Editoriali
Twitter è come Onlyfans. Il porno è accessibile ai minori

Tra i vari problemi che il mondo non affronta c’è quello dei minori e del porno. Ci siamo occupati di Onlyfans ed il potenziale rischio di prostituzione minorile che si annida nel social network dove i creators espongono parti del loro corpo.
Oggi parleremo di Twitter, il social network noto per i suoi cinguettii che è stato foriero di comunicazioni tra persone impegnate in guerre civili in giro per il mondo. Non è chiaro come Twitter guadagni, almeno in Italia, se consideriamo che sono pochissime le pubblicità che girano su un social network noto per aver creato le bolle con il suo algoritmo.
Abbiamo fatto battaglie, noi di matricedigitale, insieme a tutti quelli che si sono opposti alle pubblicazioni pedopornografiche con le operazioni #oppedogate #opchildsafety ed anche lì, il social ha impiegato molto tempo a far sparire dalla circolazione individui che dovrebbero essere arrestati per direttissima.
I MINORI CINGUETTANO?
I minori non sono lo zoccolo duro di Twitter per fortuna, ma se si ha 13 anni, è possibile iscriversi alla piattaforma. Le leggi italiane sul porno però sono chiare e un social che non censura i contenuti porno, mettendo un filtro facilmente arginabile, è allo stesso tempo responsabile di diffondere contenuti porno ai minori. Quali sono gli interventi messi in campo dalle autorità per arginare il fenomeno? Chiedere l’età con un documento è certamente contro i principi di internet, ma la differenza tra Facebook, Instagram ed altri social con Twitter è sostanzialmente quella di non tollerare contenuti per adulti ed avere diverse squadre predisposte alla rimozione dei contenuti over 18.
PERCHE’ C’E’ IL PORNO SU TWITTER?
I dati di Twitter non sono per niente eccezionali, almeno in Italia, ed il traffico generato in giro per il mondo è assolutamente inferiore a quello di altri social e l’apertura totale lo rende simile a Reddit in un certo senso dove le bacheche si scorrono e si trova quello che si cerca anche se spinto. Inoltre, i video postati, le foto ed i profili osè di pornostar e case di produzione, alza di molto l’engagment del pubblico adulto e di conseguenza tiene il titolo in borsa. C’è inoltre un altro aspetto da non sottovalutare e precisamente che gli artisti del sesso lo utilizzano per portare gli utenti sulle loro piattaforme vietate ai minori di 18 anni. Che siano altri social, come Onlyfans, o siti internet già noti, anche quelli meno, per offrire contenuti forti e gratuiti e quindi questo porta gli utenti, minori compresi, a scoprire nuovi contenuti vietati. Inoltre, scorgendo i dati di navigazione quotidiana su Twitter, non sorprenderebbe sapere che rappresenta la piattaforma per adulti più visitata al mondo.
POSIZIONE BIGOTTA O RESPONSABILITA’ CONDIVISA
Non è certo Twitter il problema cardine dell’accesso al porno da parte dei minori, ma è chiaro che il social non attui le misure di sicurezza minime facendo indisturbatamente quello che gli pare. Questo è il vero dramma di internet in particolare, ma se non si prendono provvedimenti su un social così diffuso, sarebbe il caso di proporre il porno indistintamente dall’età dei naviganti in rete. E’ un orrore quanto scritto, ma è quello che potenzialmente potrebbe accadere ogni giorno ai minori su Internet ed è chiaro che c’è qualcosa che difende la linea politica del social fondato da Jack Dorsey ed è difficile stabilirlo seppur non si tratti del solito permissivismo che gira in linea di massima nei confronti di tutti i social network.
Editoriali
Il CSIRT risolve i problemi o ha bisogno di fare le denunce alla Postale?
Tempo di lettura: 2 minuti. Trasformato come agenzia di stampa mentre il sito dei Carabinieri è andato giù 3 volte in pochi giorni. Eppure gli articoli di presentazione della struttura descrivevano la soluzione a tutti i mali

