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Tucker Carlson lancia la sua startup “Last Country”

Tempo di lettura: 2 minuti. Dopo il suo licenziamento da Fox News, Tucker Carlson lancia “Last Country”, una nuova startup mediatica che punta a offrire contenuti dietro un paywall a pagamento.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Dopo essere stato licenziato da Fox News ad aprile, Tucker Carlson, noto per i suoi programmi che spesso promuovono ideali razzisti e teorie del complotto, non è rimasto a lungo fuori dall’aria. Ha inizialmente utilizzato X (precedentemente noto come Twitter) come piattaforma per distribuire i suoi video, fino a quando Fox non gli ha inviato una richiesta di cessazione e desistenza. Ora, Carlson ha intenzione di espandere quel contenuto con la sua nuova startup mediatica, “Last Country”.

Dettagli sulla nuova startup “Last Country”

“Last Country” prevede di rilasciare video più lunghi dietro un paywall a pagamento, come riportato dal The Wall Street Journal. La società ha raccolto 15 milioni di dollari attraverso una nota SAFE da 1789 Capital, il fondo di venture di Omeed Malik. Malik afferma che il suo fondo si concentra su investimenti in aziende che operano in un’economia parallela emergente, rivolta a coloro che sostengono la libertà di parola e si oppongono agli ideali “woke”.

Esperienze precedenti di Carlson nel mondo dei media

Questa non è la prima avventura di Carlson nel mondo dei media. Ha co-fondato il Daily Caller, un’organizzazione di informazione di destra, nel 2010, prima di vendere la sua quota e ritirarsi nel 2020. Tuttavia, il Daily Caller è stato fondato durante il periodo d’oro dei media digitali finanziati da venture capital alla fine degli anni 2000 e all’inizio degli anni 2010. Molti dei marchi di punta di quel periodo non hanno dato i risultati sperati per gli investitori, e il panorama attuale appare mediocre al meglio. Vice, ad esempio, ha raccolto svariati round di finanziamenti durante gli anni 2010, per un totale di 1,6 miliardi di dollari, raggiungendo una valutazione di 5,7 miliardi di dollari nel 2017. Tuttavia, questa valutazione non è durata a lungo: la startup mediatica alternativa ha faticato per anni prima di dichiarare bancarotta quest’anno. Anche BuzzFeed non ha avuto molta fortuna, essendo stata valutata una volta 1,7 miliardi di dollari dagli investitori e ora quotata in borsa con una capitalizzazione di mercato di soli 47 milioni di dollari.

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