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Editoriali

A causa di Chatgpt, Google deve correre ai ripari per salvare il suo algoritmo

Tempo di lettura: 1 minuto.

Una notizia che arriva dagli Stati Uniti e che non sorprende affatto. Quando sei in una posizione di monopolio ti è consentito di essere rilassato perché tanto ”decidi tu le condizioni del mercato”.

E Google il monopolio l’ha conquistato nella maggior parte del mondo occidentale grazie a favoritismi della sua influenza politica nei palazzi che contano.

Peccato che Big G sia una piattaforma abituata a trasgredire se stessa anche per colpa del suo algoritmo che non sarà una intelligenza artificiale, ma impone ai suoi utenti e clienti un linguaggio di comunicazione simile.

Il caso dell’indicizzazione delle notizie rappresenta un vero problema per il giornalismo perché impone gli stessi titoli e lo stesso momento di pubblicazione per guadagnare i primi posti nella sezione news.

Oppure nel suo motore di ricerca dove richiede contenuti originali che in realtà presentano quasi sempre lo stesso cappello iniziale di fuffa inutile, quando si tratta di ottenere spiegazioni, per raggiungere la lunghezza necessaria.

ChatGPT in poche parole diventa un problema per Google che impone a noi clienti in cerca di visibilità di essere originali, copiandoci a vicenda, mentre adesso deve far fronte alla vera originalità dei contenuti proposta da una intelligenza artificiale.

Inoltre, Google ha una sua intelligenza artificiale, ma sembrerebbe non essere tanto intelligente. Nella sua piattaforma pubblicitaria, ad esempio, se un sito internet ha un picco di traffico notevole rispetto al solito, Google gli riduce l’esposizione degli annunci per una anomalia, anche se le visite sono arrivate dalla sua stessa piattaforma.

Per non parlare dei ban che sferza su YouTube dove accusa creatori di contenuti di compiere dei veri e propri reati senza diritto di replica.

ChatGPT sta cambiando le regole di Internet attraverso un processo evolutivo senza imporre nulla a nessuno attraverso una lobby d’affari personale e nemmeno l’ausilio del Governo di turno. 

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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