Frattasi è stato nominato direttore dell’agenzia per la cybersicurezza del paese e sono scoppiate delle perplessità che hanno scatenato le polemiche di tantissimi esperti informatici. Quello che però non torna è il fatto che ci troviamo dinanzi ad un cambio di narrazione dall’esterno dell’agenzia più quotata a livello informatico del paese. Nonostante gli attacchi subiti dalla redazione di Matrice Digitale e da altri colleghi per aver trattato la questione degli attacchi di DDOS al sito dei Carabinieri da parte dei gruppo filorusso Noname, i detrattori sono stati smentiti con ulteriori due attacchi, il primo che ha portato alle dimissioni di Baldoni ed il secondo che ha accolto nel fine settimana il nuovo direttore. Gli stessi giornali che minimizzavano “mostrificando” chi dava notizie sugli attacchi da Mosca hanno posto la questione russa come uno degli sforzi da affrontare immediatamente nel nuovo corso dirigenziale dell’ACN.
CSIRT è un reparto tecnico o una testata giornalistica?
Indipendentemente dall’importanza dei russi, quello che conta invece è il ruolo del CSIRT che è stato impostato in questi mesi per fornire comunicazioni al pubblico simili a quelle che testate specializzate come Matrice Digitale hanno essenzialmente nella loro linea editoriale: pubblicare ricerche di aziende cyber e dare comunicazioni al pubblico di nuovi malware e di nuove vulnerabilità sfruttate dai criminali informatici e dagli attori statali. Al terzo attacco compiuto al sito dei Carabinieri, che si ricordano essere una struttura militare prima ancora che civile nel quotidiano, qualche dubbio sull’operato del CSIRT adesso c’è indipendentemente dalla presenza del “capo” vecchio o di quello nuovo.

Qualcuno sui social ha ironizzato che dovrebbero fare regolare denuncia alla Polizia Postale per indagare e tale dichiarazione seppur suoni di sfottò non sembra essere tanto distante dalla realtà.
Sinistra offre posti di lavoro, destra investimenti
Con Baldoni si parlava di posti di lavoro che dovevano essere affidati nei prossimi anni e lo si faceva con una narrazione accondiscendente nei confronti di chi doveva elargire nel prossimo periodo ben 500 occupazioni tra esperti informatici, legali, comunicatori e anche giornalisti. Con l’arrivo di Frattasi si parla dei fondi “sporchi” della politica, dello spoil system e degli 800 milioni che saranno spesi per mettere in sicurezza dal punto di vista cibernetico il nostro paese. Un giochino comunicativo che fa sorridere e che fa intendere come il silenzio nei confronti della gestione Baldoni avesse riposto tantissime speranze in molti ambiziosi di entrare nell’Agenzia Nazionale di Cybersicurezza entro il 2027. Se la sinistra promette posti di lavoro con una forma clientelare, la destra invece promette investimenti ad i propri grandi elettori, ma il discorso non cambia ed il ruolo di Frattasi sarà quello di mettere in ordine ed in sicurezza un paese sgangherato tanto da copiare un piano strategico nazionale Dagli Stati Uniti d’America, facendoselo scrivere addirittura da ogni multinazionale statunitense, appoggiando il suo dominio sulla rete extraeuropea degli Stati Uniti d’America per far girare alcuni servizi informatici di cui ad oggi non abbiamo evidenza, ma sappiamo che ci sono.
Editoriali
Fedez è l’opposto della Cultura Digitale che serve al paese

