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La nota azienda di videoconferenza, Zoom, è stata al centro dell’attenzione questa settimana per un aggiornamento dei termini di servizio che suggeriva che le videochiamate dei clienti potessero essere utilizzate per addestrare modelli AI. Questi termini indicavano che i “dati generati dal servizio” e il “contenuto del cliente” potevano essere utilizzati “a scopo di sviluppo di prodotti e servizi”, come “apprendimento automatico o intelligenza artificiale”.
Chiarimenti da parte di Zoom
Smita Hashim, Chief Product Officer di Zoom, ha cercato di chiarire in un post sul blog che Zoom “non utilizza audio, video o contenuti di chat per addestrare i nostri modelli senza il consenso del cliente”. Ha inoltre sottolineato che i clienti di Zoom possiedono dati come registrazioni di riunioni e inviti e che i “dati generati dal servizio” si riferiscono a dati di telemetria e diagnostica e non al contenuto effettivo delle chiamate dei clienti.
Aggiornamenti ai termini di servizio
Forse percependo che un post sul blog scritto separatamente dai termini di servizio non fosse adeguato, Zoom ha oggi aggiornato sia i termini di servizio che il post di Hashim. Entrambi ora contengono la stessa dichiarazione in grassetto: “Zoom non utilizza alcun audio, video, chat, condivisione schermo, allegati o altri contenuti simili del cliente per addestrare modelli di intelligenza artificiale di Zoom o di terze parti”.
Feedback dei clienti e chiarezza
Secondo il post aggiornato di Hashim, questo non riflette un cambiamento di politica, ma è stato fatto “in base al feedback dei clienti” per rendere le politiche di Zoom “più facili da comprendere”. Il nuovo post chiarisce anche che “le imprese e i clienti in settori regolamentati come l’istruzione e la sanità” spesso hanno i loro termini di servizio scritti e aggiornati separatamente da quelli pubblici.
L’esplosione dell’IA e le preoccupazioni sulla privacy
Dopo l’esplosione di progetti generativi AI di alto profilo di quest’anno, diversi servizi hanno apportato modifiche per prevenire l’uso dei dati per addestrare modelli AI o per specificare quali dati possono essere utilizzati e quando. Piattaforme come Reddit e il sito precedentemente noto come Twitter hanno limitato l’accesso API di terze parti alle loro piattaforme, preoccupate che i dati generati dagli utenti venissero utilizzati per la formazione AI.