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Economia

UK, Apple tra le sette big tech accusate di pagare poche tasse

Tempo di lettura: 2 minuti. Apple è tra le sette aziende tecnologiche accusate da una charity britannica di eludere le tasse nel Regno Unito, ma le leggi fiscali obsolete potrebbero essere il vero problema.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Una charity britannica che indaga sull’elusione fiscale ha inserito Apple in una lista di sette giganti tecnologici accusati di pagare tasse insufficienti nel Regno Unito. Sebbene queste aziende siano state criticate per le loro tattiche di riduzione delle tasse, la vera colpa potrebbe risiedere nelle leggi fiscali obsolete.

Dettagli sull’elusione fiscale

La charity sostiene che, collettivamente, Apple, Microsoft, Meta, Amazon, Adobe, Cisco e Alphabet (proprietaria di Google) hanno pagato circa quattro volte meno tasse di quanto dovuto. Tuttavia, non incolpa direttamente le aziende. Ciò che queste grandi aziende tecnologiche sono accusate di fare è eludere le tasse, una pratica perfettamente legale, ma che ha causato molte polemiche nel Regno Unito e in altri paesi europei quando alcuni di questi meccanismi di elusione sono diventati di dominio pubblico.

Esempio di Apple

Apple, ad esempio, ha sostenuto che tutte le vendite degli Apple Store in 27 paesi europei fossero effettuate in Irlanda, dove ha sede la sua direzione europea, pagando poi un tasso di imposta molto basso in quel paese. Anche se Apple ha successivamente ridotto alcune delle sue tattiche di elusione fiscale più aggressive, TaxWatch afferma che la società e gli altri giganti tecnologici elencati pagano ancora solo circa un quarto delle tasse britanniche che sarebbero dovute senza meccanismi di elusione.

Ricerca di TaxWatch

Secondo una nuova ricerca di TaxWatch, queste aziende hanno realizzato quasi 15 miliardi di sterline di profitto dai clienti britannici nel 2021. Tuttavia, le norme fiscali internazionali permettono a queste aziende di trasferire la maggior parte di questi profitti in altri paesi. Di conseguenza, erano tenute a pagare tasse annuali nel Regno Unito per circa 753 milioni di sterline. Se i profitti non fossero stati trasferiti altrove, quella cifra avrebbe potuto quadruplicare.

La posizione di TaxWatch

TaxWatch sostiene che la vera colpa risiede nelle leggi fiscali obsolete. Claire Ralph, direttrice di TaxWatch, ha affermato che le norme fiscali internazionali sono state sviluppate quando il commercio era basato su beni tangibili, mentre ora abbiamo un’economia digitale basata sui servizi. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) sta cercando di concordare regole mondiali che siano coerenti tra i paesi e che tengano conto del modo in cui le multinazionali conducono oggi gli affari.

Sebbene TaxWatch non sia convinta che l’OCSE risolverà completamente il problema, ritiene che la trasparenza sia fondamentale. Quando i contribuenti possono vedere le tattiche utilizzate dalle grandi aziende, ci sarà pressione su di loro affinché agiscano in modo ragionevole.

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