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I media italiani mettono le mani avanti su Sanna Marin: è solo bella

Tempo di lettura: < 1 minuto. Che sia la fine dell’ennesima narrazione maschilista del femminismo?

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Dopo anni a dire che la Marin fosse bella e brava, quello che resta è il solo bella e la sua storia da generazione Z perché figlia di due donne.

Del brava ne abbiamo avuto un solo assaggio in campo internazionale con frasi scontate da bacio perugina e per la sua abilità nell’elidere più volte le norme Covid che lei stessa imponeva ai suoi cittadini.

Questione costata il posto e qualche problema giudiziario al “faccia di ebete, maschio alfa e ciccione” Johnson nel Regno Unito.

Dopo mesi, il Corriere che ha portato come altre testate una narrazione utile per gli analfabeti funzionali del nostro paese, mette le mani avanti per una eventuale sconfitta ammettendo che rischia il posto non per i party che invece non abbiamo perdonato a Salvini e Meloni (in realtà era una festa di compleanno).

Se non è per i festini sotto pandemia, allora significa che sia i Finlandesi e nemmeno i suoi colleghi di partito, la reputano brava.

Quindi vuol dire che abbiamo dato del Bella ad una donna, ma abbiamo detto anche brava per non essere maschilisti.

Questa è la parabola del femminismo in Occidente: vuoto e strumentale alla disinformazione in campo politico.

E chi ci ha creduto, è un analfabeta funzionale.

Se anche tu hai difeso la Marin perché è bella e brava e la volevi al posto della mediocre Meloni è perché sei un analfabeta funzionale, anche sessista!

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