DeFi
L’occidente mette una stretta alle criptovalute con cui finanzia la resistenza Ucraina

Siamo arrivati al paradosso sulle criptovalute. In questi giorni, dove l’invasione russa ha creato un contenzioso bellico tra il paese di Putin ed il mondo occidentale con delle sanzioni economiche durissime ai danni dei cittadini all’ombra del Cremlino, le criptovalute registrano un forte calo sul mercato.
Il Bitcoin resiste, ma il mercato delle altcoin è ancora collegato alla valuta primordiale e non riesce ad essere indipendente da quello che potremmo definire “l’oro della finanza decentralizzata”. Eppure la stretta sulla Russia poteva rappresentare l’inizio di una nuova era dove gas e petrolio potevano essere acquistati direttamente dai governi tramite transazioni decentralizzate dai sistemi bancari, che hanno escluso di fatto Putin e la sua nazione dal circuito economico internazionale.
Una cripto o semplicemente una valuta digitale che imponesse agli stati assetati di risorse energetiche di immettere nel mercato un nuovo strumento economico, con un valore potenziale di almeno 365 miliardi di dollari l’anno, sarebbe stato il vero banco di prova per l’attuazione della mentalità DeFi nell’economia stantia rappresentata dal mercato.
Questo non è avvenuto per diversi motivi, ma una cosa è certa: l’economia reale è corsa ai ripari per frenare una emorragia di fondi dal circuito, prevedendo delle strette sui portafogli di criptovalute e sugli exchange, obbligati a fornire le informazioni dei detentori di capitali, perchè danno la linfa finanziaria ad un settore sempre più in mano agli speculatori non più ignoti, ma con un volto riconducibile ai miliardari della Silicon Valley ed a qualche banca d’affari nota in tutto il mondo.
La rivoluzione della finanza decentralizzata non partirà nemmeno dall’abusiva Russia a quanto pare come risposta sanzioni pesantissime. D’altronde, un altro esperimento di questo genere è stato fatto qualche mese prima in Canada, dove il premier Trudeau ha provato a mettere una stretta ai finanziatori “cripto” del movimento di protesta Freedom Convoy colpendo gli exchange ed i possessori di portafogli.
Come al solito, fatta la legge trovato l’inganno. L’Ucraina è in questo momento l’epicentro di una rivoluzione sociale contro l’oppressore russo e sono stati tantissimi gli aiuti digitali messi in piedi dall’occidente.
Tra questi figurano addirittura 50 milioni di donazioni avvenute tramite il sistema delle criptovalute e su questo nessuno ha da ridire, anzi, si vuole rilanciare l’intera operazione su scala “legit” con l’istituzione di una cripto ad hoc, che finanzi la rivoluzione di Zelensky con l’acquisto di armi e l’invio di supporti umanitari.
Bene la finalità ma, aldilà del conflitto, sono tante, troppe e non rintracciabili le operazioni quotidiane riconducibili a traffici illeciti, nascoste dietro acquisti insensati di NFT o di versamenti “monstre” inspiegabili, che alimentano la criminalità organizzata o speculatori senza scrupoli definiti nel settore come “balene“.
DeFi
ChatGpt lancia Plus: versione a pagamento. Vale la pena spendere 20 dollari?
Tempo di lettura: < 1 minuto. Svelati pochi dettagli e sembra poco per scaldarsi

L’applicativo di intelligenza artificiale ChatGpt lancia una versione a pagamento da 20 dollari al mese di cui si sa ancora poco. Dopo l’esplosione di utenti simultanei che ne hanno provocato più volte un crollo dei sistemi, il CEO di OpenAI ha annunciato l’ingresso nel mercato della versione a pagamento ed ha annunciato un sondaggio a cui ha partecipato anche la redazione di Matrice Digitale.
Nel sondaggio era chiesto quale fosse il prezzo minimo, massimo e massimo sopportabile ed il valore indicato è stato di 20 dollari massimo. L’applicativo sarà in vendita a 20 dollari come annunciato e per il momento ci sono poche indiscrezioni sulle caratteristiche che avrà in più alla versione a pagamento.
Sicuramente, a detta di molti, chi paga avrà una corsia preferenziale e non sarà buttato fuori nei momenti di picco. Pare che la versione sia anche più estesa in termini di “competenze” anche se verrà implementata ulteriormente in corso d’opera tramite dei feedback degli utenti che potranno richiedere servizi in base alle loro esigenze.
Sarà più veloce ottenere risposte, ma non c’è nessun riferimento al limite di caratteri imposto da OpenAI nella versione free e nemmeno all’utilizzo di fonti instantanee prese dalla Rete. In poche parole, ChatGpt molto probabilmente impiegherà meno tempo a dare risposte, soluzioni, ma senza Internet sarà limitato e non esprimerà il suo potere massimale.
DeFi
Criptovalute: stretta del governo inglese dopo scandalo FTX

