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Thailandia impone restrizioni sui servizi di custodia e prestito di criptovalute

Tempo di lettura: 2 minuti. La Securities and Exchange Commission della Thailandia introduce nuove direttive per rafforzare la protezione degli investitori nel settore delle criptovalute, vietando l’uso dei fondi dei clienti per investimenti e prestiti.

Tempo di lettura: 2 minuti.

La Securities and Exchange Commission (SEC) della Thailandia ha annunciato una serie di nuove direttive per le aziende che offrono servizi di asset digitali nel paese. Queste nuove regole, che entreranno in vigore il 30 agosto, mirano a rafforzare la protezione degli investitori vietando l’uso dei fondi dei clienti per attività di investimento e prestito e imponendo la divulgazione dei rischi delle criptovalute sui loro siti web.

Limitazioni sui servizi di prestito di criptovalute

Le nuove regolamentazioni vietano ai fornitori di servizi di utilizzare i fondi dei clienti per attività di prestito o investimento. In particolare, le regole proibiscono ai gestori di asset digitali di offrire o supportare servizi di custodia di asset digitali con rendimenti per i depositanti e prestiti. Questo mette un freno ai servizi di prestito di criptovalute, impedendo alle piattaforme di offrire qualsiasi tipo di rendimento sui criptoasset depositati dai clienti.

Divulgazione dei rischi e protezione degli investitori

La SEC richiede che i fornitori di servizi di asset digitali includano avvertenze sui rischi degli investimenti in criptovalute sui loro siti web. L’avvertenza deve essere visibile e recitare: “Le criptovalute comportano un alto rischio. Si prega di studiare e comprendere approfonditamente i rischi delle criptovalute, poiché si potrebbe perdere l’intero importo dell’investimento”. Questo fa parte degli sforzi della SEC per aumentare le salvaguardie degli investitori contro i pericoli associati ai servizi di prestito.

Precedenti misure di regolamentazione

Questo non è il primo passo che la Thailandia ha intrapreso per regolamentare l’uso di asset digitali. In precedenza, la Banca di Thailandia e la SEC hanno vietato l’uso di pagamenti in criptovalute per beni e servizi al fine di mantenere la stabilità del sistema finanziario e dell’economia in generale. Sebbene il trading e il possesso di asset siano ancora consentiti, la SEC e la banca centrale hanno espresso preoccupazione per l’assenza di un ente regolatore e di standard di sicurezza per la maggior parte degli asset digitali.

Implicazioni per il mercato delle criptovalute

Queste nuove regole potrebbero avere un impatto significativo sul mercato delle criptovalute in Thailandia. Mentre le misure sono state introdotte per proteggere gli investitori, potrebbero anche limitare le opzioni disponibili per coloro che cercano di guadagnare rendimenti sui loro investimenti in criptovalute. Sarà importante monitorare come queste regolamentazioni influenzeranno il comportamento degli investitori e il mercato delle criptovalute nel paese a lungo termine.

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