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Economia

UE: conto alla rovescia per la legge criptovalute. MiCA sulla Gazzetta ufficiale

Tempo di lettura: < 1 minuto. La pubblicazione della legge sulla criptovaluta dell’Unione Europea, MiCA, nel suo giornale ufficiale segna l’inizio del processo ufficiale di attuazione delle normative su licenze, stablecoin e antiriciclaggio entro la fine del 2024

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La legislazione dell’Unione Europea sui Mercati in Cripto Asset (MiCA) è stata pubblicata il 9 giugno nel Giornale Ufficiale dell’Unione Europea (OJEU). Questa mossa innesca il conto alla rovescia per l’entrata in vigore della legge dal 30 dicembre 2024. Il disegno di legge è stato firmato il 31 maggio, dopo essere stato introdotto per la prima volta nel 2020, con l’obiettivo di creare un quadro normativo coerente per gli asset criptovalutari tra gli Stati membri dell’Unione Europea.

Dettagli della legislazione MiCA

Componenti chiave della legislazione MiCA includono requisiti di registrazione e autorizzazione per gli emittenti di criptovalute, gli scambi e i fornitori di portafogli. Secondo le regole, gli emittenti di stablecoin devono soddisfare determinati requisiti di sicurezza e mitigazione dei rischi, mentre i servizi di custodia delle criptovalute devono garantire misure di sicurezza sufficienti per affrontare potenziali fallimenti operativi e di sicurezza informatica. La legislazione fornisce anche un quadro per prevenire abusi di mercato, insider trading e comportamenti manipolatori nello spazio delle criptovalute.

Implicazioni per il mercato delle criptovalute

La legislazione è stata accolta con favore dai fornitori di servizi di criptovalute e dai sostenitori, per aver creato un ambiente di mercato unico in tutta Europa in termini di requisiti normativi e procedure operative. Nel frattempo, i mercati e gli operatori di criptovalute negli Stati Uniti sono sotto pressione dopo che la Securities and Exchange Commission ha avviato azioni regolamentari contro gli scambi Binance e Coinbase. Entrambi gli scambi sono oggetto di cause legali per molteplici motivi, tra cui il mancato registro come broker autorizzati e l’offerta di titoli non registrati.

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