Economia
UE spinge Apple a condividere iOS mentre la Cina stringe la morsa sugli app store
Tempo di lettura: < 1 minuto. Mentre l’UE spinge Apple ad aprire il suo ecosistema, la Cina rafforza il controllo sugli app store, mettendo Apple in una posizione difficile tra conformità e protezione degli utenti.

La Commissione Europea ha introdotto il Digital Markets Act (DMA) per garantire una maggiore concorrenza, impedendo alle grandi aziende di abusare del loro potere di mercato. Apple è uno dei bersagli, e il Commissario al Mercato Interno Thierry Breton ha detto a Tim Cook che deve aprire l’ecosistema ai concorrenti. Nonostante le preoccupazioni di Cook sulla sicurezza e la privacy, Breton sostiene che il DMA promuove l’innovazione senza mettere a rischio entrambi.
La situazione in Cina
Dall’altra parte del mondo, in Cina, diversi app store Android hanno agito per conformarsi all’ultima stretta sullo sviluppo di app, rispettando la scadenza di fine agosto. Tuttavia, l’App Store cinese di Apple sembra non aver ancora adottato alcuna misura per conformarsi alla nuova legge. La legge richiede che tutti gli sviluppatori “forniscano dettagli aziendali” al governo cinese, che equivale a richiedere il permesso di rendere disponibile un’app attraverso l’App Store. Nonostante gli store di app basati su Android siano conformi, non c’è segno che Apple sia ancora in regola.
Implicazioni e aspettative future
Le mosse dell’UE e della Cina mettono Apple in una posizione difficile, cercando di bilanciare le richieste di apertura e conformità con la protezione della sicurezza e della privacy dei suoi utenti. Mentre l’UE spinge per una maggiore apertura e innovazione, la Cina sta stringendo la morsa sulla distribuzione di app, potenzialmente limitando ulteriormente l’accesso al mercato cinese per Apple.
Economia
ByteDance dismette settore Gaming: licenziamenti in Nuverse

ByteDance, la società madre di TikTok, sta affrontando un periodo di grandi cambiamenti nel suo settore gaming. Dopo due anni di ambiziosi investimenti nel mondo dei videogiochi, la divisione gaming dell’azienda, Nuverse, sta subendo un significativo ridimensionamento, che ha portato a licenziamenti di massa.
La svolta di ByteDance nel Gaming
ByteDance aveva posto grandi speranze nel settore dei videogiochi, considerandolo uno dei suoi sei core business principali. Tuttavia, nonostante gli ingenti investimenti e acquisizioni, come l’acquisto da 4 miliardi di dollari dello studio di Shanghai Moonton, il settore gaming non ha raggiunto le performance attese. Questo ha portato a una revisione strategica e al conseguente ridimensionamento.
Impatto dei licenziamenti ed incertezza tra i dipendenti
La divisione Nuverse, che aveva raggiunto circa 3.000 dipendenti nel 2021, sta ora affrontando un periodo di incertezza, con molti dipendenti in attesa di conoscere il proprio destino. Non è ancora chiaro quanti saranno effettivamente colpiti dai licenziamenti, ma la situazione ha generato preoccupazione tra i lavoratori.
Strategia e sfide
Il ridimensionamento nel settore gaming di ByteDance solleva dubbi sull’applicabilità universale della sua strategia data-driven, che ha portato al successo globale di TikTok. A differenza dei brevi video virali, il successo nel mondo dei videogiochi richiede un processo creativo più lungo e paziente, e risulta meno prevedibile.
Contesto più ampio nel settore tecnologico cinese
Questi licenziamenti si inseriscono in un contesto più ampio di sfide per l’industria tecnologica cinese, che sta affrontando una stretta regolamentare e sfide macroeconomiche. Il settore dei videogiochi, in particolare, è stato colpito duramente da una pausa nelle approvazioni delle licenze e da una lenta ripresa.
Il ridimensionamento di ByteDance nel settore gaming e i licenziamenti in Nuverse riflettono le difficoltà dell’azienda nel replicare il successo di TikTok in altri ambiti. Questo evento segna un momento significativo per l’azienda e per il settore tecnologico cinese nel suo complesso.
Economia
Nvidia supera Intel, Samsung e TSMC nel mercato chip
Tempo di lettura: 2 minuti. Nvidia diventa il marchio di semiconduttori più redditizio nel Q3 2023, superando Intel, Samsung e TSMC, grazie alla forte domanda di chip AI.

