DeFi
Tetto del contante a diecimila euro e meno valuta digitale. Meloni contro le criptovalute?
Tempo di lettura: 2 minuti. Più contante e meno valuta digitale, la Premier italiana allarma gli investitori nella DEFI

Giorgia Meloni ha puntato il dito contro la valuta digitale. Lo ha fatto non solo perché l’aumento del contante rema nella direzione contraria ad una digitalizzazione spinta della moneta, ma perché il soldo di carta è un concetto di libertà che rende le persone detentrici materiali dei propri risparmi e guadagni. La Meloni ha fatto questa dichiarazione divisiva, a margine dell’annuncio che eleverà, su proposta della Lega, il tetto al contante perché non è influente nella lotta all’evasione fiscale ed ha citato Padoan che fece questa dichiarazione quando era ministro di Renzi, ma poi la ritrattò seppur esista una ricerca della Banca d’Italia nella quale si sostiene che ridurre il contante è un deterrente all’inflazione.
E’ probabile che ci troviamo dinanzi alla prima bugia di Governo nonostante l’Europa nel 2019, dopo Padoan e con Gualtieri al comando, chiese spiegazioni a molti paesi sul perché il limite del contante fosse così basso, mentre nel 2022 la Commissione ha espresso gradimento per limiti più simili a quelli italiani e non tedeschi. In sintesi, da un lato “ce lo chiede l’Europa”, dall’altro “l’Europa non ha responsabilità sul limite al contante nei paesi” ed in Italia viene utilizzata ai fini di ogni strumentalizzazione politica.
Entrando nel merito del discorso di Meloni al Senato, quando si parla di valuta digitale e dell’ecosistema economico finanziario virtuale è giusto chiarire un aspetto che avrà allarmato gli investitori nella DeFi, nota per i suoi servizi collegati al mondo delle criptovalute. Matteo Navacci di Privacy Network, organizzazione no profit padrina del Privacy Week, spiega la differenza tra valuta digitale e criptovalute facendo chiarezza sulle parole della prima Premier donna italiana. “La valuta digitale è quella che è riconosciuta dal corso legale dello Stato mentre le criptovalute potremmo definirle parte di asset digitali e quando Meloni fa riferimento alla valuta digitale penso facesse riferimento al progetto di Euro Digitale che dovrebbe sostituire del tutto il contante. Escludo che possa parlare di criptovalute visto che i nostri politici sono così ignoranti in materia da esserne concettualmente lontani. Per questo motivo ritengo che il riferimento fosse al sistema economico finanziario europeo di cui il Bitcoin è in contrasto viste le sue applicazioni proprio a tutela della libertà di possesso dei propri risparmi così come è stato rappresentato il contante da Meloni”.
Non a caso in questi giorni nel Regno Unito il conservatore indiano Rishi Sunak è diventato primo ministro ed ha aperto la strada al mondo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, tanto da aver tranquillizzato il mondo di Bitcoins e affini terrorizzato dal suo predecessore che invece voleva metterne una stretta.
DeFi
Musk “il fallito” raggiunge il pareggio di bilancio con Twitter

Elon Musk, CEO di Twitter, ha dichiarato che la società sta andando verso il pareggio di bilancio, dopo aver “salvato” la piattaforma dalla bancarotta. Musk non ha fornito prove specifiche della improvvisa inversione di tendenza. Musk ha acquisito Twitter per 44 miliardi di dollari alla fine di ottobre 2022 e ha effettuato licenziamenti massicci, lasciando senza lavoro centinaia di dipendenti. Ha dichiarato perdite per la società di 4 milioni di dollari al giorno. Ha concentrato i suoi sforzi su iniziative come Twitter Blue, un servizio a pagamento, ma non è chiaro se siano stati in grado di controbilanciare il debito di 18,5 miliardi di dollari di Twitter a novembre o il calo delle entrate pubblicitarie. Nel 4° trimestre del 2022, Twitter ha perso 270 milioni di dollari e le vendite di annunci pubblicitari sono diminuite del 40% rispetto all’anno precedente, ma è l’eredità della vecchia amministrazione che aveva creato una savana di contenuti illeciti mischiati ai brand dei grandi marchi.
DeFi
ChatGpt lancia Plus: versione a pagamento. Vale la pena spendere 20 dollari?
Tempo di lettura: < 1 minuto. Svelati pochi dettagli e sembra poco per scaldarsi