Il ministero delle Finanze britannico ha in programma una regolamentazione “robusta” per gli asset cripto, dopo il crollo della borsa cripto FTX dello scorso anno, che ha lasciato milioni di persone a subire perdite per miliardi di dollari. Attualmente la criptovaluta non è regolamentata a livello globale e le imprese devono solo effettuare controlli per prevenire il riciclaggio di denaro. Tuttavia, la Financial Conduct Authority (FCA) britannica ha dichiarato che oltre l’80% dei richiedenti la licenza non è stato in grado di dimostrare di essere in grado di farlo in modo adeguato, dato che il “denaro oscuro” scorre attraverso il settore. La bozza di regole, che sarà pubblicata mercoledì, garantirà standard solidi, trasparenti ed equi, coerenti con l’approccio alla finanza tradizionale, ha dichiarato martedì il Ministro dei Servizi Finanziari Andrew Griffith in un comunicato.
“Rimaniamo fermi nel nostro impegno a far crescere l’economia e a consentire il cambiamento tecnologico e l’innovazione – e questo include la tecnologia dei criptoasset”, ha detto Griffith. Le nuove regole arrivano dopo che l’aumento dei tassi di interesse ha portato a una serie di fallimenti nel settore nel 2022, cancellando 1.400 miliardi di dollari dal valore del mercato delle criptovalute. Il prezzo del bitcoin, il più scambiato, è crollato del 60%. Il crollo del mercato ha scosso la fiducia nelle criptovalute, anche se rimane l’interesse per la tecnologia sottostante, più comunemente nota come blockchain, per altri usi come i pagamenti.
Rishi Sunak, l’amico delle criptovalute, è primo ministro del Regno Unito dopo l’uscita di Truss
Ci sarà una consultazione pubblica di tre mesi sui nuovi piani, seguita da proposte di regole dettagliate da parte della FCA. Il ministero ha dichiarato che il suo approccio mitigherà i rischi più significativi del settore. “Queste proposte attribuiranno alle sedi di negoziazione di criptovalute la responsabilità di definire i requisiti di contenuto dettagliati per i documenti di ammissione e di divulgazione, garantendo che le borse di criptovalute abbiano standard equi e solidi”, ha dichiarato il ministero.
DeFi
Il prezzo di SOL sale di oltre il 200% rispetto al mese precedente
Tempo di lettura: 2 minuti. Solana supererà Ethereum nel 2023?
E’ la rete blockchain che ha un enorme potenziale per competere con Ethereum, il leader degli smart-contract

Nel 2021 Solana, una piattaforma blockchain pubblica, ha sconvolto il mondo delle criptovalute con un’impennata del 3.700%, prima di subire una correzione del mercato.
E’ possibile che SOL superi Ethereum e diventi la piattaforma NFT numero uno nel 2023?
Solana è la sede di molte piattaforme DeFi, Dapps e mercati NFT, grazie alla sua blockchain veloce e a basso costo. Solana funziona su un consenso “Proof-of-History” che offre maggiore sicurezza e flessibilità agli sviluppatori per effettuare transazioni più veloci. D’altra parte, molte blockchain programmabili come Ethereum dipendono da programmi esterni per effettuare le transazioni. Secondo Anatoly Yakovenko, cofondatore di Solana Labs, “ogni produttore di blocchi deve lavorare attraverso la VDF, questa prova della storia, per arrivare allo slot assegnatogli e produrre un blocco, il che conferisce al libro mastro questa interessante proprietà che consente di dedurre quando gli eventi si sono verificati quando lo si esamina”.
Solana è attualmente scambiata a 23,82 dollari dopo un guadagno di quasi il 243,32% nelle precedenti quattro settimane. Sebbene SOL abbia lottato in mezzo a più ampie flessioni del mercato, questa impennata del prezzo di Solana darà slancio durante il prossimo mercato rialzista e la renderà anche un punto di riferimento per i progetti di finanza decentralizzata (DeFi).
Le NFT di Solana potrebbero superare Ethereum?
Ci sono molti ostacoli sulla strada di Solana per diventare la piattaforma NFT numero uno. A partire dal fatto che la sua rete è vulnerabile alle violazioni della sicurezza fino all’emergere di nuovi rivali con offerte migliori. Tuttavia, c’è sempre un po’ di speranza mista a fortuna. Sebbene Ethereum sia ancora il re dei progetti DeFi, i continui crolli del mercato delle criptovalute e gli inverni delle criptovalute stanno intaccando la fiducia che le persone ripongono in questo leader dei contratti intelligenti. Pertanto, potremmo avere l’opportunità di vedere Ethereum detronizzato da Solana nel 2023 e oltre.
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