Nvidia ha superato giganti come Intel, Samsung e TSMC, diventando il marchio di semiconduttori più redditizio al mondo nell’analisi del mercato dei chip sul terzo trimestre del 2023. Questo risultato straordinario è stato guidato principalmente dalla crescente domanda di chip AI per i data center.
Crescita impressionante di Nvidia
Partendo dal quarto posto nel primo trimestre del 2023, Nvidia è diventata la più grande azienda di semiconduttori nel terzo trimestre dello stesso anno. La società ha registrato un aumento del 206% su base annua, con un fatturato di $18.12 miliardi e un profitto di $10.42 miliardi.
Confronto con altri TSMC, Intel e Samsung
TSMC, il più grande produttore di chip su contratto al mondo, ha generato un fatturato di $17.28 miliardi e un profitto di $7.21 miliardi. Intel, invece, ha registrato un fatturato di $14.16 miliardi, ma ha subito perdite di $8 milioni. Samsung Semiconductor, il braccio di progettazione e produzione di chip di Samsung, ha avuto un fatturato di $12.52 miliardi nel terzo trimestre del 2023, ma le sue perdite sono aumentate a $2.86 miliardi.
Ruolo dei Chip AI e dei Data Center alla base della crescita di Nvidia
La maggior parte del profitto di Nvidia proviene dai chip AI per i data center, un settore in rapida espansione. Questi chip sono fondamentali per alimentare l’attuale boom dell’Intelligenza Artificiale Generativa, che sta rivoluzionando diversi settori.
Sfide e opportunità per Samsung
Samsung, pur essendo il più grande produttore di chip di memoria al mondo, sta affrontando tempi difficili a causa della caduta dei prezzi dei chip di memoria e della cautela dei clienti. Tuttavia, si prevede un aumento della domanda di chip di memoria nei prossimi trimestri. Samsung ha anche investito significativamente per migliorare la sua tecnologia di fabbricazione dei chip e si prevede che otterrà contratti per produrre alcuni chip per AMD e Qualcomm.
Il successo di Nvidia nel terzo trimestre del 2023 sottolinea l’importanza crescente dei chip AI e il ruolo cruciale che giocano nei data center modificando la composizione del mercato adagiata su monopoli consolidati. Mentre Nvidia si afferma come leader del settore, aziende come Samsung, Intel e TSMC continuano ad adattarsi e a investire per mantenere la loro posizione nel mercato in rapida evoluzione dei semiconduttori.
Economia
Foxconn, conferma truffa carbon neutral di Apple

Foxconn, il principale assemblatore dell’iPhone di Apple, ha ricevuto una valutazione di D-plus per i suoi sforzi di decarbonizzazione nel 2022, secondo un recente rapporto di Greenpeace attenta alle procedure delle aziende che dichiarano di essere carbon neutral. Questa valutazione, la seconda più bassa tra tutte le aziende di assemblaggio finale valutate, mette in luce le sfide che Apple potrebbe affrontare nel raggiungere il suo obiettivo di rendere l’intera catena di approvvigionamento carbon-neutral entro il 2030.
Cosa dice l’accordo di Parigi ed il vertice COP 28
L’Accordo di Parigi del 2015, firmato da 195 paesi, mira a limitare l’aumento della temperatura media globale a 1,5°C, con un massimo assoluto di 2°C. Il vertice COP 28, che si svolgerà dal 30 novembre al 12 dicembre, valuterà i progressi compiuti verso questi obiettivi.
La valutazione di Foxconn
Foxconn si trova dietro ad altri fornitori di Apple come Luxshare Precision, che ha ricevuto una valutazione di C-plus, la più alta tra le aziende di assemblaggio finale valutate. Foxconn supera solo Goertek, che ha ricevuto una valutazione di F.
Impegno di Apple per la neutralità carbonica
Apple ha raggiunto la neutralità carbonica per le proprie operazioni nel 2018, utilizzando il 100% di energia rinnovabile per tutte le sue strutture, dai negozi al quartier generale di Apple Park. Nel 2020, Apple si è impegnata a estendere questo obiettivo a tutta la sua catena di approvvigionamento entro il 2030.
Controversie e Critiche
Ci sono state controversie significative riguardo ad alcune affermazioni di Apple, come la dichiarazione che i suoi ultimi Apple Watch sono 100% carbon-neutral. L’Unione Europea ha proposto che sarà illegale affermare che un prodotto è carbon neutral se tale affermazione si basa su crediti di compensazione per bilanciare le emissioni effettive di gas serra prodotte.
Implicazioni per Apple e Foxconn
Questo rapporto di Greenpeace mette in evidenza le sfide che Apple e i suoi fornitori, come Foxconn, devono affrontare per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale. La valutazione di Foxconn come D-plus sottolinea la necessità di un impegno più forte e di azioni concrete per ridurre l’impatto ambientale nella produzione di dispositivi elettronici e soprattutto indica che Apple imbroglia gli utenti parlando di Carbon Neutral riguardo i suoi prodotti.
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