Economia
Trump: via direttore CISA e accuse di monopolio contro Microsoft
La partenza di Jen Easterly solleva dubbi sul futuro della CISA, mentre Microsoft è accusata di pratiche monopolistiche sui sistemi governativi.
Negli Stati Uniti si registrano importanti sviluppi nel settore della sicurezza informatica e delle tecnologie governative con Jen Easterly, direttore della CISA, che lascerà il suo incarico prima dell’inizio del secondo mandato di Trump, sollevando dubbi sul futuro dell’agenzia. Dall’altro, Microsoft è accusata di pratiche monopolistiche sui sistemi governativi attraverso offerte strategiche di servizi gratuiti.
Il futuro incerto della CISA con la partenza di Jen Easterly
Jen Easterly, direttore della Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA), ha annunciato la sua intenzione di lasciare il ruolo prima che Trump assuma la presidenza il 20 gennaio 2025. La CISA, responsabile della protezione delle infrastrutture critiche e della sicurezza informatica negli Stati Uniti, ha giocato un ruolo centrale contro le minacce cyber di criminali e attori statali.
Easterly, con una carriera di alto profilo nel settore della sicurezza, ha lavorato come direttrice per il controterrorismo nel Consiglio di Sicurezza Nazionale e come Global Head of Cybersecurity per Morgan Stanley. La sua partenza solleva preoccupazioni sulla continuità delle iniziative della CISA, in particolare considerando le critiche di Trump verso l’agenzia durante il suo primo mandato.
Il futuro della CISA potrebbe essere segnato da cambiamenti significativi. Il senatore Rand Paul, critico della CISA, guiderà il comitato che supervisiona l’agenzia, con potenziali implicazioni per i finanziamenti e le strategie. Sebbene Trump abbia promesso di aumentare la spesa militare, altre agenzie, inclusa la CISA, potrebbero subire tagli di bilancio, mettendo a rischio la capacità dell’agenzia di affrontare l’aumento degli attacchi informatici contro le organizzazioni governative.
Microsoft accusata di creare un monopolio sui sistemi governativi
Microsoft è sotto accusa per presunte pratiche monopolistiche sui sistemi governativi statunitensi. Un rapporto ha rivelato che l’azienda ha offerto servizi di sicurezza informatica gratuiti al governo federale nel 2021, durante un summit guidato dal Presidente Biden. Questa iniziativa, nota internamente come “White House Offer,” ha fornito l’accesso al costoso pacchetto Microsoft 365 Government G5, che include strumenti avanzati di sicurezza e collaborazione.
I consulenti Microsoft avrebbero facilitato l’implementazione delle tecnologie dell’azienda, creando una dipendenza dai suoi servizi e ostacolando la possibilità del governo di adottare soluzioni alternative. Oltre a rafforzare la sicurezza informatica, l’offerta ha aumentato l’adozione della piattaforma cloud Azure, migliorando la competitività di Microsoft contro Amazon Web Services, leader del mercato cloud.
Le accuse hanno suscitato dibattiti sull’equilibrio tra il supporto alle istituzioni pubbliche e le pratiche di mercato. Microsoft ha dichiarato che l’iniziativa mirava esclusivamente a migliorare la sicurezza informatica federale di fronte a minacce avanzate, mentre un portavoce della Casa Bianca ha precisato che l’offerta era una decisione volontaria dell’azienda.
Gli sviluppi riguardanti la CISA e Microsoft evidenziano sfide significative per la sicurezza informatica e la gestione delle tecnologie governative negli Stati Uniti. La partenza di Jen Easterly potrebbe influire negativamente sulla capacità della CISA di affrontare le crescenti minacce informatiche, mentre le accuse contro Microsoft sollevano domande sulla trasparenza e l’imparzialità nell’adozione di tecnologie critiche per il governo.