Worldcoin, il progetto di criptovaluta che promette di creare un sistema di identità digitale futuristico attraverso la scansione dell’iride, è stato lanciato il 24 luglio, suscitando dibattiti sulla privacy dei dati e sul futuro dell’IA. Il progetto è stato cofondato da Sam Altman, CEO di OpenAI, e ha raccolto $115 milioni di finanziamenti, con oltre 2 milioni di iscrizioni prima del lancio ufficiale.
Ecosistema Worldcoin e identità digitali
Worldcoin combina World ID e il token Worldcoin (WLD), due componenti essenziali dell’ecosistema. World ID è un’identità digitale incentrata sulla privacy che assiste le persone nell’autenticazione online, proteggendo la loro unicità e anonimato. Gli utenti possono ottenere un World ID attraverso la verifica biometrica utilizzando un “Orb”, ricevendo un ID unico e, dove consentito dalla legge, token WLD.
Privacy dei dati e sicurezza
Nonostante le controversie, Worldcoin afferma che tutti i dati biometrici saranno salvati su una blockchain decentralizzata, senza conservare alcun dato personale. Tuttavia, il progetto ha attirato critiche da parte di attivisti della privacy, esperti di cybersecurity e appassionati di cripto. Vitalik Buterin, cofondatore di Ethereum, ha sollevato preoccupazioni sul metodo utilizzato per creare World ID, mentre il MIT Technology Review ha accusato Worldcoin di pratiche di marketing ingannevoli e di raccogliere più dati personali di quanto dichiarato.
Lancio e risposta del mercato
Worldcoin è stato lanciato in 35 città in 20 paesi, con nuove iscrizioni a partire dal 24 luglio. Hong Kong ha registrato il numero più alto di iscrizioni, ma la risposta dopo il lancio è sembrata tiepida. Worldcoin non ha fornito numeri esatti, ma ha fatto riferimento a un tweet di Altman. Il progetto non sta lanciando WLD negli Stati Uniti e si è concentrato principalmente su paesi con meno diritti e regolamenti sulla privacy per i test.
Sfide normative e preoccupazioni
Il progetto potrebbe affrontare problemi normativi negli Stati Uniti, nell’Unione Europea e in paesi come l’India. L’UE ha alcune delle leggi sulla protezione dei dati più severe al mondo, e la natura stessa delle operazioni di Worldcoin potrebbe presentare sfide nel rispetto di queste leggi. Il corpo normativo dei dati del Regno Unito ha dichiarato di voler indagare su Worldcoin, mentre l’autorità per la privacy francese ha sollevato l’allarme sui metodi di raccolta dei dati utilizzati dal progetto.
Critiche e considerazioni etiche
Fraser Edwards, co-fondatore e CEO di cheqd, ha dichiarato che Worldcoin ha elementi di buona pratica, ma crea comunque un database centralizzato di questi template, e lo fa con poco o nessun consenso informato. Ha sottolineato che questo approccio potrebbe essere pericoloso, citando lo scandalo recente con i rifugiati Rohingya. Edwards ha sottolineato la necessità di tener conto delle conseguenze involontarie, e un database biometrico globale rappresenta la posta in gioco più alta in termini di conseguenze non intenzionali.