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La cybersecurity è a prova di recessione economica?

Durante un periodo di incertezza economica, la situazione sembra spesso cambiare quotidianamente. In tempi turbolenti, i professionisti della sicurezza informatica prudenti potrebbero chiedersi come una recessione influirà sulla loro sicurezza sul lavoro e sul campo in generale. Tuttavia, la buona notizia è che una recessione non dovrebbe avere un impatto significativo sulla sicurezza del lavoro e sull’industria della sicurezza informatica nel suo insieme per due ragioni principali.
In primo luogo, le imprese continuano ad affrontare una carenza di personale nel campo della sicurezza informatica. Secondo una relazione di (ISC)2, si stima che a fine 2022 ci fossero 4,7 milioni di persone che lavorano in questo campo a livello globale, con 3,4 milioni di posizioni non coperte. Anche se il più pessimistico scenario economico si verificasse, questo non porrebbe rimedio a questo squilibrio massiccio. Nel frattempo, il cybercrime non dovrebbe rallentare durante una recessione, e la domanda di professionisti della sicurezza rimarrà alta.
In secondo luogo, la sicurezza informatica rimane una priorità crescente per le imprese. L’importanza delle questioni di sicurezza informatica continua a crescere all’interno delle aziende. Il numero di minacce e di vettori di attacco continua ad aumentare, e l’IA e l’automazione sempre più avanzate solo aggiungeranno tipi e volumi di attacchi informatici – e la necessità di professionisti della sicurezza per combatterli.
Ciò premesso, nonostante la sicurezza del lavoro nella sicurezza informatica sembri essere al riparo in modo macroscopico, i professionisti della sicurezza informatica sono responsabili di lavoro sfidanti ad alto rischio e affrontano rischi sostanziali quotidianamente, indipendentemente dalle condizioni economiche. Inoltre, se un attacco informatico danneggiasse negativamente un’azienda, alcuni professionisti della sicurezza informatica potrebbero subire conseguenze. A livello microscopico, la sicurezza del lavoro nella sicurezza informatica potrebbe quindi essere meno garantita rispetto ad altri campi.
In caso di recessione, potrebbero esserci alcune conseguenze. Ad esempio, la diminuzione della sicurezza del lavoro in altri campi potrebbe spingere i non professionisti della sicurezza informatica ad entrare in questo campo. Tuttavia, ciò potrebbe aumentare il valore di mercato dei professionisti della sicurezza informatica più esperti. Inoltre, in una recessione, le aziende che sopravvivono devono gestire budget ridotti, quindi i professionisti della sicurezza informatica dovranno dimostrare con report basati sui dati il ROI dei prodotti o dei processi di sicurezza. Infine, la pressione sul budget potrebbe aumentare la domanda di tecnologie di sicurezza basate su cloud, AI e machine learning, che possono automatizzare i compiti di sicurezza informatica più noiosi e ripetitivi.
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Fondatore di Terra, Do Kwon, arrestato in Montenegro: ecco i dettagli dell’indagine
Tempo di lettura: < 1 minuto. Ricercato da 11 mesi

