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Le istituzioni sono ancora “in attesa” di Ethereum

Tempo di lettura: < 1 minuto. I grandi investitori sembrano preferire il bitcoin, ma l’interesse per l’ether sta crescendo.

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La fusione è finalmente avvenuta e, mentre il bitcoin rimane la criptovaluta preferita dalle istituzioni (e da uno Stato nazionale, El Salvador), il nuovo meccanismo di consenso di Ethereum – e la scalabilità che si suppone ne derivi – potrebbe attirare un certo interesse dal suo fratello maggiore, mentre il freddo pungente dell’inverno delle criptovalute continua.

Tuttavia, le istituzioni potrebbero esitare a buttarsi a capofitto sull’etere. Uno dei motivi è l’incertezza normativa. Il presidente della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, Gary Gensler, ha dichiarato che le criptovalute proof-of-stake potrebbero essere considerate alla stregua di titoli, anche se il regolatore ha precisato di non parlare di monete specifiche. Ciononostante, i suoi commenti hanno contribuito a far sì che il prezzo dell’ether subisse una flessione giovedì.

Nel frattempo, sembra che se ci sono stati flussi da bitcoin a ether, gran parte di essi si sono arrestati con l’inizio della fusione.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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