tuttavia, le app restano disponibili per il download in altre regioni. Secondo un rapporto del Wall Street Journal, la Cyberspace Administration of China ha ordinato la rimozione di queste app citando preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale.
Dichiarazioni di Apple
Apple ha commentato la situazione affermando: “Siamo obbligati a seguire le leggi nei paesi in cui operiamo, anche quando non siamo d’accordo.” La compagnia ha anche evidenziato che la mancata conformità con le richieste legali potrebbe portare alla chiusura dell’App Store in Cina, un rischio significativo per la presenza dell’azienda nel paese.
Accesso tramite VPN
Nonostante la rimozione dalle piattaforme di download, i servizi di Meta, come WhatsApp e Threads, rimangono tecnicamente accessibili in Cina tramite l’uso di strumenti VPN che possono mascherare la posizione geografica degli utenti. Questo significa che gli utenti che hanno già installato queste app potrebbero continuare a utilizzarle se dispongono degli strumenti giusti.
Contesto e considerazioni
La rimozione di queste app avviene in un periodo delicato, con il CEO di Apple, Tim Cook, che ha recentemente visitato la regione. Inoltre, avviene in un momento in cui il dibattito sul divieto di TikTok negli Stati Uniti ha visto un rallentamento, suggerendo una possibile risposta strategica da parte della Cina.
La decisione di rimuovere WhatsApp e Threads dall’App Store in Cina evidenzia le sfide che le compagnie tecnologiche internazionali affrontano nel bilanciare le normative locali con la loro politica aziendale. Questa situazione sottolinea anche le tensioni in corso tra Cina e Stati Uniti nel contesto della tecnologia e della sicurezza informatica.
Economia
In cosa consiste l’ultimatum dell’Europa a TikTok Lite per il DSA?
Tempo di lettura: 2 minuti. TikTok Lite affronta interrogativi sul rispetto del DSA dopo il suo lancio in Francia e Spagna, con l’UE che esige una valutazione del rischio
TikTok Lite, una versione semplificata dell’app di condivisione video di ByteDance, è stata recentemente lanciata in prova in Francia e Spagna. Tuttavia, ha rapidamente attirato l’attenzione della Commissione Europea per potenziali questioni relative al rispetto del Digital Services Act (DSA), un regolamento europeo focalizzato sulla moderazione dei contenuti e la governance online.
Preoccupazioni della UE
Le principali preoccupazioni dell’UE derivano dalla funzionalità di TikTok Lite che permette agli utenti di guadagnare punti per attività specifiche all’interno dell’app, come mettere “mi piace” ai contenuti o seguire nuovi creatori. Questi punti possono essere scambiati con gift card o “monete” che possono essere donate ai creatori. La Commissione teme che tale sistema di ricompense possa stimolare comportamenti potenzialmente dipendenti, influenzando negativamente la salute mentale dei giovani.
Richiesta di informazioni dalla Commissione Europea
La Commissione Europea ha richiesto a TikTok di fornire, entro 24 ore, una valutazione del rischio dettagliata per TikTok Lite, che avrebbe dovuto essere effettuata prima del lancio dell’app nell’UE. Questa valutazione è essenziale per assicurarsi che TikTok Lite rispetti i requisiti del DSA in termini di gestione del rischio sistemico, in particolare per quanto riguarda la protezione dei minori e la salute mentale degli utenti.
Implicazioni e conformità Regolamentare
TikTok è già sotto indagine nell’UE per questioni legate alla protezione dei minori e alla gestione del rischio di design dannoso e contenuti nocivi. Il continuo scrutinio sotto il DSA sottolinea l’importanza per TikTok di adottare misure proattive per mitigare i rischi sistemici e garantire la conformità con il regolamento europeo. Le sanzioni per il mancato rispetto possono includere multe fino al 6% del fatturato globale annuo, sottolineando la gravità delle implicazioni per TikTok.
Il controllo rapido e deciso della Commissione Europea su TikTok Lite dimostra il serio impegno dell’UE nel regolare le grandi piattaforme digitali e proteggere i consumatori, soprattutto i giovani utenti. TikTok deve navigare con cautela, bilanciando le innovazioni del prodotto con le esigenze di conformità regolamentare per evitare potenziali sanzioni e garantire una gestione responsabile del suo impatto sui suoi utenti.
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