OpenAI lancia bug bounty per ChatGPT: premi fino a $20.000

da Livio Varriale
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OpenAI, l’azienda dietro il chatbot ChatGPT, ha lanciato un programma di bug bounty per garantire che i suoi sistemi siano “sicuri e affidabili”. In collaborazione con la piattaforma di sicurezza crowdsourced Bugcrowd, i ricercatori indipendenti potranno segnalare vulnerabilità in cambio di ricompense dai $200 per scoperte di bassa gravità fino a $20.000 per scoperte eccezionali.

Ambito e limitazioni del programma di bug bounty

Il programma di bug bounty non copre problemi di sicurezza del modello o di allucinazione, in cui il chatbot genera codice malevolo o altri output errati. Altre categorie proibite includono attacchi di denial-of-service, tentativi di forzatura brutale delle API OpenAI e dimostrazioni che mirano a distruggere dati o ottenere accesso non autorizzato a informazioni sensibili. Tuttavia, sono inclusi nel programma difetti nelle API OpenAI, ChatGPT (compresi i plugin), integrazioni di terze parti, esposizione pubblica delle chiavi API OpenAI e qualsiasi dominio gestito dall’azienda.

La risposta dell’Autorità italiana per la protezione dei dati

L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali in Italia, che aveva temporaneamente vietato l’uso di ChatGPT, ha proposto una serie di misure che OpenAI dovrà implementare entro la fine del mese per far revocare la sospensione. Tra queste misure vi è la redazione e la pubblicazione di un’informativa sulla privacy che descriva le modalità e la logica del trattamento dei dati necessari per il funzionamento di ChatGPT, oltre ai diritti degli interessati.

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