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Tornado Cash continua a riciclare soldi sporchi. Puliti 500.000 dollari di DAI

Tempo di lettura: < 1 minuto. I soldi provenivano da una violazione risalente all’agosto 2021

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Le società di sicurezza Peckshield e CertiK confermano che 500.000 dollari di stablecoin DAI sono stati riciclati attraverso Tornado Cash il 9 settembre 2022. Il rapporto mostra che i fondi provenivano dalla piattaforma DAO Maker, violata nell’agosto 2021.

DAO Maker è una piattaforma di raccolta fondi basata sulla rete Ethereum. Al 10 settembre 2022 la piattaforma DAO Maker contava più di 175.000 utenti registrati. Tornado Cash è una piattaforma open-source e non custodiale che consente transazioni private offuscando i dettagli delle transazioni.

Tornado Cash utilizza contratti intelligenti multipli e sistemi di Zero Knowledge Proof per interrompere i collegamenti tra le transazioni. Pertanto, garantisce la privacy delle transazioni. Questa funzionalità di privacy ha reso la piattaforma decentralizzata il punto di riferimento per la maggior parte degli atti fraudolenti. I fondi rubati vengono trasferiti in Tornado Cash e ridistribuiti senza collegamenti tracciabili.

Gli Stati Uniti sanzionano Tornado Cash

Tornado Cash è stato utilizzato per diverse attività simili alla situazione descritta. Il 19 agosto 2022, 3,3 milioni di dollari sono stati trasferiti in Tornado Cash dall’hacker di Grim Finance.

Un altro caso si è verificato nel settembre 2022, quando 2,1 milioni di dollari di MonoX Finance sono stati trasferiti in Tornado Cash. Peckshield, una società di sicurezza blockchain, ha tracciato queste transazioni.

Nell’agosto 2022, il Tesoro degli Stati Uniti ha sanzionato Tornado Cash per aver permesso il riciclaggio di oltre 7 miliardi di dollari in beni virtuali. Questo è stato collegato a terroristi informatici come il Lazarus Group.

Nonostante le sanzioni, i dati mostrano che la piattaforma è ancora una destinazione per gli utenti di criptovalute.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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