Il fondatore di Terraform Labs, Do Kwon, è stato arrestato in Montenegro con l’accusa di possesso di documenti falsificati. La notizia è stata riportata da Filip Adzic, ministro dell’interno del Montenegro, che ha annunciato l’arresto sul suo profilo Twitter. Le autorità montenegrine stanno ora aspettando la conferma ufficiale dell’identità di Kwon.
Do Kwon è sotto inchiesta da 11 mesi in seguito al crollo di Terra/LUNA, che ha cancellato circa 40 miliardi di dollari dal mercato delle criptovalute. Nel settembre scorso, Kwon aveva negato di essere in fuga e di nascondersi dalle autorità, sostenendo di essere in piena cooperazione con gli organismi governativi interessati.
Tuttavia, le sue dichiarazioni sono state smentite dai procuratori, e a fine settembre Interpol ha emesso un mandato di arresto internazionale nei suoi confronti. Poco dopo, il governo sudcoreano ha ordinato a Kwon di consegnare il suo passaporto o di rischiare la revoca dello stesso.
Do Kwon ha affermato che le accuse mosse nei suoi confronti dai procuratori sudcoreani sono infondate e politicamente motivate. In un’intervista rilasciata ad ottobre, aveva dichiarato di avere intenzione di appellarsi e fare tutto il possibile per ottenere un “risultato migliore”.
A febbraio, i procuratori sudcoreani si sono recati in Serbia, sospettando che Kwon si trovasse lì. A metà febbraio, la U.S. Securities and Exchange Commission ha accusato Terraform Labs e Kwon di aver truffato gli investitori statunitensi che avevano acquistato i suoi asset criptovalutari, LUNA e la stablecoin Terra.
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Hacker travestito da Zelensky intervista Lagarde sull’euro digitale?
Tempo di lettura: < 1 minuto. Verità o deep fake? Non è dato saperlo se si riflette

Un hacker russo ha intervistato Christine Lagarde spacciandosi per Zelensky, chiedendole informazioni sull’Euro Digitale. La notizia è stata pubblicata dal giornalista Giorgio Bianchi con video allegato, ma non c’è riferimento sui media ordinari.
La notizia è assente su Google, figura essere stata diffusa da un canale Telegram, ma ricorda un evento già avvenuto in passato, quando criminali informatici “travestiti” da Angela Merkel provarono ad aggirare sempre Christine Lagarde.

Alcuni sollevano sospetto sulla veridicità del filmato, se sia un deep fake, ma per il momento non ci sono riscontri e nemmeno smentite, solo un grande silenzio. C’è però una coincidenza: nei giorni scorsi la presidente Lagarde ha parlato proprio dell’Euro Digitale ammettendo che è meno “anonimo” rispetto al contante, ma che non trasformerà le banche in “controllori”. Dichiarazione che cozza molto con quanto sostenuto nel video.
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Securities and Exchange Commission: “regole più severe sulla sicurezza informatica”

La Securities and Exchange Commission (SEC) ha presentato nuovi requisiti per diversi attori chiave del settore al fine di affrontare i rischi legati alla sicurezza informatica. I requisiti proposti riguardano broker-dealer, agenzie di compensazione, partecipanti principali di swap basati su titoli, borse nazionali di titoli, la Municipal Securities Rulemaking Board, i depositari di dati swap basati su titoli, i dealer di swap basati su titoli e gli agenti di trasferimento.
Secondo la SEC, le entità di mercato dipendono sempre più dai sistemi informativi per svolgere le loro funzioni e fornire i loro servizi, diventando così obiettivi per attori malevoli che potrebbero cercare di interrompere le loro funzioni o accedere ai dati per scopi di lucro.
I rischi alla sicurezza informatica possono anche essere causati da errori di dipendenti, fornitori di servizi o partner commerciali. L’interconnessione tra le entità di mercato aumenta il rischio che un grave incidente informatico possa colpire contemporaneamente più entità, causando danni sistemici ai mercati dei titoli statunitensi.
La SEC propone che tutte le entità di mercato implementino politiche e procedure ragionevolmente progettate per affrontare i rischi informatici e ne valutino annualmente l’efficacia, tenendo conto delle variazioni nel tempo. Il provvedimento migliorerebbe anche la capacità della Commissione di ottenere informazioni su gravi incidenti informatici che colpiscono queste entità. Inoltre, i nuovi requisiti di divulgazione pubblica per le entità interessate aumenterebbero la trasparenza sui rischi informatici che possono causare impatti negativi sui mercati dei titoli statunitensi.
La proposta sarà pubblicata nel Federal Register e il periodo di commento pubblico rimarrà aperto per 60 giorni dalla data di pubblicazione. Gli ufficiali della SEC sostengono che la proposta, se adottata, stabilirebbe standard per le pratiche informatiche delle entità di mercato, offrendo protezioni adeguate all’era digitale e promuovendo la protezione degli investitori e l’ordine nei mercati.
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