L’applicativo di intelligenza artificiale ChatGpt lancia una versione a pagamento da 20 dollari al mese di cui si sa ancora poco. Dopo l’esplosione di utenti simultanei che ne hanno provocato più volte un crollo dei sistemi, il CEO di OpenAI ha annunciato l’ingresso nel mercato della versione a pagamento ed ha annunciato un sondaggio a cui ha partecipato anche la redazione di Matrice Digitale.
Nel sondaggio era chiesto quale fosse il prezzo minimo, massimo e massimo sopportabile ed il valore indicato è stato di 20 dollari massimo. L’applicativo sarà in vendita a 20 dollari come annunciato e per il momento ci sono poche indiscrezioni sulle caratteristiche che avrà in più alla versione a pagamento.
Sicuramente, a detta di molti, chi paga avrà una corsia preferenziale e non sarà buttato fuori nei momenti di picco. Pare che la versione sia anche più estesa in termini di “competenze” anche se verrà implementata ulteriormente in corso d’opera tramite dei feedback degli utenti che potranno richiedere servizi in base alle loro esigenze.
Sarà più veloce ottenere risposte, ma non c’è nessun riferimento al limite di caratteri imposto da OpenAI nella versione free e nemmeno all’utilizzo di fonti instantanee prese dalla Rete. In poche parole, ChatGpt molto probabilmente impiegherà meno tempo a dare risposte, soluzioni, ma senza Internet sarà limitato e non esprimerà il suo potere massimale.
DeFi
Criptovalute: stretta del governo inglese dopo scandalo FTX

Il ministero delle Finanze britannico ha in programma una regolamentazione “robusta” per gli asset cripto, dopo il crollo della borsa cripto FTX dello scorso anno, che ha lasciato milioni di persone a subire perdite per miliardi di dollari. Attualmente la criptovaluta non è regolamentata a livello globale e le imprese devono solo effettuare controlli per prevenire il riciclaggio di denaro. Tuttavia, la Financial Conduct Authority (FCA) britannica ha dichiarato che oltre l’80% dei richiedenti la licenza non è stato in grado di dimostrare di essere in grado di farlo in modo adeguato, dato che il “denaro oscuro” scorre attraverso il settore. La bozza di regole, che sarà pubblicata mercoledì, garantirà standard solidi, trasparenti ed equi, coerenti con l’approccio alla finanza tradizionale, ha dichiarato martedì il Ministro dei Servizi Finanziari Andrew Griffith in un comunicato.
“Rimaniamo fermi nel nostro impegno a far crescere l’economia e a consentire il cambiamento tecnologico e l’innovazione – e questo include la tecnologia dei criptoasset”, ha detto Griffith. Le nuove regole arrivano dopo che l’aumento dei tassi di interesse ha portato a una serie di fallimenti nel settore nel 2022, cancellando 1.400 miliardi di dollari dal valore del mercato delle criptovalute. Il prezzo del bitcoin, il più scambiato, è crollato del 60%. Il crollo del mercato ha scosso la fiducia nelle criptovalute, anche se rimane l’interesse per la tecnologia sottostante, più comunemente nota come blockchain, per altri usi come i pagamenti.
Rishi Sunak, l’amico delle criptovalute, è primo ministro del Regno Unito dopo l’uscita di Truss
Ci sarà una consultazione pubblica di tre mesi sui nuovi piani, seguita da proposte di regole dettagliate da parte della FCA. Il ministero ha dichiarato che il suo approccio mitigherà i rischi più significativi del settore. “Queste proposte attribuiranno alle sedi di negoziazione di criptovalute la responsabilità di definire i requisiti di contenuto dettagliati per i documenti di ammissione e di divulgazione, garantendo che le borse di criptovalute abbiano standard equi e solidi”, ha dichiarato il ministero.
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