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La CMA afferma che Microsoft perderebbe ingenti somme rendendo Call of Duty esclusivo

Tempo di lettura: 2 minuti. L’autorità britannica sulla concorrenza sottolinea che non sarebbe proficuo per Microsoft adottare una strategia di esclusività totale.

Tempo di lettura: 2 minuti.

La Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito ha pubblicato un rapporto di oltre 400 pagine riguardante l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, concludendo che le preoccupazioni di Sony riguardo all’esclusività di Call of Duty sono infondate. Secondo l’ente britannico, Xbox perderebbe “ingenti” somme se tentasse di rendere Call of Duty esclusivo della propria piattaforma.

Due scenari teorici e l’analisi della CMA

Il rapporto della CMA analizza due scenari teorici in cui Microsoft potrebbe tentare di rimuovere Call of Duty dalle piattaforme PlayStation, concludendo che “non sarebbe finanziariamente redditizio per [Microsoft] intraprendere una strategia di esclusione totale”. La CMA basa questa conclusione, tra le altre cose, sul “tasso di deviazione critico”, ovvero la percentuale di utenti PlayStation di Call of Duty che dovrebbero passare a Xbox per renderlo redditizio per Microsoft, e sulle spese previste per questi nuovi giocatori nei cinque anni successivi all’adozione di tale strategia da parte di Microsoft.

Valore complessivo dei giocatori di Call of Duty e perdite per Microsoft

Analizzando il valore complessivo dei giocatori di Call of Duty nel corso della loro “vita” su una piattaforma, la CMA stima che Microsoft subirebbe una perdita netta nell’ordine di miliardi di dollari in un arco di cinque anni. L’analisi della CMA tiene conto di vari fattori, come il danno reputazionale che Microsoft potrebbe subire se andasse contro le sue dichiarazioni pubbliche riguardo all’esclusività di Call of Duty, i vantaggi per l’abbonamento a Game Pass, la storia di Microsoft nel mantenere alcune popolari franchise multipiattaforma (ad esempio Minecraft) e altro ancora.

Sony, Microsoft e il futuro di Call of Duty

In passato, Sony ha affermato di “non poter proteggere Call of Duty” e che un’eventuale esclusività o una riduzione delle prestazioni su PlayStation avrebbe danneggiato irreparabilmente la loro azienda. Allo stesso tempo, Microsoft ha continuato a garantire che Call of Duty sarebbe stato disponibile su console PlayStation per tutto il tempo in cui queste esistessero.

Nonostante la conclusione della CMA riguardo a Call of Duty, l’ente ha deciso di bloccare la fusione per questioni in gran parte non correlate al gaming su cloud, temendo che l’infrastruttura cloud e il servizio di abbonamento di Microsoft potessero portare a un monopolio a cui Sony e Nintendo non sarebbero in grado di competere.

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