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Per uno spot da 4 soldi, il Garante Privacy ha escluso l’Italia dal tour Europeo di Chat GPT

Tempo di lettura: 3 minuti. Oltre al danno tecnico, la beffa istituzionale. Unico paese democratico al mondo ad aver preso le distanza dall’azienda di Altman. Che ha ricambiato subito

Tempo di lettura: 3 minuti.

Sam Altman di OpenAI ha viaggiato per tutta l’Europa dimenticandosi di fare tappa nella splendida Italia che risulta tra le sue nazioni preferite come egli stesso ha dichiarato in occasione del contenzioso con il Garante Privacy.

Il capo di ChatGPT ha avviato una serie di lunghi viaggi in giro per il mondo incontrando i diversi governi saltando però il Bel Paese. Le riflessioni potrebbero anche essere molteplici, e la scelta di saltare il duo Italia e Vaticano ha indignato molti tecnici ed analisti del settore tra cui giornalisti che timidamente hanno ha avuto il coraggio di parlare delle presunte responsabilità sulla mancata visita nello stivale del nuovo Tycoon del mondo Big Tech.

Non c’è da stupirsi se però si considera che l’Italia sia stata l’unica nazione “democratica” a bloccare ChatGPT per un mese e questo assunto è stato più svolte smentito dall’Autorità Garante per la Protezione dei Dati del nostro paese nonostante la stampa internazionale ha sempre parlato di un blocco nei confronti dell’attività dell’intelligenza artificiale più famosa del mondo. Solo in Italia c’è stato chi da analista, da professionista e da giornalista ha spesso portato avanti la tesi che Chat GPT si fosse autoesclusa dal mercato perché in difetto.

Dopo un confronto tra le parti, a cui avrebbe partecipato addirittura lo stesso Altman come dichiarato dal comunicato vittorioso del Garante Privacy a suo tempo, oltre a stabilire quali fossero le richieste tecniche per conformare OpenAI al GDPR, la società doveva avviare una campagna informativa con lo stesso Garante su tutti i media per sensibilizzare le persone al trattamento dei dati in occasione dei nuovi quanto sconosciuti applicativi di intelligenza artificiale che stanno spopolando anche tra la massa. Ad oggi, a distanza di 15 giorni da quando sarebbe dovuta partire la campagna informativa, il 15 maggio 2023, non vi è traccia di pubblicità istituzionale su alcun media, ed oltre al clamore che più volte si è ritagliata l’Autorità Garante in giro per il mondo, quello che resta dell’evento è l’assenza di una tappa italiana dal tour di Sam Altman, ospitato in giro perl ‘Europa non di certo per parlare del GDPR.

I soldi della pubblicità valgono più delle visite Istituzionali

Quanto occorso in questi giorni non va assolutamente nella direzione di un buon lavoro svolto nei confronti di una nuova tecnologia da parte dell’unico organismo al mondo che ha da subito bloccato un applicativo con una inusitata velocità scaturita da un provvedimento urgente sottoscritto dal presidente del collegio, chiedendo tra l’altro in cambio dei soldi sottoforma di sanzione un investimento sotto forma di pubblicità istituzionale su cui non è stato nemmeno emesso un bando per la selezione dell’agenzia pubblicitaria nè tantomeno per la diffusione.

Una gestione politica di un evento che ha favorito i nostri competitor

Una gestione politica che può essere abbondantemente giudicata negativamente e che ha recato un danno di immagine al paese messo in secondo piano rispetto a Portogallo, Spagna, Germania, e Francia. Nonostante l’Italia sia una delle mete preferite dal CEO di OpenAI, Sam Altman ha fatto intendere che la sede europea del colosso chat GPT verrà aperta proprio in sotto la Torre Effeil. Se così fosse, l’attività del Garante della Privacy è stata utile a rafforzare la posizione concorrenziale di un paese estero con l’ingresso di nuovi investimenti di una delle società più solide al mondo dal punto di vista della crescita del proprio valore che avrebbe portato nuovi posti di lavoro.

Garante dei cittadini francesi?

Considerando che questo tipo di attività spesso ricorre all’interno del nostro paese , urge considerevolmente una posizione da parte del Governo di stabilire quelle che sono materie di interesse nazionale su cui dovrebbe scattare, magari con un provvedimento urgente, la verifica da parte di chi ha a cuore gli interessi nazionali nel settore strategico dell’economia globale. Forse solo così sarà chiaro a chi ricopre incarichi pubblici di onorare al meglio il proprio stipendio possibile grazie ai fondi dei contribuenti che individuano nella classe politica e nella classe dirigente da lei indicata, uno stakeholder delle proprie economie.

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