Sommario
Il Regno Unito sta attraversando un periodo cruciale in termini di regolamentazione del settore tecnologico. Con l’introduzione dell’Online Safety Bill e del Digital Markets Bill, il paese mira a proteggere i suoi cittadini e a garantire una concorrenza leale. Tuttavia, queste mosse stanno suscitando reazioni contrastanti nel settore.
L’Online Safety Bill
Previsto per l’autunno, l’Online Safety Bill mira principalmente a proteggere i minori. Stabilisce regole rigorose per la moderazione dei contenuti sui social media e prevede pesanti sanzioni finanziarie e pene detentive per i dirigenti tecnologici se le aziende non rispettano le norme. La NSPCC, un’organizzazione benefica per l’infanzia, ha definito le app di messaggistica criptata come la “prima linea” dove vengono condivise immagini di abuso sui minori. Tuttavia, queste app sono anche viste come strumenti essenziali per attivisti, giornalisti e politici.
Il Digital Markets Bill
Questo disegno di legge, attualmente in discussione in Parlamento, propone che l’ente di vigilanza sulla concorrenza del Regno Unito selezioni grandi aziende come Amazon e Microsoft, fornendo loro regole da rispettare e stabilendo sanzioni in caso di mancato rispetto. Brad Smith, amministratore delegato, ha espresso preoccupazione, sottolineando come l’Unione Europea possa apparire un luogo più attraente per avviare un’attività rispetto al Regno Unito.
La posizione del Regno Unito nel panorama tecnologico globale
Nonostante le sfide legislative, il primo ministro Rishi Sunak si autodefinisce pro-tecnologia e sta cercando di attirare il settore dell’intelligenza artificiale, prevalentemente basato negli Stati Uniti, nel Regno Unito. Alcune aziende, tra cui Palantir, OpenAI e Anthropic, hanno accettato di aprire sedi a Londra. Tuttavia, c’è una crescente irritazione riguardo agli sforzi del Regno Unito e dell’UE di controllare le Big Tech, spesso percepiti come mosse motivate da gelosia piuttosto che da preoccupazioni etiche.
Riflessioni sulle nuove leggi
Molti esperti del settore ritengono che la legislazione in discussione in Parlamento non sia particolarmente informata dal punto di vista tecnico, mettendo a rischio alcuni dei servizi che i cittadini britannici apprezzano molto. Il Dipartimento per la Scienza, l’Innovazione e la Tecnologia ha sottolineato di aver collaborato strettamente con l’industria e gli esperti globali nella formulazione delle nuove leggi.