Prima monopolizza la scena mettendo in disparte la moglie a Sanremo
Poi si attira le critiche del pubblico
Come qualsiasi persona che si sente minacciata dai criminali della rete resta in silenzio e promette di uscire dai social
Adesso ritorna e chiede scusa a tutti addebitando i suoi comportamenti agli psicofarmaci, ripristinando il suo business fatto prevalentemente di comunicazione sui social
Il problema non è lui, ma voi che che gli date corda, che non istruite i vostri figli sui pericoli di alcuni messaggi sbagliati proposti alle nuove generazioni per paura di non essere troppo avanti con gli anni.
Ed io dovrei invidiare una persona così? E voi dovreste limitarvi sulla base di persone così?
Fatelo pure, poi però siate coerenti senza pretendere dai vostri figli che studino e coltivino passioni oltre a quelle di apprendere mestieri come quello dell’influecer.
Editoriali
Appello dalla propaganda cyber a Papa Francesco: fare Santo Roberto Baldoni il 7 marzo
Tempo di lettura: 2 minuti. Il circo costruito attorno a Baldoni ha chiuso i battenti, ma i giullari continuano il gioco

Quando c’è una guerra ci sono vincitori e vinti ed il ruolo dei giornalisti è quello di raccontare ciò che si vede. Roberto Baldoni è stato licenziato da un Governo che voleva mettere il suo referente in virtù della polpetta da 800 milioni di euro che c’è da spartirsi nei prossimi anni sugli investimenti pubblici nel settore della cybersecurity.
Il più bravo di tutti mandato a casa per motivi di spoil system
Ragionamento che non fa una piega, la politica la conosciamo, ma è chiaro che il messaggio dato da tutti è stato quello che Baldoni:
- Ha lasciato l’Italia nel pieno degli attacchi cyber
- Era il migliore di tutti perché è stato il primo ad occuparsi di questo compito
L’ennesimo dettato della manina che in questi mesi ha descritto un grande Baldoni, arrivata perfino a contagiare una “superpartes” RAI nonostante:
- Gli attacchi hacker di Killnet e Noname057 ( ben tre, di cui due a distanza di pochi giorni al sito dei Carabinieri)
- Gli accordi con le multinazionali USA per il perimetro cibernetico italiano e la formazione di capitale umano
- Il procurato allarme al paese con un attacco hacker che non esiste riconosciuto da chi piange oggi Baldoni con 2 giorni di ritardo
- La gestione della comunicazione nei casi del pdf del Piano Strategico Nazionale prodotto da una dipendente di Accenture
- I festeggiamenti di un collettivo hacker che si addebita impropriamente il licenziamento, mai successo nella storia della NATO, dopo che sono stati minimizzati gli effetti dei loro a reti unificate, attaccando anche i giornalisti fuori dal circo, dalla manina che ha voluto incensare Baldoni.
Tutte motivazioni risibili, scrivono quelli che hanno messo Baldoni avanti e gli interessi del paese in questi ultimi mesi:
Forse perchè interessati anche loro agli 800 milioni del PNRR ed ai 500 posti fissi disponibili ed Baldoni vedevano un “amico”?
Oppure perchè oltre alla comunicazione, c’era poca sostanza, e dopo tante motivazioni “risibili”, ma di competenza dell’ACN, il Governo ha prima difeso e poi preparato la cartella al professore bello e bravo?
-
L'Altra Bolla2 settimane fa
Perchè la “mostruosa” Elly Schlein non “puzza di antisemitismo”
-
Editoriali2 settimane fa
Il CSIRT risolve i problemi o ha bisogno di fare le denunce alla Postale?
-
Inchieste2 settimane fa
Zuckerberg licenzia altri 10.000 dipendenti, abbandona NFT e Metaverso, e copia Telegram
-
Inchieste3 settimane fa
Il perimetro cibernetico nazionale di ACN è negli USA?
-
Tech2 settimane fa
Telegram introduce la modalità “risparmio batteria”
-
Tech3 settimane fa
La ricerca per data salverà gli utenti dal caos di Whats App?
-
Inchieste1 settimana fa
Sanremo multato per il conflitto di interessi della Ferragni con Meta
-
Tech3 settimane fa
Ritorna il Touch ID sugli iPhone?